“Choose the Piece”

Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena | Modena

2009

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, fondato nel 1871, documenta lo sviluppo storico del territorio e della città dal paleolitico al medioevo. Le motivazioni che lo hanno portato a partecipare al progetto europeo “MAP for ID – Museums as Places for Intercultural Dialogue”,
ideando e realizzando il progetto “Choose the Piece”, si possono riassumere come segue:
· la volontà di ridefinire il proprio ruolo sociale come luogo di incontro e di scambio tra cittadini portatori di culture diverse, nella convinzione che un’apertura verso un pubblico “nuovo” non possa limitarsi a una semplice trasmissione di contenuti, ma implichi piuttosto un coinvolgimento a partire da un’idea condivisa di “patrimonio” come bene che una comunità nel suo complesso è chiamata a tutelare e valorizzare;
· il desiderio di promuovere un impegno più attivo nei confronti dei “nuovi cittadini”, ponendo le basi affinché il Museo possa garantir loro non soltanto l’ingresso, ma una reale accoglienza e opportunità di incontro;
· lo stimolo a mettersi in gioco e a valorizzare le competenze del proprio personale anche in relazione a un pubblico “diverso”.
Gli studenti del Centro Territoriale Permanente di Modena sono stati individuati quali destinatari del progetto perché il Museo aveva già condotto una positiva esperienza di collaborazione con gli insegnanti del CTP nel 2006.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
· Ente promotore del progetto: Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
· Istituzioni partner: Centro Territoriale Permanente di Modena.

Gli operatori – l’équipe di progetto
L’equipe di progetto è stata composta da:
· Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena:
– Ilaria Pulini, Direttrice
– Cristiana Zanasi, Responsabile servizi educativi
– Alessia Pelillo, collaboratrice servizi educativi e comunicazione
– Elena Righi, collaboratrice servizi educativi e grafica
· Centro Territoriale Permanente di Modena:
– Francesco Totaro, Silvia Ronchi
· Paolo Terzi, fotografo
· Filippo Partesotti, grafico.

I destinatari
60 studenti di origine immigrata (adolescenti/adulti) del Centro Territoriale Permanente di Modena. Le 4 classi sono state individuate in collaborazione con gli insegnanti sulla base dei requisiti minimi per affrontare un percorso sulla storia della città.

Gli obiettivi
· sviluppare le potenzialità del Museo come luogo di incontro e di dialogo interculturale
· sensibilizzare i cittadini migranti nei confronti del patrimonio culturale cittadino
· sollecitare il coinvolgimento dei modenesi nell’accoglienza dei cittadini di origine immigrata e nella condivisione di comuni obiettivi
· sviluppare le competenze dello staff in relazione a pubblici diversi e alle dinamiche del dialogo interculturale
· condividere attraverso la discussione, il confronto e lo scambio la conoscenza di un patrimonio culturale che risulta arricchito anche attraverso molteplici visioni trasversali (piuttosto che trasmettere competenze di carattere esclusivamente storico-archeologico).

Da quando, per quanto
· giugno 2008: ricezione del bando di concorso dall’IBC della Regione Emilia-Romagna  e discussione su possibili ipotesi progettuali
· 30 giugno 2008: presentazione del progetto a IBC
· 10 luglio 2008: comunicazione dell’avvenuta approvazione del progetto
· luglio 2008 – luglio 2009: realizzazione del progetto
· ottobre 2009: presentazione del progetto alla conferenza finale di “MAP for ID” a Madrid
· dicembre 2009: presentazione pubblica del progetto in Museo.

La formazione
Il gruppo di progetto ha partecipato al ciclo di seminari di formazione e aggiornamento sull’educazione al patrimonio e intercultura organizzato congiuntamente da IBC Regione Emilia Romagna (capofila del progetto “MAP for ID”) e dal Gruppo di lavoro della Commissione tematica “Educazione e mediazione” di ICOM Italia (gennaio-marzo 2009). I relatori sono stati individuati tra gli esperti che negli ultimi anni hanno condotto ricerche e prodotto contributi significativi nell’ambito dell’educazione al patrimonio in chiave interculturale; alcuni componenti del Gruppo di lavoro di ICOM Italia e di “MAP for ID” hanno presentato attività e progetti realizzati, o in corso di sperimentazione.
Alla realizzazione del progetto ha partecipato attivamente Alessia Pelillo (collaboratrice del Museo), che negli ultimi dieci anni è stata coinvolta in numerosi eventi sul tema del dialogo interculturale, organizzati e finanziati dal Comune di Modena; ha inoltre seguito un corso di giornalismo promosso dalla Regione Emilia-Romagna intorno alle tematiche interculturali, e orientato a creare uno staff editoriale composto da persone provenienti da 15 differenti paesi.


Come si articola – le fasi di lavoro
“Choose the Piece” è uno dei sette progetti pilota selezionati in Emilia-Romagna nell’ambito di “MAP for ID”
.
Il progetto ha preso avvio da alcune azioni preliminari:
· contatti con gli attori del territorio impegnati nello sviluppo di politiche di integrazione
· raccolta dati e individuazione dei gruppi di migranti maggiormente rappresentati sul territorio e dei loro referenti
· contatti con i referenti del Centro Territoriale Permanente di Modena, individuazione dei mediatori e delle quattro classi destinatarie del progetto (in questa scelta ha avuto un ruolo determinante sia una precedente esperienza di collaborazione con il CTP, sia la considerazione che il coinvolgimento di migranti attraverso altri canali quali ad esempio le associazioni sul territorio avrebbe richiesto tempi significativamente più lunghi);
· individuazione di reperti significativi ai fini della conoscenza della città.

Successivamente, “Choose the Piece” si è articolato nelle seguenti fasi:
· lavoro preliminare in classe svolto con gli insegnanti e mirato all’individuazione delle principali scansioni della preistoria e storia generale del territorio
· presentazione del progetto
· primo approccio al Museo come contenitore di testimonianze della storia del territorio
· approfondimento e discussione in classe
· scelta consapevole del pezzo: ogni partecipante è stato invitato ad “adottare” un oggetto del Museo, scelto fra una trentina di pezzi rappresentativi della storia di Modena fra il paleolitico e il medioevo
· redazione delle motivazioni alla base della scelta e di alcune informazioni autobiografiche
· discussione in Museo sul lavoro svolto con il supporto di immagini esplicative della provenienza, funzione e tecnologia del reperto
· discussione in Museo sulle motivazioni legate alle scelta del reperto
· cerimonia di consegna dell’attestato di adozione: con l’attestato che sancisce l’adozione simbolica dell’oggetto, ogni partecipante viene coinvolto in un ruolo di tutela del reperto scelto e si impegna a diffonderne la conoscenza
· incontri mirati alla realizzazione degli scatti fotografici: le adozioni sono state documentate dagli scatti di un fotografo professionista, Paolo Terzi, che ha ritratto ciascun partecipante insieme all’oggetto adottato. Tutte le immagini, accompagnate dalla didascalia del reperto e la storia del migrante che lo ha adottato, sono state riunite in un’“agenda multiculturale 2010”
· coinvolgimento dei partecipanti nell’individuazione delle festività dei 19 paesi d’origine per la predisposizione dell’agenda
· compilazione dei questionari di valutazione del progetto da parte degli studenti
· partecipazione volontaria degli studenti alla redazione dell’agenda
· partecipazione all’evento pubblico finale (cfr. “La presentazione e la pubblicizzazione”).

Gli ambiti – le aree disciplinari
Storia e storia del territorio


Le strategie e gli strumenti
Partendo dalla specificità delle collezioni, l’équipe di progetto ha promosso la partecipazione attiva dei  destinatari attraverso metodologie interattive e dialogiche volte a favorire la condivisione di un patrimonio culturale comune.
Il coinvolgimento degli studenti, favorito e sostenuto dalla costante presenza degli insegnanti e dell’educatore museale, è avvenuto attraverso incontri in Museo, dove sono stati presentati e inquadrati nel contesto culturale di riferimento una trentina di reperti che raccontano la storia della città, dal paleolitico al medioevo. A tal fine sono stati utilizzati supporti audiovisivi, e sono state predisposte schede per la descrizione dei singoli oggetti. Ma gli incontri sono stati progettati anche per favorire un rapporto diretto con i materiali archeologici, permettendone la manipolazione. L’analisi di questi materiali è stata condotta attraverso una contestualizzazione preliminare, seguita da scambi reciproci di interpretazioni, informazioni scientifiche, confronti e suggestioni legate alle diverse culture rappresentate dai partecipanti.
Agli incontri previsti dal progetto hanno partecipato, a scopo di formazione, gli operatori museali impegnati nel servizio di accoglienza del pubblico e di custodia delle sale espositive.
La “scelta del pezzo” (da cui il titolo del progetto, “Choose the Piece”) è avvenuta attraverso riflessioni accompagnate dagli insegnanti e dagli operatori del Museo, che hanno fatto leva su gusti personali, ricordi, interessi specifici, affinità con oggetti legati ai diversi luoghi di origine.
Gli studenti sono stati invitati a scrivere le motivazioni che li hanno guidati nella scelta, accompagnandole con una breve nota autobiografica; questi elaborati sono stati successivamente esposti al personale del Museo, che ha approfondito con gli studenti il lavoro svolto.
I ritratti che illustrano l’agenda multiculturale testimoniano la partecipazione, il coinvolgimento e il senso di appartenenza di chi, provenendo da più parti del mondo, ha trovato nel Museo una “casa” comune.
Infine, la visibilità dei risultati del progetto è stata promossa attraverso:
· la presentazione del progetto sul sito web del Museo, nell’apposita sezione “Intercultura”

· la realizzazione di un pannello illustrativo collocato all’ingresso della sala
· l’inserimento di riferimenti al progetto nelle vetrine del Museo in corrispondenza dei reperti scelti
· l’agenda multiculturale 2010 “Choose the piece”,
oltre alla presentazione di “Choose the piece” nell’ambito di diverse giornate di studio (cfr. “La presentazione e la pubblicizzazione”).

Per ulteriori riflessioni sul progetto, le sue strategie e i suoi esiti si rimanda alla testimonianza di Cristiana Zanasi “Per un patrimonio culturale condiviso”, pubblicata nella sezione “Approfondimenti e testimonianze” di questo sito.

La produzione

I destinatari hanno acquisito conoscenze di carattere generale sul percorso espositivo del Museo, e specifiche sul pezzo adottato, del quale sono in grado di fornire una spiegazione ad amici e parenti che vorranno condurre in Museo.

La documentazione
Il progetto è stato documentato attraverso:
· la scheda di autovalutazione predisposta dai partner di “MAP for ID”
· riprese fotografiche
· il materiale informativo e di lavoro predisposto per gli insegnanti e gli studenti del CTP
· l’agenda multiculturale 2010 “Choose the Piece”.


Altre risorse consultabili
· pubblicazione finale del progetto “MAP for ID”: S. Bodo, K. Gibbs, M. Sani (a cura di), I musei come luoghi di dialogo interculturale: esperienze dall’Europa (2009)

· “Dialoghi tra culture nel Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena”, intervento di Cristiana Zanasi alla Terza Giornata Interculturale Bicocca “Muoversi Verso. Luoghi delle città, dialoghi interculturali” (Milano, 31 gennaio 2014).

La verifica e la valutazione
Il monitoraggio è avvenuto in modo non strutturato attraverso momenti di confronto tra gli operatori del Museo e gli insegnanti del Centro territoriale Permanente; la valutazione è stata effettuata attraverso un questionario elaborato in collaborazione con partner del progetto “MAP for ID” che avevano già maturato un’esperienza nell’elaborazione di questi strumenti.


La presentazione e la pubblicizzazione
· la presentazione ufficiale del progetto ha avuto luogo presso il Museo il 12 dicembre 2009. Accanto al pubblico abituale del Museo, l’incontro ha riunito gli insegnanti e gli studenti del CTP che hanno partecipato al progetto, e le istituzioni/ associazioni locali che operano nel settore dell’intercultura. Nell’occasione è stata donata a tutti i partecipanti l’agenda multiculturale 2010 “Choose the Piece”
· un’altra importante occasione di diffusione del progetto è stata offerta dal convegno conclusivo del progetto europeo “MAP for ID”, tenutosi a Madrid dal 14 al 16 ottobre 2009 presso il Museo de Amèrica

· presentazione al convegno “La città che cambia. Patrimonio culturale e identità locali” (Ancona, novembre 2009)

· presentazione alla “Tenda” di Modena, su richiesta dell’Assessorato alle Politiche Giovanili (gennaio 2010)
· pubblicazione di articoli dedicati al progetto nelle riviste: “Giornale del Comune di Modena” (mensile), “Mese Modena” (mensile), “Modena Cooperazione” (bimestrale).

Le risorse finanziarie
Il progetto è stato realizzato con fondi “MAP for ID” e un budget interno messo a disposizione dal Museo.

I punti di forza
Il progetto ha avvicinato i destinatari alla storia locale attraverso il coinvolgimento attivo e la partecipazione diretta (adozione dei reperti museali). Tale coinvolgimento è stato il presupposto per un ulteriore, importante risultato: alcuni studenti hanno visitato il Museo autonomamente per approfondire la conoscenza del reperto scelto per l’adozione, altri sono ritornati a visitare il Museo al di fuori del contesto del progetto, talvolta insieme ai propri familiari.
Attraverso la distribuzione dell’agenda multiculturale, è stata divulgata un’immagine dei partecipanti collegata alla vita culturale della città, e pertanto diversa dallo “stereotipo del migrante”.
Quanto all’impatto del progetto a livello istituzionale, si segnalano i seguenti risultati:
· presa di coscienza delle comunità migranti sul territorio
· individuazione di nuove modalità di accoglienza e mediazione
· conoscenza e approfondimento delle tematiche interculturali attraverso gli incontri formativi organizzati congiuntamente da IBC Regione Emilia-Romagna e ICOM Italia (cfr. “La formazione”)
· consolidamento dei rapporti tra Museo e CTP
· possibilità di ampliare il pubblico del Museo
· individuazione dei reperti che presentano maggiori caratteri di trasversalità tra diverse culture.

Le criticità emerse
Rispetto agli esiti positivi sopra evidenziati, più problematica si è rivelata la stesura delle brevi note biografiche degli studenti, a causa di una comprensibile riservatezza e, in qualche caso, di una limitata conoscenza della lingua italiana.
Si sottolinea inoltre la difficoltà di mantenere i contatti con una parte degli studenti, che, avendo concluso la scuola, sono difficilmente reperibili dagli stessi insegnanti.


Recapiti dell’ente promotore
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
Palazzo dei Musei
viale Vittorio Veneto 5 – 41100 Modena
tel. 059.2033100
http://www.museicivici.modena.it/it


Referenti del progetto
– Ilaria Pulini, Direttrice
ilaria.pulini@comune.modena.it
– Cristiana Zanasi, Responsabile Servizi Educativi
tel. 059.2033117
cristiana.zanasi@comune.modena.it

Data di pubblicazione della scheda: marzo 2010

Destinatari

Studenti di origine immigrata (adolescenti/adulti) del Centro Territoriale Permanente di Modena

Partner

Centro Territoriale Permanente di Modena

Esiti/Prodotti

- conoscenze di carattere generale sul percorso espositivo del Museo, e specifiche sul reperto adottato
- nuove competenze linguistiche