Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
“City Telling” si pone in ideale continuità con un precedente progetto della Fondazione, “A Vision of My Own”, che, avvalendosi del linguaggio video, ha indagato le tematiche dell’identità (ritratto e autoritratto), del viaggio, dell’esperienza della distanza e della prossimità, della riflessione sul presente e sulla storia (collettiva e personale).
L’intento del nuovo progetto è di ampliare il lavoro intrapreso, dare continuità allo scambio con gli insegnanti del CTP “Drovetti” e rispettare l’impegno di favorire la partecipazione culturale degli studenti di origine immigrata e delle loro famiglie, fornendo ai partecipanti nuovi strumenti per conoscere il territorio in cui vivono e costruire un terreno comune di condivisione culturale, linguistica ed estetica.
Gli attori coinvolti – la rete di progetto
· Ente promotore: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (FSRR), Torino
· Istituzioni partner: CTP “Drovetti”, Torino; Museo Nazionale del Cinema, Torino; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (cfr. scheda di progetto “City Telling” Bologna); Primo Liceo Artistico, Torino; agenzia di comunicazione Ars Media, Torino; Circoscrizione 3, Città di Torino; Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 3
Gli operatori – l’equipe di progetto
L’equipe di progetto è formata da:
– lo staff del Dipartimento Educativo della FSRR (Elena Stradiotto, Francesca Togni)
– le insegnanti del CTP “Drovetti” (Ornella Costan, Liliana Porta)
– l’artista e regista Gianluca De Serio e la fotografa Anna Largaiolli,
con la collaborazione dei mediatori culturali d’arte della Fondazione (Anna Maria Cilento, Alessia Palermo) e di studentesse in tirocinio (Erminia Forte, Tania Labrosciano), e con il supporto scientifico dello staff della Divisione Educazione al Patrimonio Culturale della Città di Torino (in particolare il dirigente, Vincenzo Simone) e dell’IBC Regione Emilia Romagna (in particolare Margherita Sani).
Destinatari
Due gruppi di giovani studenti di origine immigrata (14/20 anni) del CTP “Drovetti”.
Gli obiettivi
· potenziare le capacità dei destinatari di orientarsi in maniera autonoma e critica nel mondo della comunicazione e nella realtà circostante, e di attivare dispositivi utili per analizzare e raccontare la propria esperienza nel mondo
· sviluppare la capacità di indagine personale, di lettura critica del testo artistico, di riscoperta estetica del territorio urbano
· promuovere esperienze nuove e condivise
· favorire l’apprendimento linguistico
· sviluppare abilità trasversali (artistica, storica, linguistica, geografica).
Nel lungo termine, un obiettivo fondamentale di “City Telling” è di contribuire a stabilire un legame duraturo tra la Fondazione e la fascia di pubblico coinvolta, in modo da accrescerne il livello di “confidenza” con istituzioni e luoghi d’arte quali la FSRR.
Da quando, per quanto
Da novembre 2008 a maggio 2009 le “passeggiate estetiche” sul territorio e i laboratori; nell’ultima fase del progetto (giugno-ottobre 2009), realizzazione di una piattaforma multimediale che contiene i contributi fotografici, video, testuali e sonori prodotti dai ragazzi (cfr. “Le fasi di lavoro”).
La formazione
La partecipazione del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo al progetto di formazione “Museums Tell Many Stories” negli anni 2006 e 2007 è stata la prima occasione di formazione istituzionale specifica nell’ambito del dialogo interculturale.
Una più recente esperienza di confronto e formazione è stata il convegno organizzato da Fondazione Fitzcarraldo, “Nuovi pubblici e musei” (Torino, 3-5 marzo 2009), cui ha partecipato parte dello staff del Dipartimento Educativo, seguendo in particolare il workshop “Il pubblico dei nuovi cittadini e degli immigrati”.
Come si articola – le fasi di lavoro
“City Telling” è uno dei sette progetti pilota torinesi selezionati nell’ambito del progetto europeo “MAP for ID – Museums as Places for Intercultural Dialogue”.
Le principali fasi di lavoro sono state:
· la costituzione del gruppo di lavoro, composto dallo staff del Dipartimento Educativo, dagli insegnanti del CTP, dall’artista e regista Gianluca De Serio e dalla fotografa Anna Largaiolli;
· il coinvolgimento dei giovani studenti del CTP (individuati e inizialmente coinvolti dalle loro insegnanti) in un percorso di scoperta e riappropriazione del territorio, a partire dalla condivisione delle provenienze geo-culturali dei singoli partecipanti;
· la realizzazione di due percorsi paralleli (15 incontri/laboratori) dedicati alla narrazione video e fotografica e rispettivamente guidati da Gianluca De Serio e Anna Largaiolli, in collaborazione con il Dipartimento Educativo;
· la realizzazione di un’interfaccia multimediale che conterrà i contributi fotografici, video, testuali e sonori prodotti dai gruppi che hanno lavorato non solo con la FSRR, ma anche con MAMbo (progetto “City Telling” Bologna) e con il Museo del Cinema (progetto “MAP for Torino”); le caratteristiche grafiche sono state progettate da un gruppo di studenti del Primo Liceo Artistico (Curvatura Cinema e Arti Visive) di Torino, guidati dai Dipartimenti Educativi della Fondazione e del Museo del Cinema; la realizzazione della piattaforma informatica è a cura di Ars Media.
Gli ambiti – le aree disciplinari
· narrazione scritta e orale
· narrazione per immagini (fotografia e video)
· espressione corporea/vocale
· sperimentazione di modalità di relazionali all’interno del gruppo
· comunicazione/espressione visiva.
Le strategie e gli strumenti
Nella fase iniziale del progetto, il gruppo di lavoro si è confrontato:
· sul tema scelto per il progetto (la città, il territorio);
· sulla conoscenza del territorio da esplorare (Circoscrizione 3), attraverso il reperimento di fonti iconografiche, la selezione di video e fotografie e l’individuazione delle risorse culturali del territorio intorno alle quali costruire un itinerario (musei, mostre temporanee, piazze, installazioni pubbliche, giardini…);
· sulle scelte metodologiche (un approccio pluralistico e interdisciplinare, in quanto l’arte contemporanea fonde più linguaggi; l’utilizzo della narrazione, uno dei metodi maggiormente sviluppati dallo staff del Dipartimento Educativo), anche in collaborazione con il MAMbo di Bologna (per la stesura di un progetto educativo condiviso) e con il Museo Nazionale del Cinema (per la programmazione di una piattaforma informatica comune).
La condivisione delle provenienze geo-culturali dei partecipanti è avvenuta tramite la narrazione orale, l’utilizzo di oggetti, foto, cartoline e la fruizione di tecnologie in grado di localizzare le aree di provenienza.
I laboratori (tecniche e pratiche di pittura, disegno, fotografia; story-telling) sono stati intervallati da “passeggiate estetiche” sul territorio (in particolare la Circoscrizione 3, quartiere Borgo San Paolo) e da visite guidate a due mostre cittadine: “Torino 011 – Biografia di una Città” allo spazio OGR (Officine Grandi Riparazioni) e la selezione di “T2 – 50 Lune di Saturno” presentata alla Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti.
I due gruppi di lavoro hanno elaborato un personale tragitto nello spazio urbano, individuando dei luoghi significativi (scuola, musei, biblioteca, abitazioni private, giardini, luoghi di culto, installazioni urbane, servizi e punti d’incontro) e raccogliendo le molteplici suggestioni in un diario di viaggio, fatto di immagini fotografiche, reperti e contributi audio-video. I ragazzi e il loro vissuto, l’ascolto delle loro esperienze e vicende personali hanno sempre costituito il nucleo centrale intorno al quale lavorare.
I ragazzi hanno inoltre potuto lavorare liberamente negli spazi espositivi della Fondazione, dove le opere sono diventate riferimento per la progettazione degli elaborati e spunto per la riflessione e la scrittura.
Importanti sono state le occasioni extra-progettuali di scambio e di incontro, come le merende organizzate dal Dipartimento Educativo nell’aula didattica a seguito dei laboratori, o la partecipazione a eventi promossi e/o condotti dal CTP (per esempio un incontro nell’ambito della Biennale Democrazia nell’aprile 2009).
Per quanto riguarda la collaborazione interdipartimentale, il Dipartimento Educativo ha lavorato a stretto contatto con il Dipartimento Curatoriale in relazione alle singole mostre, e con l’Ufficio Stampa affinché ogni evento relativo al progetto venisse comunicato in modo adeguato ed efficace.
Infine, la piattaforma multimediale, che raccoglie gli elaborati dei ragazzi e i luoghi mappati da ciascun gruppo, è stata concepita per essere uno strumento in progress, accessibile a tutti i partecipanti; l’interfaccia potrà essere utilizzata per presentare gli elaborati, oltre che per condividere metodologie e buone pratiche con altri gruppi di lavoro, operatori o istituzioni culturali.
La produzione
La produzione consiste in:
· Progetto Fotografia: due strisce fotografiche, “Hello and Goodbye” e “Doppio Risveglio”. La prima racconta il rapporto con il passato, con un padre e con una vita completamente nuova; il secondo è una riflessione a due voci sulle difficoltà della vita in una città straniera e sulle personali prospettive sul futuro.
· Progetto Video: quattro video di diversa durata, dai 5 ai 13 minuti: “Tre volte nello stesso posto”, “Il Diario”, “In viaggio” e “Città/Shahr”. Due video sono stati realizzati immergendosi nel quartiere Borgo San Paolo (Circoscrizione 3): le strade, i giardini, i cantieri, la fontana di Mario Merz e anche la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; gli altri due sono stati realizzati su un tram in corsa per le strade di Torino. Nei video i ragazzi raccontano e si raccontano: il diario che diventa dono di addio e segno di amicizia prima di una partenza; un giro in bicicletta per ricordare la scomparsa di una persona cara; Torino che si trasforma in Teheran dai finestrini del tram; una riflessione filosofica su presente, passato e futuro ispirata da una lettera.
Durante gli incontri è stata inoltre realizzata una ricca produzione fotografica, che documenta il lavoro di ricognizione e le “passeggiate estetiche” per il quartiere.
Un laboratorio realizzato all’inizio del percorso, incentrato sull’idea di ascolto e relazione di fiducia con l’altro, ha prodotto un grande wall drawing collettivo.
La documentazione
La documentazione del progetto è stata curata dal Dipartimento Educativo della FSRR in modo da offrire un quadro minuzioso ed esaustivo del progetto e comprendere punti di vista differenti. Al tal fine sono stati utilizzati diversi strumenti: la fotografia e il video al fine di registrare prove “tangibili” dello svolgimento del progetto e delle reazioni dei partecipanti; appunti degli operatori culturali durante la conduzione degli incontri da parte degli artisti e della responsabile del Dipartimento Educativo; mappe della città di Torino per evidenziare il percorso seguito e i punti di interesse incontrati lungo il tragitto.
Altre risorse consultabili
La pubblicazione finale del progetto “MAP for ID”: S. Bodo, K. Gibbs, M. Sani (a cura di), I musei come luoghi di dialogo interculturale: esperienze dall’Europa (2009).
La verifica e la valutazione
Un’azione di verifica periodica e costante è stata condotta attraverso confronti dello staff del Dipartimento Educativo con gli artisti coinvolti e le insegnanti del CTP, con l’obiettivo di discutere sulla partecipazione degli studenti, sullo svolgimento delle attività di laboratorio e sulle modalità e possibilità di intervento ove ce ne fosse stata necessità.
La valutazione del progetto è stata effettuata dallo stesso Dipartimento Educativo della Fondazione. Sono stati utilizzati moduli di valutazione compilati dai partecipanti, integrati da interviste ai ragazzi stessi e alle insegnanti; sono stati inoltre conservati bozzetti e appunti raccolti durante lo svolgimento del progetto a proposito di reazioni, criticità e buoni esiti emersi durante gli incontri.
La presentazione e la pubblicizzazione
La visibilità del progetto è stata affidata a canali diversi, che comprendono:
· un DVD (contenente lo stesso materiale della piattaforma) da distribuire sia nelle scuole piemontesi (comprese quelle frequentate dai partecipanti al progetto), sia presso i CTP;
· una presentazione nell’auditorium della FSRR (17 settembre 2009) con la partecipazione di tutte le istituzioni partner, degli studenti e delle loro famiglie; saranno invitati i colleghi provenienti da diverse istituzioni culturali e i ricercatori e professionisti impegnati nell’ambito dell’educazione al patrimonio in chiave interculturale;
· “City Telling” è stato presentato in occasione di diversi convegni, tra cui le giornate di studio conclusive di “MAP for ID” a Madrid nell’ottobre 2009, e il convegno “L’arte Contemporanea come Progetto Educativo”, organizzato dal CRAC di Cremona (LABA di Brescia, 20-21 novembre 2009).
Le risorse finanziarie
Il progetto è stato realizzato con fondi “MAP for ID” e un budget interno messo a disposizione dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Alcuni dei costi preventivati hanno subito variazioni in corso d’opera: in particolare, i costi di progettazione grafica e di realizzazione dell’interfaccia sono stati divisi con il MAMbo e il Museo Nazionale del Cinema.
I punti di forza
Tra gli esiti più significativi dal punto di vista dei partecipanti:
· la creazione di un gruppo coeso
· una maggiore confidenza con i luoghi/linguaggi dell’arte contemporanea
· l’apprendimento di tecniche artistiche
· lo sviluppo di un senso di appartenenza al territorio
· l’opportunità di espressione di sé
· una migliore conoscenza della lingua italiana.
Il progetto è stato inoltre occasione di confronto tra operatori culturali, insegnanti e artisti, di crescita delle capacità interculturali dello staff del Dipartimento Educativo, e di sensibilizzazione dell’intero personale della Fondazione. Il dialogo con gli artisti e i professionisti, la loro presenza stabile e il loro mettersi in gioco in prima persona nel rapporto con gli studenti, la disponibilità all’ascolto e alla sperimentazione da parte degli insegnanti e del gruppo di lavoro, e la partecipazione costante e appassionata degli studenti, si sono rivelati cruciali per la buona riuscita del progetto.
Infine, “City Telling” ha esercitato un significativo impatto a livello istituzionale in termini di:
· rapporto con una tipologia di pubblico spesso distante dai luoghi dell’arte contemporanea
· impegno a realizzare un progetto interculturale su base annuale
· maggiore riconoscimento del ruolo della Fondazione da parte della comunità circostante.
Le criticità emerse
Il partenariato tra CTP e FSRR, che pure è stato un punto di forza del progetto, ha anche fatto emergere la necessità di:
· definire meglio ruoli e responsabilità rispettive nell’ambito di progetti futuri, di migliorare la comunicazione tra insegnanti e Dipartimento Educativo
· definire in modo chiaro gli obiettivi finali del progetto, di modo che i partecipanti ne siano più coscienti
· rispettare maggiormente la tabella di marcia relativa allo svolgimento del progetto.
Sotto il profilo logistico/organizzativo, sono state apportate modifiche al numero di passeggiate sul territorio (in parte sostituite dalle visite interattive alle mostre), a causa della difficoltà di condurre attività di laboratorio (narrazione verbale e scrittura) durante le uscite; escludendo la fase di selezione materiale e montaggio video, sono stati necessari 5 incontri in più rispetto al calendario di inizio progetto; il coinvolgimento del Primo Liceo Artistico nella progettazione grafica e la collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema non erano state previste in fase progettuale, e hanno incrementato notevolmente l’impegno dello staff di Dipartimento (pur arricchendo di nuovi contenuti il progetto).
Dopo un primo momento progettuale intenso e fruttuoso, la relazione con il MAMbo ha assunto un carattere episodico, a causa delle iniziali difficoltà incontrate dal MAMbo nell’individuare e coinvolgere i giovani destinatari (rapporto con il quartiere San Donato) e della conseguente diversa tempistica di svolgimento delle attività.
Recapiti dell’ente promotore
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
via Modane, 16 – 10141 Torino
tel. 011.3797600
www.fsrr.org
Referenti del progetto
– Elena Stradiotto, responsabile Progetti Educativi
– Francesca Togni, coordinatrice Progetti Educativi
tel. 011.3797631
dip.educativo@fsrr.org
Data di pubblicazione della scheda: ottobre 2009