“Oggetto di incontro” al Museo del Territorio Biellese

Centro Piemontese Studi Africani | Torino
2008

Il ciclo di percorsi narrati “Oggetto di incontro”, uno degli esiti del Corso di Formazione per Mediatori dei Patrimoni Interculturali, ha avuto luogo nel gennaio/febbraio 2008 in tre musei del territorio che hanno accolto l’invito ad “aprire” le loro collezioni alla sperimentazione di modalità di comunicazione e di fruizione innovative.
Oggetti appartenenti a collezioni africanistiche, mesoamericane e piemontesi sono stati assunti dai mediatori (provenienti da Ciad, Isole Comore, Italia, Marocco, Repubblica Democratica del Congo e Romania) come “pretesti”  per raccontare storie di vita e fiabe, evocare riti e tradizioni, far ri-vivere il sapere e il saper fare di culture un tempo distanti e oggi “della porta accanto”.
L’iniziativa, che si è rivolta a un pubblico ampio e diversificato, ha adottato lo storytelling come strumento capace di far emergere i molteplici punti di vista che rendono i patrimoni culturali “zone di contatto” e di confronto tra persone diverse, accomunate dal contesto multiculturale in cui vivono.

Il presente percorso di narrazione è stato condotto dal mediatore Fabio Pettirino al Museo del Territorio Biellese (Biella).
Per il suo percorso, Fabio Pettirino ha utilizzato oggetti appartenenti alla Collezione precolombiana Ugo Canepa, una raccolta che lega la sua storia a quella dell’attività imprenditoriale biellese in America Latina. Una pintadera (stampino in terracotta che poteva essere utilizzato per la decorazione della pelle, della stoffa o per imprimere motivi decorativi sull’argilla) a forma di rana ha trasportato il pubblico sui bordi di un cenote (cavità naturale che lascia esposta alla superficie le correnti d’acqua sotterranee) nella penisola dello Yucatan durante i riti propiziatori per la buona pioggia, mentre poco più in là si stava svolgendo una partita di “calcio” la cui valenza simbolica è stata evocata da un giogo in pietra.
Il percorso dura complessivamente circa trenta minuti. Le sequenze riprodotte riguardano Francesca Nicoli, referente del Museo, che presenta i percorsi narrati (condotti anche da Soulé Soilihi Djaié), e Fabio Pettirino, che introduce i visitatori al contesto geo-culturale in cui si svolge il racconto.