“Questo quadro rappresenta per me il mio percorso di vita; il collage di forme quadrangolari mi ricorda delle scale: è proprio questo che volevo trasmettere nel video. Il mio salire le scale è un gesto simbolico per raccontare le difficoltà che ho vissuto quando a sedici anni, ritrovandomi in un altro Paese, ho dovuto azzerare tutto e ripartire da capo. Grazie alle persone che ho avuto la fortuna di incontrare e alla mia forza di volontà, sei anni dopo sono ancora qui e non potrei essere più felice di così”.
“My Place / My Face” è un percorso realizzato dai Servizi Educativi della GAMeC nell’ambito di “Oltrevisioni. Nuove cittadinanze culturali”, un articolato programma triennale di attività promosso dagli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili di Bergamo e cofinanziato da Fondazione Cariplo (su bando “Protagonismo culturale dei cittadini”).
Diciannove ragazzi migranti di cosiddetta “seconda generazione” hanno realizzato brevi video che “distillano” in immagini l’esperienza vissuta a contatto con le opere della Collezione Permanente della GAMeC, sotto la guida esperta dell’educatrice Rita Ceresoli e degli artisti e film-maker Gianluca e Massimiliano De Serio.
Al cuore del percorso vissuto con i ragazzi, l’impegno da parte del museo a favorire inedite modalità di dialogo tra i giovani e le collezioni (i video sono stati pensati soprattutto per un “pubblico” di coetanei), abbattere le barriere della fruizione passiva e incoraggiare riletture capaci anche di staccarsi dall’immagine dell’opera per attingere a scenari personali, spesso innescati da riflessioni su concetti chiave come identità, viaggio, spazio, luogo, emozioni, conflitto.