“My Place / My Face” | Francesca Scotti su Jean Fautrier, “Petite construction en bleu”

GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
2017

“Guardando questo quadro, ho subito pensato ai contrasti che lo compongono, sia per quanto riguarda i colori, che ho cercato di riportare nel filmato, sia per le forme.
Nel video, infatti, il contrasto è il tema dominante in quanto io e Annabella abbiamo origini del tutto differenti; addirittura le nostre carnagioni e i nostri capelli lo raccontano. Il tema si sviluppa anche nel montaggio, poiché a scene di totale calma di alternano spezzoni molto movimentati. Il suono di sottofondo, a mio parere, si collega molto bene con i colori del quadro; il rumore delle onde del mare restituisce un’immagine di sabbia e acqua, come i colori di quest’opera”.

“My Place / My Face” è un percorso realizzato dai Servizi Educativi della GAMeC nell’ambito di “Oltrevisioni. Nuove cittadinanze culturali”, un articolato programma triennale di attività promosso dagli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili di Bergamo e cofinanziato da Fondazione Cariplo (su bando “Protagonismo culturale dei cittadini”).
Diciannove ragazzi migranti di cosiddetta “seconda generazione” hanno realizzato brevi video che “distillano” in immagini l’esperienza vissuta a contatto con le opere della Collezione Permanente della GAMeC, sotto la guida esperta dell’educatrice Rita Ceresoli e degli artisti e film-maker Gianluca e Massimiliano De Serio.
Al cuore del percorso vissuto con i ragazzi, l’impegno da parte del museo a favorire inedite modalità di dialogo tra i giovani e le collezioni (i video sono stati pensati soprattutto per un “pubblico” di coetanei), abbattere le barriere della fruizione passiva e incoraggiare riletture capaci anche di staccarsi dall’immagine dell’opera per attingere a scenari personali, spesso innescati da riflessioni su concetti chiave come identità, viaggio, spazio, luogo, emozioni, conflitto.