“Altri Sguardi Altre Storie”

Fondazione Brescia Musei | Brescia

2017

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Traendo ispirazione soprattutto dal progetto “Brera: un’altra storia. Percorsi interculturali nel museo”, ideato e realizzato dalla Pinacoteca di Brera a Milano, nel corso del 2015 i Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei hanno iniziato a delineare, in condivisione con i propri mediatori artistico-culturali, il nuovo progetto “Altri sguardi altre storie. Un approccio narrativo al Museo”. Sono così nate narrazioni diverse il cui valore aggiunto sta nel racconto delle opere scelte attraverso la stesura di un testo narrativo a due voci, un operatore museale autoctono e un mediatore di origine immigrata.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Ente promotore: Fondazione Brescia Musei – Servizi Educativi
• Istituzione partner: Associazione “Arte. Un ponte tra le culture”, che riunisce i mediatori artistico-culturali che collaborano con i Musei Civici.

Gli operatori – l’equipe di progetto
• Angela Bersotti, Responsabile dei Servizi Educativi di Fondazione Brescia Musei
• alcuni operatori museali dei Servizi Educativi di Fondazione Brescia Musei: Sonia Berardelli (storica dell’arte), Francesca Pagliuso (archeologa), Davide Sforzini (storico dell’arte)
• alcuni mediatori artistico culturali: Sanae Benabdelouhab (di origine marocchina), Lilia Bicec (di origine moldava), Atanasio Vlachodimos (di origine greca), Simona Valan (di origine rumena).

I destinatari
•  pubblico adulto
•  classi di scuola secondaria di primo e secondo grado.

Gli obiettivi
Finalità istituzionali (Musei Civici)
• valorizzare il Museo e le opere in esso custodite in chiave interculturale
• promuovere una nuova modalità di approccio al patrimonio museale
• favorire concretamente l’integrazione tra individui portatori di diverse culture
• suggerire una diversa interpretazione della complessità e della ricchezza di significati delle opere custodite in museo
• coinvolgere maggiormente i mediatori artistico-culturali nella cultura del luogo in cui hanno scelto di vivere, valorizzandone al tempo stesso una maggiore consapevolezza della cultura d’origine
• promuovere la cultura come fattore di coesione sociale.

Obiettivi per i mediatori artistico-culturali
• approfondire le conoscenze e le competenze sul patrimonio custodito nei Musei Civici di Brescia
• apprendere una nuova modalità di approccio al patrimonio museale.

Da quando, per quanto
Dopo una prima sperimentazione nel dicembre 2015, le narrazioni sono state proposte periodicamente al pubblico dalla primavera del 2016 attraverso appuntamenti svoltisi di domenica mattina e seguiti da un aperitivo con piccoli assaggi di specialità greche, moldave e arabe.
A settembre 2016, in occasione della Giornata dedicata alla scuola, le narrazioni sono state fatte sperimentare gratuitamente agli insegnanti. Successivamente sono state inserite nell’opuscolo “Museo e Scuola”, che raccoglie tutte le proposte didattiche dedicate al pubblico scolastico.
L’intenzione è di promuovere ulteriormente questi percorsi anche in occasioni speciali come la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il dialogo e lo sviluppo, che si terrà domenica 21 maggio 2017.

La formazione
La formazione, a cura dei Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei, ha previsto una fase introduttiva di approfondimento sugli aspetti storico-artistici delle collezioni condotta dagli operatori museali. Successivamente, si è passati a un momento formativo dedicato alla narrazione, guidato da Franca Ferrari, attrice specializzata nella conduzione di laboratori, che ha fornito suggerimenti sulla scrittura “drammaturgica” e indicazioni sulle modalità del linguaggio teatrale.

Come si articola – le fasi di lavoro
La fase di pre-progettazione:
• analisi di precedenti esperienze analoghe, in particolare “Brera: un’altra storia. Percorsi interculturali nel museo”
• prime riflessioni interne ai Servizi educativi sulle potenzialità dell’esperienza da effettuarsi all’interno del Museo di Santa Giulia.

La progettazione ha previsto:
• l’individuazione dei mediatori e degli operatori museali da coinvolgere nel progetto: dopo una prima candidatura spontanea da parte di mediatori e operatori interessati ad acquisire nuove conoscenze e competenze nella mediazione delle collezioni, sono stati individuati coloro che hanno rivelato una maggiore partecipazione emotiva e capacità di leggere le opere in chiave personale
• l’abbinamento di operatori e mediatori in coppie di lavoro che hanno individuato, in incontri preliminari, alcuni reperti su cui lavorare, scelti grazie a riflessioni comuni e sulla base di emozioni e ricordi personali suscitati nei mediatori
• in successivi incontri si sono stesi i canovacci delle diverse narrazioni, rivisti sistematicamente in momenti collettivi di verifica; il testo narrativo a due voci, caratterizzato dalla scientificità dei contenuti, è capace anche di evocare sensazioni e suggestioni
• svariate prove delle narrazioni con attenzione all’uso e all’impostazione della voce, alla gestualità del corpo, all’alternarsi delle parti tra operatore e mediatore
• analisi di eventuali criticità emerse.

Sperimentazione e messa a regime:
• dicembre 2015: condotta la narrazione “E festa sia…”
• primavera 2016: proposte le narrazioni “Viaggi di mare”, “I riti del cibo”, “Frammenti di vita” nell’ambito del progetto “Incontri, confronti, contaminazioni”
• 28 settembre 2016: presentazione delle narrazioni nell’ambito della Giornata della Scuola
• anno scolastico 2016/2017: le narrazioni vengono inserite nel programma dedicato alle scuole.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Storia, archeologia, storia dell’arte, il patrimonio custodito nel Museo di Santa Giulia.

Le strategie e gli strumenti
Sono stati predisposti incontri fra gli attori del progetto, con il coordinamento dei Servizi educativi. Dopo aver scelto le opere sulle quali lavorare, ognuno ha elaborato un proprio testo, presentato e discusso collettivamente. In seguito le varie coppie di narratori si sono confrontate per individuare la struttura “drammaturgica”.
Su queste strutture, operatori e mediatori hanno stabilito i momenti in cui alternarsi nel racconto, per creare un intreccio narrativo scandito da informazioni di tipo storico-artistico accanto a evocazioni, ricordi, vissuti personali. Hanno altresì definito come relazionarsi nelle posture, nelle gestualità e negli sguardi, nella definizione dello spazio in cui muoversi.
Una fase importante è stata riservata a riflessioni sulle metodologie del codice espressivo del teatro da far proprie nella restituzione dei racconti: molteplici sono state le prove e le simulazioni, davanti ai colleghi ma soprattutto attraverso momenti di laboratorio condotti dall’esperta teatrale, al fine di armonizzare le singole individualità nella rappresentazione.

La produzione
Le narrazioni “E festa sia…”, “Viaggi di mare”, “I riti del cibo”, “Frammenti di vita”.

La verifica e la valutazione
Il monitoraggio è stato continuo: i Servizi educativi hanno seguito tutte le narrazioni effettuate per individuare eventuali criticità, verificare le conoscenze acquisite, le modalità di restituzione e il grado di gradimento del pubblico partecipante.

La presentazione e la pubblicizzazione
• invio di e-mail ai contatti acquisiti con: associazioni di migranti di Brescia e provincia, aderenti ad “Arte: un ponte tra culture”
• conferenza stampa, pubblicazione del progetto sul sito di Fondazione Brescia Musei newsletter, inviata a migliaia di contatti, e post sui principali social network
• passaparola degli stessi mediatori.

Le risorse finanziarie
Il progetto è stato interamente finanziato da Fondazione Brescia Musei.

I punti di forza
• riconoscimento, da parte della città e delle istituzioni, del ruolo del Museo come agente di integrazione attraverso la cultura e luogo sempre più inclusivo
• ampliamento delle conoscenze relative al patrimonio museale e all’applicazione di alcune tecniche teatrali
• opportunità di crescita umana e professionale per gli operatori e i mediatori coinvolti
• individuazione di nuove modalità di mediazione e comunicazione del patrimonio attraverso il linguaggio teatrale
• ampliamento del  pubblico
• formazione di un gruppo di lavoro compatto e propositivo, grazie al quale è stato possibile avviare collaborazioni per progetti futuri, come la formazione su mostre temporanee allestite nei Musei Civici, nonché l’inserimento delle nrrazioni nel programma rivolto al mondo scolastico.

Le criticità emerse
Ancora qualche riluttanza da parte del pubblico a prendere parte ad esperienze molto lontane dalle pratiche tradizionali di approccio al patrimonio. Hanno partecipato alle narrazioni diverse tipologie di pubblico: insegnanti, operatori sociali, altre persone curiose o interessate ai temi trattati. 

Recapiti dell’ente promotore
Fondazione Brescia Musei
via Musei, 55 e 81 – 25121 Brescia
www.bresciamusei.com

Referente del progetto
Angela Bersotti
Responsabile dei Servizi educativi di Fondazione Brescia Musei
tel. 030.2977841
bersotti@bresciamusei.com

Data di pubblicazione della scheda: aprile 2017 

Destinatari

- della formazione: mediatori linguistico-culturali
- dei percorsi di visita: pubblico adulto; studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado

Partner

Associazione “Arte. Un ponte tra le culture”

Esiti/Prodotti

Percorsi narrati a due voci (mediatore e operatore museale) inseriti nel ciclo “Incontri, confronti, contaminazioni” e nella programmazione dedicata alle scuole