Il volume “Musei e Migranti. Gli strumenti per l’incontro” (scaricabile qui) raccoglie i contributi del Workshop internazionale svoltosi a Torino i giorni 4 giugno 2018, 26 novembre 2018, 18 febbraio 2019.
Nei tre incontri, agli interventi frontali si sono alternati spazi di confronto e partecipazione tra ricercatori e operatori sociali, insegnanti e archeologi, educatori e curatori, attivisti e studenti, professionisti e attivisti con un’esperienza sul campo, in modo da non limitarsi a un approccio teorico al tema della migrazione.
Lo scopo ultimo è stato di trovare insieme gli strumenti utili a una progettazione che faccia sentire il museo come un luogo vicino e familiare a tutte le persone con background migratorio, e che possa contribuire ad agevolare l’inserimento nel tessuto cittadino. Il primo incontro è stato dedicato all’individuazione dei bisogni culturali dei “nuovi cittadini”, il secondo a un confronto tra diverse realtà museali nazionali e internazionali, mentre l’ultima tappa ha coinvolto in un dialogo alcune istituzioni e associazioni torinesi operanti nei campi dell’istruzione, giustizia e salute.
Affinché il ciclo di workshop fosse realmente “utile” si è puntato sulla concretezza delle esperienze, sulla condivisione dei risultati – sia dei successi, sia delle criticità e dei fallimenti – e sula possibilità di disegnare un orizzonte entro cui collocare realisticamente gli sforzi e i progetti futuri.
La pubblicazione di questo volume, fortemente voluta dal Museo Egizio, va proprio nella direzione di fotografare lo stato dell’arte e al contempo suggerire metodi e indicazioni utili per la progettazione, mettendo le riflessioni svolte a disposizione anche di chi non ha potuto partecipare alle giornate di studio. Gli atti rappresentano la sintesi dei temi emersi dai vari interventi e tavoli di lavoro, presentano i risultati delle tre giornate di discussione, e gli esiti dei due workshop organizzati nei primi incontri, sintetizzati ed elaborati in una grafica efficace. Il testo si chiude con un vademecum in otto punti, otto interrogativi che emergono dalle riflessioni scaturite dal Workshop.
L’auspicio è quello di stimolare, orientare e aiutare a ripensare la progettualità rivolta alle persone di origine immigrata, o meglio i nuovi residenti, come li definisce Christian Greco nella sua introduzione, ma anche di dare un indirizzo alle attività di divulgazione e valorizzazione di un museo o ente culturale attento a tutti i pubblici, reali o potenziali.
“Musei e migranti. Gli strumenti per l’incontro” è un progetto del Museo Egizio con ABCittà.