Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Il progetto pluriennale “Un patrimonio di tutti” nasce dal crescente interesse che la Città di Torino ha rivolto nell’ultimo decennio alle tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione culturale, culminato nella creazione di un nuovo Settore dedicato all’Educazione al Patrimonio Culturale nel 2004. Dal momento della sua costituzione, il Settore ha promosso due progetto museali a forte valenza territoriale (Ecomuseo Urbano e Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà) e dato vita al sito web Museiscuol@, una fonte preziosa non solo sul tema del partenariato educativo scuola-museo, ma anche su quello degli “altri pubblici”.
Gli attori coinvolti – la rete di progetto
- Ente promotore del progetto: Città di Torino – Settore Educazione al Patrimonio Culturale
- Istituzioni partner: Centro Territoriale Permanente (CTP) Parini, CTP Braccini, CTP Giulio, Università di Torino – Dipartimento di Economia della Cultura, Holden Art – Formule di narrazione (Torino)
- Per il percorso formativo “Museums Tell Many Stories” (v. sotto) gli attori locali coinvolti sono stati: Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Accorsi – Museo di Arti Decorative (Torino).
Gli operatori – l’équipe di progetto
Il gruppo di lavoro, coordinato dal Settore Educazione al Patrimonio Culturale della Città di Torino, è composto da:
– Vincenzo Simone, Franca Treccarichi (Città di Torino)
– Marielle Allemano, Patrizia Trebini, Maria Frieri, Roberta Levi (insegnanti CTP Braccini, Parini e Giulio)
– Sandra Aloia (Università di Torino – Facoltà di Economia)
– Laura Carle (Holden Art – Formule di narrazione)
– Brunella Manzardo (Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea)
– Francesca Togni (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo)
– Marcella Trapani, Sara Caramello (Fondazione Museo delle Antichità Egizie)
– Paola Traversi (Museo Nazionale del Cinema)
– Silvia Varetto (Museo di Arti Decorative “P. Accorsi”)
– Guido Vaglio, Mia Landi (Museo Diffuso della Resistenza).
I destinatari
Adulti che non frequentano i musei e non partecipano alla vita culturale della città.
Gli obiettivi
- raccogliere in modo sistematico informazioni quantitative e qualitative sulla fruizione del patrimonio culturale da parte dei cittadini stranieri e di giovani adulti a bassa scolarizzazione;
- preparare gli operatori dei servizi educativi dei musei cittadini alle sfide della società multiculturale;
- costruire in modo partecipato percorsi e progetti di mediazione del patrimonio culturale cittadino;
- aumentare le opportunità di fruizione del patrimonio culturale da parte dei pubblici tradizionalmente emarginati.
Da quando, per quanto
Il progetto pluriennale “Un patrimonio di tutti” ha preso avvio nel 2005 e si è concluso a fine 2007.
La formazione
La formazione degli operatori museali, uno dei principali obiettivi di “Un patrimonio di tutti”, è stata effettuata grazie al progetto europeo “Museums Tell Many Stories”, di cui la Città di Torino è stato partner (2006-2007). Finanziato nell’ambito del programma comunitario Socrates/Grundtvig, “Museums Tell Many Stories” è nato con l’intento di sviluppare le competenze del personale che si occupa di educazione al patrimonio e di mediazione culturale, e di sostenere l’apprendimento interculturale tramite l’elaborazione e lo sviluppo di metodologie innovative di interpretazione e mediazione.
Più nello specifico, il percorso formativo si è proposto di:
- sviluppare un approccio critico all’interpretazione/allestimento delle collezioni nei musei, in modo da identificare le barriere che ne impediscono la piena accessibilità e fruizione da parte di persone appartenenti a diverse culture/tradizioni culturali;
- ricercare le modalità con cui il museo può esporre e interpretare oggetti appartenenti ad altre culture al fine di renderli significativi per i visitatori autoctoni (anche attraverso il coinvolgimento attivo del pubblico tramite l’uso di tecniche teatrali, story-telling…);
- ricercare le modalità con cui il museo può esporre e interpretare oggetti appartenenti al proprio patrimonio culturale, al fine di renderli significativi per tutti i visitatori;
- ricercare esempi di buone pratiche per sostenere l’apprendimento e l’educazione interculturale e/o multiculturale tramite l’uso di oggetti museali.
Come si articola – le fasi di lavoro
Nel corso dei primi due anni del progetto (2005-2006):
- redazione del documento base a cura della Città di Torino e costituzione del gruppo di lavoro;
- predisposizione condivisa del questionario e delle modalità di somministrazione;
- realizzazione di un’indagine conoscitiva sui consumi culturali dei cittadini di altre culture residenti a Torino;
- conduzione di focus groups con le associazioni di migranti;
- sperimentazione di forme di costruzione partecipata della visita (es. mostre “Warszawa 1944. I 63 giorni dell’insurrezione” e “La Lunga Liberazione” allestite presso il Museo Diffuso della Resistenza);
- documentazione del progetto attraverso la pubblicazione del Quaderno n. 11 dei Musei Civici, dal titolo Un patrimonio di tutti. Musei e inclusione sociale;
- ulteriore coinvolgimento delle comunità straniere presenti a Torino e ridefinizione del progetto;
- attivazione di percorsi formativi destinati agli operatori dei servizi educativi dei musei torinesi (v. progetto europeo “Museums Tell Many Stories” alla voce “Formazione”);
- avvio di attività sperimentali da parte di alcuni dei musei cittadini che partecipano al progetto “Museums Tell Many Stories”, finalizzate a promuovere una partecipazione più attiva dei cittadini immigrati nei processi di interpretazione delle collezioni. In particolare, nel biennio 2005/2007 sono stati realizzati tre progetti con il sostegno della Città di Torino: “Oggetti, frammenti di cultura” (Museo di Arti Decorative “P. Accorsi”), “L’Egizio per gli stranieri” (Fondazione Museo Antichità Egizie | Holden Art) e “Mediante” (Museo Nazionale del Cinema – Centro di Giustizia Minorile – Città di Torino, cfr. S. Bodo, C. Da Milano, S. Mascheroni, Periferie, cultura e inclusione sociale, Fondazione Cariplo, Collana Quaderni dell’Osservatorio n. 1, 2009, pp. 70-77).
Nel 2007, anno conclusivo del progetto:
- conclusione del percorso formativo “Musums Tell Many Stories” e delle attività sperimentali intraprese nel 2006 (v. sopra), e avvio di un nuovo progetto pilota alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, “A Vision of my Own” (realizzato nel 2008);
- elaborazione di un documento a cura del gruppo di cittadini di origine immigrata che ha partecipato ai focus groups nel corso del 2006, presentato alla Giunta Comunale come manifestazione di interesse verso il patrimonio culturale torinese e contenente proposte inerenti la mediazione culturale nei musei cittadini e l’ampliamento del loro livello di accessibilità;
- organizzazione di una serie di incontri pubblici dal titolo “Ti presento il mio museo. Nuovi punti di vista sul patrimonio culturale” (25 e 31 maggio 2007), con la proposta di alcune esperienze di mediazione culturale. Gruppi di “nuovi cittadini” torinesi hanno ricordato le “loro” collezioni, i musei, le piazze e le feste popolari, con attenzione anche al patrimonio culturale torinese: racconti, immagini e suggestioni sul Machu Picchu (Perù), il Museo Egizio, la Jemaa al-Fna (Marocco), il Museo del Tappeto e degli Strumenti di Pellegrinaggio (Iran), i musei del Giappone, la Rural (Argentina) e il Museo Nazionale del Cinema.
Gli ambiti – le aree disciplinari
Museologia, storia, antropologia, storia dell’arte.
Le strategie e gli strumenti
- distribuzione di materiali di studio (dispense, fotocopie, sitografia);
- laboratori di diversa tipologia, in relazione alla specificità dei progetti (laboratorio di narrazione, laboratorio di sceneggiatura, montaggio cinematografico e recitazione…);
- visite ai musei cittadini;
- focus groups;
- indagine quantitativa tramite questionario (campione di 500 persone).
La produzione
- progetti realizzati con i musei torinesi nell’ambito del percorso formativo “Museums Tell Many Stories” (cfr. “Fasi di lavoro”);
- documento elaborato dai partecipanti ai focus groups e presentato alla Giunta Comunale;
- promozione cittadina dell’iniziativa “Ti presento il mio museo”.
La documentazione
- documentazione sulle finalità del progetto e sul suo monitoraggio (uso interno);
- documento elaborato dai partecipanti ai focus groups e consegnato alla Giunta Comunale;
- video documentario realizzato nell’ambito di “Museums Tell Many Stories”;
- le fasi iniziali del progetto “Un patrimonio di tutti” (indagine conoscitiva dei consumi culturali delle comunità immigrate e visita narrata interculturale alla mostra “Una lunga liberazione” presso il Museo Diffuso della Resistenza) sono documentate nel Quaderno n. 11 dei Musei Civici, Un patrimonio di tutti. Musei e inclusione sociale;
- il volume Museums Tell Many Stories: un’esperienza di formazione alla mediazione interculturale restituisce le riflessioni dei partner e dei partecipanti italiani al progetto, raccolte dopo i primi due seminari svoltisi a Dublino e ad Amsterdam, e presenta alcune esperienze già in atto nonché le future sperimentazioni previste nell’ambito della mediazione interculturale;
- il video “Museums Tell Many Stories 2005-07”.
La verifica e la valutazione
- costante monitoraggio del progetto da parte del gruppo di lavoro;
- incontri periodici tra insegnanti, educatori museali e altri operatori per la verifica degli apprendimenti;
- focus groups per rilevare i bisogni e/o i vissuti dei destinatari.
La presentazione e la pubblicizzazione
- presentazione del progetto nell’ambito di diversi seminari, convegni e giornate di lavoro nazionali e internazionali;
- diffusione attraverso le pubblicazioni Un patrimonio di tutti. Musei e inclusione sociale e Museums Tell Many Stories: un’esperienza di formazione alla mediazione interculturale (cfr. “Documentazione”).
Le risorse finanziarie
Città di Torino – Settore Educazione al Patrimonio Culturale; Agenzia nazionale Socrates Italia.
I punti di forza
- effettivo coinvolgimento dei destinatari nella costruzione del progetto;
- sperimentazione di modalità innovative nell’interpretazione e mediazione delle collezioni;
- realizzazione della prima indagine sui consumi museali dei “nuovi cittadini”.
Le criticità emerse
- scarso interesse dei media tradizionali;
- difficoltà di coinvolgimento della direzione dei musei partner.
Gli sviluppi
A partire dai risultati del programma Un patrimonio di tutti, la Città di Torino ha favorito la sperimentazione in alcuni musei cittadini di pratiche orientate alla mediazione interculturale delle collezioni, attraverso la realizzazione di progetti in collaborazione con gruppi di cittadini stranieri. Inoltre, da dicembre 2007, è partito il progetto “MAP for ID – Museums as Places for Intercultural Dialogue”, sostenuto dal Lifelong Learning Programme dell’Unione Europea. MAP for ID, che vede la Città impegnata in una rete di partner europei (British Museum di Londra, Chester Betty Library di Dublino, Museo de America di Madrid, Museo degli Sguardi di Rimini, Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna), si propone di sviluppare le potenzialità dei musei come luoghi per il dialogo interculturale e di promuovere un coinvolgimento attivo delle comunità di cui i musei stessi sono al servizio.
Le aree tematiche in cui si svilupperà il progetto, che avrà la durata di 18 mesi, sono:
- l’aspetto simbolico degli oggetti e delle collezioni
- il ruolo dei musei etnografi
- il museo come luogo per l’apprendimento linguistico
- lo sguardo degli altri
- raccogliere e narrare storie
- sviluppare competenze interculturali nello staff del museo.
Nell’ambito di MAP for ID, il Settore Educazione al Patrimonio Culturale sta coordinando e sostenendo economicamente la realizzazione di otto progetti pilota presentati dai seguenti musei/istituzioni dell’area metropolitana torinese: Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Museo di Antropologia ed Etnografia, Orto Botanico, Reggia di Venaria Reale, Fondazione Torino Musei – Galleria d’Arte Moderna, Accademia Albertina delle Belle Arti.
Recapiti dell’ente promotore
Settore Educazione al Patrimonio Culturale, Città di Torino
via S. Francesco da Paola, 3 – 10123 Torino
tel. 011.4434472
www.comune.torino.it/museiscuola
Referente del progetto
Vincenzo Simone
Dirigente Settore Educazione al Patrimonio Culturale
tel. 011.4434472
vincenzo.simone@comune.torino.it
Data di pubblicazione della scheda: giugno 2007 (e successivi aggiornamenti)