Il corso di formazione per Mediatori dei Patrimoni Interculturali nasce nell’ambito del progetto pilota “Migranti e Patrimoni Culturali”, una iniziativa voluta dalla Regione Piemonte (Direzione Beni Culturali – Settore Musei e Patrimonio Culturale) per rispondere ai nuovi bisogni sociali, culturali e di cittadinanza espressi dai cittadini stranieri residenti in Piemonte.
Assumendo i patrimoni culturali africani custoditi nei musei piemontesi come terreni di sperimentazione di nuove forme di accesso e di partecipazione culturale, ovvero di inclusione sociale e di mediazione culturale, il corso si è proposto di:
· realizzare una iniziativa culturale in partenariato attraverso un percorso di formazione, progettazione e sperimentazione concertato e condiviso da mediatori culturali, responsabili e educatori museali e referenti di enti locali
· offrire conoscenze tecniche, saperi transdisciplinari e strumenti operativi utili ai fini di un avvicinamento, teorico e fisico, alle collezioni africanistiche in Piemonte e a una loro “messa in valore” interculturale, mediata attraverso alcune tecniche della narrazione
· formare figure specializzate che possano interpretare e narrare i beni africani conservati nei musei piemontesi alla luce dei saperi e delle storie che costituiscono i “propri” patrimoni culturali
· realizzare percorsi narrati dei patrimoni africani – materiali e immateriali – in cui siano espresse e rappresentate le identità dei migranti, in un’ottica di scambio interculturale, di partecipazione e di sfida alle categorie concettuali tradizionalmente adottate dai musei nelle fasi di raccolta, conservazione, interpretazione e comunicazione dei beni culturali
· realizzare una buona pratica culturale che ogni corsista potrà replicare e rielaborare sia nella propria realtà lavorativa, sia negli ambiti di progettazione che interessano i patrimoni culturali.
Il corso si è articolato in quattro moduli: formazione comune a Torino, formazione specifica presso le sedi dei musei coinvolti, progettazione in mini-equipe e pre-sperimentazione, presentazione e condivisione dei progetti. La sperimentazione dei percorsi narrati, dal titolo “Oggetto di incontro”, ha avuto luogo nel gennaio e febbraio 2008, Anno Europeo per il Dialogo Interculturale.
Assumendo i patrimoni culturali africani custoditi nei musei piemontesi come terreni di sperimentazione di nuove forme di accesso e di partecipazione culturale, ovvero di inclusione sociale e di mediazione culturale, il corso si è proposto di:
· realizzare una iniziativa culturale in partenariato attraverso un percorso di formazione, progettazione e sperimentazione concertato e condiviso da mediatori culturali, responsabili e educatori museali e referenti di enti locali
· offrire conoscenze tecniche, saperi transdisciplinari e strumenti operativi utili ai fini di un avvicinamento, teorico e fisico, alle collezioni africanistiche in Piemonte e a una loro “messa in valore” interculturale, mediata attraverso alcune tecniche della narrazione
· formare figure specializzate che possano interpretare e narrare i beni africani conservati nei musei piemontesi alla luce dei saperi e delle storie che costituiscono i “propri” patrimoni culturali
· realizzare percorsi narrati dei patrimoni africani – materiali e immateriali – in cui siano espresse e rappresentate le identità dei migranti, in un’ottica di scambio interculturale, di partecipazione e di sfida alle categorie concettuali tradizionalmente adottate dai musei nelle fasi di raccolta, conservazione, interpretazione e comunicazione dei beni culturali
· realizzare una buona pratica culturale che ogni corsista potrà replicare e rielaborare sia nella propria realtà lavorativa, sia negli ambiti di progettazione che interessano i patrimoni culturali.
Il corso si è articolato in quattro moduli: formazione comune a Torino, formazione specifica presso le sedi dei musei coinvolti, progettazione in mini-equipe e pre-sperimentazione, presentazione e condivisione dei progetti. La sperimentazione dei percorsi narrati, dal titolo “Oggetto di incontro”, ha avuto luogo nel gennaio e febbraio 2008, Anno Europeo per il Dialogo Interculturale.
Per ulteriori informazioni sul percorso di formazione e i suoi esiti si rimanda alla scheda di progetto dettagliata nella sezione “Progetti” di questo sito.