“This Land is your Land”

Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena | Modena

2012

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena aveva già intrapreso la strada del dialogo interculturale con il progetto pilota “Choose the Piece”
, realizzato nel 2008-2009 nell’ambito del progetto europeo “MAP for ID – Museums as Places for Intercultural Dialogue”, coordinato dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
A partire da quella esperienza il Museo ha deciso di dare continuità al proprio impegno sul tema dell’intercultura, nella convinzione che sia necessario ridefinire il proprio ruolo sociale come luogo di incontro e di scambio tra cittadini portatori di culture diverse. Come si legge nell’agenda interculturale creata insieme ai destinatari del nuovo progetto, «l’avere tratto ispirazione per il titolo dalla nota ballata “This land is your land”, composta nel 1940 da Woody Guthrie, non è stata una scelta casuale. Le sue strofe hanno infatti assunto nel tempo un significato di manifesto musicale di tolleranza e solidarietà sociale, che trascende ormai il contesto stesso in cui la canzone era nata. Nel tempo altre strofe si sono aggiunte, altre probabilmente se ne aggiungeranno».
Alla luce di queste premesse, l’apertura del Museo verso un pubblico “nuovo” non può limitarsi a una semplice trasmissione di contenuti, ma deve piuttosto implicare un coinvolgimento attivo dei pubblici di riferimento a partire da un’idea condivisa di “patrimonio” come bene che una comunità nel suo complesso è chiamata a tutelare e valorizzare.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Ente promotore del progetto: Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
• Istituzioni partner: Associazione Casa delle Culture di Modena; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.

Gli operatori – l’equipe di progetto
– Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena:
• Ilaria Pulini, Direttrice
• Cristiana Zanasi, Responsabile servizi educativi
• Giorgio Cervetti, Responsabile della raccolta del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra
– Associazione Casa delle Culture di Modena:
• Marco Maria Coltellacci, mediatore culturale
– Università di Modena e Reggio Emilia:
• Gino Satta, antropologo
• Milena Bertacchini, geologa
– Fausto Ferri e Aldina Gozzi, architetti
– Filippo Partesotti, grafico
– Andrea Comastri, interviste e filmati.

I destinatari
– I partecipanti coinvolti attivamente nel progetto, un gruppo di 11 adulti di origine immigrata: cittadini modenesi e portatori ciascuno di una cultura diversa nel medesimo tempo, sono figure di riferimento nell’ambito delle rispettive comunità di appartenenza, con le quali hanno condiviso aspetti e momenti salienti di questa esperienza.
– Il pubblico della mostra e i destinatari dell’agenda interculturale esito del progetto: cittadini italiani e di origine immigrata di tutte le età.

Gli obiettivi
Agli obiettivi di “Choose the Piece”, che il Museo ritiene ancora attuali (1-5), si sono aggiunti alcuni obiettivi specifici del progetto “This Land is your Land” (6-8):
1. sviluppare le potenzialità del Museo come luogo di incontro e di dialogo interculturale
2. sensibilizzare i cittadini migranti nei confronti del patrimonio culturale cittadino
3. sollecitare il coinvolgimento dei modenesi nell’accoglienza dei cittadini di origine immigrata e nella condivisione di comuni obiettivi
4. sviluppare le competenze dello staff del Museo in relazione a pubblici diversi e alle dinamiche del dialogo interculturale
5. condividere attraverso la discussione, il confronto e lo scambio la conoscenza di un patrimonio culturale che risulta arricchito anche attraverso molteplici visioni trasversali (piuttosto che trasmettere competenze di carattere esclusivamente storico-archeologico)
6. valorizzare attraverso il dialogo, oltre alle raccolte archeologiche, quelle etnologiche e quelle del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra
7. stimolare la conoscenza, da parte dei cittadini modenesi, di aspetti culturali, tradizioni, problematiche delle comunità coinvolte
8. coinvolgere il pubblico nella partecipazione al dialogo.

Da quando, per quanto
• estate 2010: ideazione del progetto
• autunno 2010: individuazione dei partner di riferimento (Casa delle Culture e Università);    condivisione del progetto con i partner
• inverno 2010/2011: contatti fra la Casa delle Culture e un gruppo di migranti di 11 diversi paesi
• febbraio 2011: conoscenza e condivisione del progetto con il gruppo di migranti
• da febbraio a giugno 2011: brainstorming serali con cadenza bisettimanale
• maggio 2011: incontri con architetti, grafico e operatore delle riprese per le prime elaborazioni del progetto espositivo
• giugno 2011: condivisione del progetto espositivo e del progetto redazionale dell’agenda con i partecipanti; richiesta di brevi contenuti scritti da consegnare dopo la pausa estiva
• settembre 2011: raccolta di tutti i contenuti emersi dal dialogo e organizzazione di accorpamenti tematici sulla base delle priorità date dai partecipanti stessi
• ottobre 2011: realizzazione di filmati e interviste; redazione e grafica dell’agenda
• novembre 2011: allestimento dell’esposizione e redazione dell’agenda; promozione
• dicembre 2011: presentazione del progetto, dell’agenda e del sito, inaugurazione della mostra.

La formazione
Oltre alle occasioni di formazione rappresentate dalla partecipazione al progetto europeo “ MAP for ID”, dalla realizzazione di “Choose the Piece” e da tutte le ricadute di tale progetto in termini di partecipazione a convegni e seminari, nel caso del progetto “This Land is your Land” il Museo ha approfondito la conoscenza di tutti gli attori (istituzioni, associazioni, gruppi di volontariato) che operano nel campo dell’intercultura nel territorio modenese.


Come si articola – le fasi di lavoro
L’idea di partenza è stata quella di coinvolgere un gruppo di migranti in un dialogo che, a partire dagli oggetti legati alla terra che il  Museo espone e conserva, desse luogo ad una narrazione a più voci su un tema universale e trasversale fra le culture.
Nell’ambito di un lavoro di ricerca su istituzioni, associazioni e gruppi di volontariato che operano nel campo dell’intercultura nel territorio modenese, lo staff del Museo ha individuato come interlocutore privilegiato la Casa delle Culture di Modena, un’associazione che riunisce diverse associazioni di migranti con due fondamentali obiettivi: «sostenere le capacità progettuali delle singole associazioni e creare un punto di aggregazione, un riconoscibile laboratorio di idee».
Alla Casa delle Culture, il Museo ha affidato il compito di individuare i partecipanti sulla base dell’interesse rispetto ai temi del progetto e della disponibilità a partecipare a un gruppo di lavoro con prospettive di lungo termine.
All’Università di Modena e Reggio Emilia, il Museo ha proposto una collaborazione e una “supervisione” scientifica, che si è avvalsa della partecipazione di un antropologo e di una geologa.
Nel corso del primo incontro, dedicato prioritariamente alla reciproca conoscenza, l’equipe di progetto ha condiviso con i partecipanti le riflessioni alla base della sua proposta. Il confronto, oltre a evidenziare la volontà di partecipazione del gruppo, si è arricchito di ulteriori proposte. È stato approvato il titolo del progetto che, facendo riferimento ad una nota ballata di Woody Guthrie, è stato chiamato “This Land is your Land”. Si è pertanto concordato di dare il via ai successivi incontri.
Lo staff del Museo ha individuato una serie di oggetti esemplificativi del rapporto con la terra in ambito archeologico ed etnologico, e nell’ambito delle raccolte di Villa Sorra. Nel corso degli incontri con i partecipanti gli oggetti hanno stimolato un dialogo su alcuni temi che nel corso di alcuni mesi si sono venuti delineando sulla base delle priorità che i partecipanti stessi hanno individuato: la terra divisa; la terra condivisa; la terra (in)difesa; i riti della terra. Ogni incontro è stato verbalizzato e inviato nel giro di pochi giorni a tutti i partecipanti, affinché potessero apportare eventuali modifiche e/o integrazioni.
A seguito della raccolta di numerosissime testimonianze, oggetti, immagini, filmati, suggerimenti per ulteriori ricerche, il gruppo di lavoro ha cominciato ad elaborare sia il progetto espositivo per una mostra, sia il progetto di un’agenda – individuata, come già nel caso di “Choose the Piece”, quale veicolo privilegiato per trasmettere i contenuti dei progetti interculturali del Museo –, coinvolgendo architetti, grafico e operatore delle riprese.
Prima della pausa estiva il Museo ha richiesto ai partecipanti brevi testi scritti sulle testimonianze e i racconti del gruppo, allo scopo di riunire tutto il materiale e procedere operativamente nei mesi autunnali con l’allestimento e l’agenda.
Dal mese di settembre lo staff del Museo, in collaborazione con la Casa delle Culture e i consulenti dell’Università, e in stretto contatto con i partecipanti, incontrati altre volte in gruppo o singolarmente, ha elaborato tutto il materiale fino alla definizione del percorso espositivo e dell’agenda. Contestualmente sono state individuate le prime linee progettuali del sito
www.agendainterculturale.modena.it
Il 10 dicembre 2011 l’intero progetto è stato presentato al Museo Archeologico in presenza del Sindaco di Modena, dell’Assessore alla Cultura e di un folto pubblico (oltre 400 persone). L’evento è stato caratterizzato dalla presenza di Maurizio Bettelli (traduttore delle canzoni di Woody Guthrie) e della sua Band, che hanno accompagnato musicalmente gli interventi istituzionali per poi coinvolgere tutti i presenti nell’esecuzione di “This Land is your Land”.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Archeologia, etnologia, antropologia, storia antica, moderna e contemporanea e storia del territorio.

Le strategie e gli strumenti
La mediazione della Casa delle Culture e la consulenza scientifica dell’Università sono state un aspetto fondamentale del progetto.
Gli incontri con il gruppo di partecipanti sono avvenuti in un clima di crescente fiducia reciproca, partecipazione attiva e convivialità.
Se inizialmente si è cercato di orientare il dialogo per temi, in breve tempo si è optato per la modalità del brainstorming, identificando in un momento successivo la collocazione delle diverse testimonianze nell’ambito dei temi individuati.
Gli oggetti di volta in volta presi in esame hanno costituito spesso il punto di partenza, ma frequentemente anche il punto di arrivo delle conversazioni.
Nel corso degli incontri, a fronte della crescente varietà e complessità dei temi emersi, abbiamo condiviso la necessità di comunicare ai futuri fruitori del progetto (mostra e agenda) che nessuna testimonianza sarebbe stata proposta come esaustiva della problematica che affrontava, ma semplicemente suggestiva, personale e pertanto unica.
Oltre agli incontri, il dialogo continuo con i partecipanti per posta elettronica è stato molto utile non solo per l’invio dei verbali delle riunioni, ma anche per continuare a ricevere suggerimenti e materiali fino al giorno prima dell’inaugurazione della mostra.
I contenuti che per motivi di spazio non è stato possibile inserire nella mostra o nell’agenda sono stati recuperati nel sito.

La produzione
– Mostra “This Land is your Land” (10 dicembre 2011 – 27 maggio 2012): l’esposizione è il punto di approdo dell’intenso lavoro svolto insieme ai partecipanti. Realizzata su progetto degli architetti Fausto Ferri, Aldina Gozzi e Filippo Partesotti, è caratterizzata dall’utilizzo di strutture in cartone riciclato forate per ospitare oggetti delle raccolte del Museo e dei partecipanti e monitor che trasmettono filmati, interviste, immagini di altre terre. La superficie del cartone è stata stampata con sfondi evocativi e con testi che riportano, spesso in doppia lingua, le suggestioni emerse dal dialogo con e tra coloro che hanno preso parte al progetto. I colori scelti per connotare le diverse sezioni fanno da guida alla “lettura” degli argomenti trattati.
Agenda interculturale 2012 “This Land is your Land”: l’agenda raccoglie con la medesima cadenza i contenuti della mostra. Chi sfoglia le sue pagine «troverà una raccolta di storie partecipate, nate dalla discussione e condivisione all’interno del gruppo, che congiungono idealmente Modena e il suo territorio a Argentina, Congo, Albania, Ghana, Marocco, Colombia, Nigeria, Romania, Iran, Turchia, Ucraina, alle quali fanno da contrappunto i materiali legati alla terra delle raccolte del museo». Come nella precedente agenda “Choose the Piece”, sono indicate le festività di tutti i paesi di origine dei partecipanti coinvolti.
– È attualmente in corso la programmazione di una rassegna di eventi fatta di performance, musica, degustazioni, conferenze, laboratori ed esposizioni, realizzata sempre grazie alla partecipazione attiva delle comunità di migranti presenti in città e con la collaborazione dell’Associazione Casa delle Culture, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e del Centro Stranieri del Comune di Modena. Il primo evento in calendario, “Terre ospitali”, avuto luogo il 18 marzo 2012.

La documentazione
• verbali delle riunioni del gruppo
• riprese fotografiche e video
• catalogazione di tutto il materiale raccolto.


Altre risorse consultabili
– Il sito
www.agendainterculturale.modena.it/ (anche in versione inglese) illustra il progetto complessivo che, partito da “Choose the Piece” e proseguito con “This Land is your Land”, ha ormai individuato nell’agenda il veicolo privilegiato per trasmettere i contenuti delle iniziative interculturali del Museo. Oltre alle pagine dell’agenda, il sito presenta una consistente appendice di “approfondimenti e link” suggeriti dai partecipanti.
– La webcam in sede di mostra e la pagina Facebook consentono al Museo di continuare a dialogare con il pubblico.
– Pubblicazione dell’articolo “Un’agenda per dialogare tra le culture tutti i giorni dell’anno”, di Cristiana Zanasi, sulla rivista (n° 1-2012) e sul sito dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
– Calendario interculturale 2012 “This Land is your Land”.

“Dialoghi tra culture nel Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena”, intervento di Cristiana Zanasi alla Terza Giornata Interculturale Bicocca “Muoversi Verso. Luoghi delle città, dialoghi interculturali” (Milano, 31 gennaio 2014).

 

La verifica e la valutazione
Il monitoraggio è avvenuto in occasione di incontri periodici tra lo staff del Museo, la Casa delle Culture e l’Università, per fare il punto sugli sviluppi del progetto e sui materiali / le suggestioni di volta in volta raccolte. Nel mese di giugno, in particolare, il gruppo di lavoro ha organizzato un incontro intensivo di due giorni fuori città per poter ragionare con la massima concentrazione sui temi che si stavano delineando nell’ambito del progetto. In queste occasioni la sensibilità del mediatore e la supervisione scientifica dell’antropologo sono state fondamentali nell’elaborazione dei contenuti.

La presentazione e la pubblicizzazione
• la presentazione del progetto ha avuto luogo presso il Museo il 10 dicembre 2011. Accanto al pubblico abituale, l’incontro ha riunito le comunità di origine del gruppo coinvolto nel progetto, altre comunità di migranti e le istituzioni/associazioni locali che operano nel settore dell’intercultura. Nell’occasione è stata donata a tutti i partecipanti l’agenda interculturale 2012 “This Land is your Land”
• pubblicazione di articoli dedicati al progetto nelle riviste: “Giornale del Comune di Modena” (mensile), “Mese Modena” (mensile), “Modena Cooperazione” (bimestrale).

Le risorse finanziarie
Il progetto è stato realizzato con il budget del Museo Archeologico e con contributi dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Modena (Progetto TECH.FOOD).

I punti di forza (per il Museo)
• ampliamento delle conoscenze
• opportunità di crescita umana e professionale
• individuazione di nuove modalità di accoglienza e mediazione
• consolidamento dei rapporti tra Museo e istituzioni e associazioni locali che operano nel campo dell’intercultura
• ampliamento del  pubblico.

I punti di forza (del progetto)
• coinvolgimento e partecipazione del gruppo
• mediazione della Casa delle Culture e supervisione dell’Università
• dialogo interculturale, ma anche riflessione su temi di stretta attualità
• narrazione corale e non “paese per paese”
• qualità delle testimonianze e suggestioni raccolte
• allestimento innovativo della mostra e presenza di numerosi strumenti interattivi
• creazione di un veicolo privilegiato di trasmissione dei contenuti (agenda)
• attivazione del sito e della pagina Facebook.

Le criticità emerse
• nelle attività con il gruppo: difficoltà dei partecipanti a produrre brevi testi scritti
• nella promozione: scarsa ricaduta mediatica
• nella pubblicizzazione: la mostra, arricchita da numerosi testi e filmati, non si presta alla fruizione “per gruppi”, pertanto il Museo non ha rivolto proposte di visita alle scuole.


Recapiti dell’ente promotore
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
Palazzo dei Musei
Largo Porta S. Agostino, 337 – 41211 Modena
tel. 059.2033100
http://www.museicivici.modena.it/


Referenti del progetto
– Ilaria Pulini, Direttrice
tel. 059 2033114
ilaria.pulini@comune.modena.it
– Cristiana Zanasi, Responsabile Servizi Educativi
tel. 059 2033117
cristiana.zanasi@comune.modena.it
– Giorgio Cervetti, Responsabile Raccolta di Villa Sorra
tel. 059 2033112
giorgio.cervetti@comune.modena.it

Data di pubblicazione della scheda: marzo 2012

Destinatari

- partecipanti coinvolti attivamente nel progetto: un gruppo di 11 adulti di origine immigrata
- pubblico della mostra conclusiva e destinatari dell’agenda interculturale esito del progetto: cittadini italiani e di origine immigrata di tutte le età

Partner

Associazione Casa delle Culture di Modena; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; IBC Regione Emilia-Romagna

Esiti/Prodotti

- mostra “This Land is Your Land”: punto di approdo del lavoro svolto insieme ai partecipanti
- storie raccolte nell’Agenda Interculturale