Il contesto
“Essere Fiume” è una delle esperienze pilota realizzate nell’ambito di “DRIS – Co-creating Intercultural Societies: a Focus on Racisim and Discrimination”, un progetto cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’UE, realizzato in partenariato da Fondazione Interarts (ES), ECCOM – Idee per la Cultura (IT) e ITZ-Interkulturelles Theater Zentrum (DE), e finalizzato ad aumentare la comprensione e il rispetto della diversità culturale, favorendo l’integrazione e l’interazione delle comunità migranti più vulnerabili di Barcellona, Berlino e Roma con le comunità locali.
Le tre città sono state scelte perché accomunate da intensi flussi migratori, forti tendenze discriminatorie e razziste, e le difficoltà di relazione in un contesto multietnico e multiculturale. Da qui, l’esigenza di sostenere il networking tra professionisti e istituzioni operanti in aree e settori sensibili, nonché di progettare attività formative sui temi del dialogo interculturale e interreligioso, dell’audience development e dell’audience engagement, affinché le istituzioni e le organizzazioni culturali assumano il ruolo di “zone di contatto”, spazio per il confronto e l’apprendimento reciproco, e facilitino la partecipazione delle persone con background migratorio alla vita sociale e culturale della città.
DRIS si è inoltre proposto di migliorare capacità e opportunità per le diverse minoranze di origine immigrata di collaborare con organizzazioni culturali e sociali, pubbliche e private, con l’obiettivo di co-creare progetti interculturali e prodotti artistici che veicolino contro-narrazioni, evitino stereotipi negativi e diffondano il valore della diversità culturale e del dialogo interculturale come risorse per le relazioni pacifiche e contro le discriminazioni.
Per raggiungere tali obiettivi, DRIS ha:
- promosso un percorso di approfondimento sulle tematiche dell’intercultura a cui hanno partecipato artisti, operatori sociali e operatori culturali
- finanziato la realizzazione di progetti pilota trans-disciplinari co-creati da artisti e organizzazioni operanti nel settore culturale e sociale insieme a gruppi eterogenei di cittadini
- previsto l’ampliamento del “Dizionario interculturale” realizzato nel 2019 nell’ambito del progetto “Art Clicks” e una raccolta di buone pratiche sul tema del dialogo interculturale.
In linea con alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, DRIS si è infine prefisso di:
- promuovere l’apprendimento permanente per tutti
- responsabilizzare le donne migranti per il raggiungimento della parità di genere
- contribuire a rendere città e istituzioni più inclusive, resilienti e sostenibili
- facilitare nuove alleanze tra professionisti di diversi settori e Paesi.
Gli attori coinvolti – la rete di progetto
- Enti promotori: ECCOM – Idee per la Cultura (nell’ambito del progetto DRIS) e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- Istituzioni partner: “Passepartout” Cooperativa Sociale Integrata (attività teatrali e cinematografiche e di integrazione sociale, con l’ibridazione di percorsi terapeutico-riabilitativi e processi culturali e artistici); gruppo teatrale “nontantoprecisi” (ricerca e sperimentazione teatrale attraverso laboratori e performance, in interazione con il paesaggio urbano, luoghi della cultura, teatri); Temple University Rome (attiva dal 1966 nello studio teorico e nella pratica delle arti visive); Associazione Refugees Welcome (organizzazione indipendente che promuove la mobilitazione dei cittadini per favorire l’inclusione).
Gli operatori – l’équipe di progetto
“Essere Fiume” ha coinvolto 20 risorse umane tra professionisti del settore culturale e sociale, mediatori, ricercatori e artisti, e si è rivolto a più di 70 cittadini migranti di prima e seconda generazione che vivono a Roma.
Il gruppo di progetto è composto da:
– Marta Reggio, “Passepartout” Cooperativa Sociale Integrata, coordinatrice del progetto
– Federica Formaggi, “Passepartout” Cooperativa Sociale Integrata, performer
– Marcello Fagiani, “Passepartout” Cooperativa Sociale Integrata, co-conduttore laboratori teatrali
– Nino Pizza, compagnia “nontantoprecisi”, conduzione laboratori teatrali
– Carmela Lavorato, Caterina Colaci, Emiliano Marocchi, Fabio Fusco, Luca Nisii, Caterina Breda, Emanuele Cau, Andrea Cefali, Anna Zaccaria, Francesco Vivetta, Marco Ederli, Giovanna Fagiani, Fabio Lipparoni, Arianna Matteucci, Vincenzo Giorgi, Mariano Guida, Paolo Capecchi, Gianmaria D’alessandro, compagnia “nontantoprecisi”, performers
– Alice Padovani, artista visiva
– Lorenzo Rinelli, Temple University Rome,
– Isabella Serafini, Sovrintendenza capitolina ai beni culturali – Musei Capitolini
– Alessandra Tedeschi, Sovrintendenza capitolina ai beni culturali – Direzione Interventi su Edilizia Monumentale.
– Milena Bertacchini, Università di Modena e Reggio Emilia – Museo Geo-Mineralogico Gemma
– Silvia Rossi, ricercatrice indipendente con esperienze in progettazione culturale e audience development
– Alice Dente, Istituzione Biblioteche di Roma – Servizio Intercultura, mediazione.
I destinatari
- i ragazzi coinvolti nelle attività di Refugees Welcome Italia onlus
- gli utenti dei corsi di italiano per stranieri delle Biblioteche di Roma
- gli utenti delle Biblioteche di Roma (comunità locale)
- gli studenti della Temple University
- i partecipanti ai laboratori teatrali dei “nontantoprecisi” (comunità locale)
- visitatori/partecipanti occasionali (turisti e comunità locale).
Gli obiettivi
- lo sviluppo nei destinatari della conoscenza del patrimonio locale e del senso di appartenenza alla città, così come l’acquisizione di nuove competenze, il potenziamento delle capacità relazionali e della creatività, e l’acquisizione di un ruolo più attivo nella vita culturale della città
- la promozione della comprensione reciproca tra gruppi eterogenei per cultura e provenienza
- il superamento di pregiudizi e stereotipi
- la costruzione di comunità, tramite la condivisione di esperienze sensibili legate al patrimonio culturale e attivate dall’azione artistica.
Da quando, per quanto
Da marzo a giugno 2022.
La formazione
Nell’ambito del progetto DRIS, ECCOM ha organizzato un percorso formativo indirizzato a tutti i partecipanti selezionati con una open call (cui hanno partecipato i soggetti coinvolti nei progetti pilota a Roma – “Essere Fiume” e “Mikado” – e a Reggio Emilia – “Di cosa hai paura?”), e dedicato all’approfondimento di alcuni temi chiave: la diversità culturale e le narrazioni plurali; l’incontro tra mondi e la creazione di spazi terzi; la democrazia e la cittadinanza culturale; la relazione tra stereotipi e le vecchie/nuove forme di discriminazione e di razzismo; la comunicazione e la mediazione interculturale; l’accessibilità e la partecipazione culturale; il ruolo delle pratiche artistiche nel dialogo interculturale; le competenze e le attitudini interculturali; la creazione di comunità di pratica, la co-creazione culturale e la progettazione partecipata.
Il corso si è rivolto a 40 partecipanti, un gruppo di lavoro interculturale composto da: operatori del settore culturale (in larga parte provenienti da contesti istituzionali quali musei, teatri e biblioteche); operatori dei settori educativo e sociale (inclusi rappresentanti delle associazioni di immigrati); artisti; mediatori culturali; ricercatori ed esperti in tematiche interculturali.
Il corso, della durata complessiva di 33 ore, si è articolato in:
Incontri (5 sessioni di 3 ore ciascuna): attraverso un approccio transdisciplinare e il ricorso a metodologie interattive (workshop con esperti, artisti e mediatori culturali; analisi di casi di studio; ricerca individuale e collettiva, ecc.), queste sessioni si sono concentrate su tematiche quali il dialogo interculturale nell’ambito delle politiche culturali dell’Unione Europea; le strategie interculturali volte all’inclusione nel settore culturale; le alleanze intersettoriali e transdisciplinari; i modelli innovativi di ricerca-azione e valutazione:
- introduzione al dialogo interculturale nell’ambito delle politiche e dei programmi UE, panoramica sulle strategie interculturali nel settore artistico e presentazione del progetto “DRIS” (7 giugno 2021) – condotto da Cristina Da Milano, Francesca Guida, Elisabetta Falchetti e Pascuala Migone (ECCO
- produzioni ed esperienze “sensibili” (ovvero che attivano i sensi) (14 giugno 2021) – condotto da Cesare Pietroiusti (già Presidente Azienda Speciale Palaexpo e artista) e Meike Clarelli (musicista)
- il linguaggio (21 giugno 2021) – condotto da Ascanio Celestini (scrittore e drammaturgo), Veronica Cruciani (regista) e Nalini Mootoosany (drammaturga)
- le collezioni museali (1 luglio 2021) – condotto da Christian Greco (direttore Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino); Paolo Giulierini (direttore del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e Ludovico Solima (docente di Management delle imprese culturali nel Dipartimento di Economia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”)
- comunità e giustizia spaziale, ovvero la giustizia sociale collegata allo spazio (5 luglio 2021) – condotto da Andreas Philippopoulos Mihalopoulos (artista, docente di giurisprudenza e direttore del Westminster Law & Theory Lab di Londra) e Mohamed Keita (fotografo).
Visite sul campo (6 ore): collegate ai temi affrontati negli incontri appena descritti, le visite sono state organizzate alla Città dell’Altra Economia, dove diverse realtà sperimentano/promuovono esperienze interculturali pensate per diverse aree/quartieri di Roma, come per esempio la Falegnameria “K_Alma”, Refugees Welcome Italia.
Progettazione partecipata (4 incontri di 3 ore ciascuno): i partecipanti hanno lavorato in piccoli gruppi alla creazione di progetti pilota attraverso le metodologie della progettazione partecipata (da queste sessioni sono nati “Essere fiume” e gli altri progetti pilota italiani).
Come si articola – le fasi di lavoro
“Essere Fiume” si è articolato in attività volte a creare relazioni che favoriscano l’inserimento sociale delle comunità migranti nella città di Roma, in un’ottica di accoglienza e co-partecipazione al patrimonio monumentale, artistico e culturale.
Più in particolare, il progetto è strutturato in cinque fasi:
1. Laboratori all’aperto affidati alla compagnia dei “nontantoprecisi” e svoltisi presso il piazzale della Città dell’Altra Economia come prima occasione di “avvicinamento” dei partecipanti al progetto (mercoledì 9 e venerdì 11 febbraio, ore 15.30-18.00).
2. Incontro di avvio ufficiale del progetto, con il coinvolgimento dei nontantoprecisi, del laboratorio teatrale Creazioni Collettive e di tutti i partecipanti che si erano uniti alla prima fase (laboratori all’aperto). Primo brainstorming sul fiume Tevere e sul patrimonio che lo circonda, a cura della Sovrintendenza Capitolina (mercoledì 23 febbraio).
3. Passeggiate lungo il fiume (a cura della Sovrintendenza Capitolina):
- Complesso archeologico di San Paolo alla Regola, Isola Tiberina (venerdì 4 marzo)
- Porto Ripa Grande e Ponte Sublicio, Testaccio (giovedì 10 marzo)
- Foro Boario e Musei Capitolini (mercoledì 16 marzo)
4. Workshop itineranti di teatro urbano (a cura di “nontantoprecisi”):
- Isola Tiberina (mercoledì 30 marzo e 13 aprile, ore 15.30-18.00)
- Porto di Ripa grande (mercoledì 27 aprile, ore 15.30-18.00)
- Lungotevere Castello (mercoledì 11 maggio, ore 15.30-18.00)
- Piazza del Campidoglio (mercoledì 25 maggio e 8 giugno, ore 15.30-18.00)
- Piazza del Campidoglio – sintesi performativa (mercoledì 15 giugno ore 15.30-18.00).
5. Installazione di un’opera d’arte realizzata collettivamente e fase della “posa” (a cura di Alice Padovani): nella settimana tra il 20 e il 26 giugno è stata installata l’opera collettiva: allestita presso il Centro Culturale postO, rimarrà esposta su base permanente, divenendo occasione continua di narrazione del progetto per tutti. Nella stessa settimana, tramite focus group, la comunità-fiume si è presa del tempo per riflettere collettivamente sulle esperienze condivise a partire dalla pluralità dei punti di vista implicati, e immaginare possibili sviluppi futuri (settimana della “Posa”).
Le strategie e gli strumenti
Laboratori all’aperto per un primo coinvolgimento dei partecipanti
Lo strumento artistico è stato utilizzato anche in questa primissima azione progettuale per avvicinare le persone coinvolte nel progetto, che provengono da contesti eterogenei e in molti casi non sono già gruppi costituiti, ma singoli soggetti da coinvolgere e “traghettare” verso l’esperienza co-partecipata di diventare una comunità-fiume. A tal fine è stato affidato alla compagnia dei “nontantoprecisi” il compito di proporre sessioni di laboratorio all’aperto: occasioni pensate non solo come “vetrina” del progetto (anche se non ancora ufficialmente iniziato) per tutti coloro che volessero unirsi, ma anche e soprattutto come primo “attrattore” per i partecipanti. I ragazzi di Refugees Welcome, gli utenti dei corsi di italiano per stranieri delle Biblioteche di Roma e gli studenti della Temple University hanno iniziato così a incontrarsi informalmente, creando un movimento intorno alla comunità che si sarebbe andata costituendo nelle fasi successive del progetto.
Incontro di avvio ufficiale del progetto
L’incontro ha previsto una dimostrazione di esercizi teatrali, alla quale hanno preso parte i “nontantoprecisi”, il laboratorio teatrale Creazioni Collettive e tutti i partecipanti che si erano uniti ai laboratori all’aperto della fase iniziale. Inoltre, l’artista Alice Padovani ha attivato la comunità intorno a un primo brainstorming sul fiume Tevere e sul patrimonio che lo circonda (ricordi, impressioni, associazioni libere, parole, scritte, disegni, ecc.), lasciando una traccia di questo processo – cui hanno contribuito anche gli stimoli offerti dalla Sovrintendenza Capitolina (che ha permesso l’accesso a luoghi del patrimonio dislocati lungo il Tevere, raccontandone la storia) e dal gruppo di lavoro (ad esempio in occasione dei laboratori teatrali) – su un lungo rotolo di carta, primo segno della costituenda comunità.
Passeggiate lungo il fiume
Attraverso un approccio multidisciplinare (storico-artistico/archeologico, teatrale, arti visive), si sono costruite narrazioni in grado di unire passato e presente della città, dando voce a ciò che si incontra, aprendosi a domande e suggestioni della comunità. L’artista Alice Padovani ha guidato i partecipanti nella raccolta di oggetti, elementi naturali, resti, consentendo a tutti di trattenere momenti e oggetti fisici trovati lungo il percorso.
Workshop itineranti di teatro urbano
Uno spazio di ricerca laboratoriale, a partire da uno studio sul paesaggio e sui modi di costruzione della presenza individuale e di gruppo sul territorio. I partecipanti sono stati coinvolti in un percorso di sperimentazione corporea intorno alla fruizione collettiva del patrimonio culturale. Regista e performers hanno proposto al gruppo indicazioni di lavoro cui rispondere creativamente: esercizi fisici sulla presenza dei corpi nello spazio; movimenti individuali e collettivi di articolazione degli elementi spazio, tempo e corpo; sperimentazione della voce come gesto verbale nei suoi elementi fisici e corporei; esplorazione di gruppo delle potenzialità della visione.
Installazione dell’opera collettiva e fase della “posa”
Con l’artista Alice Padovani sono state realizzate diverse opere collettive, che hanno coinvolto i partecipanti al progetto. I principali interventi sono stati due: un rotolo di carta lungo 12 metri che ha accompagnato tutti i laboratori ed è la memoria del progetto (tracce, disegni, riflessioni, messaggi, impronte, linee di tutto il percorso) e delle micro-sculture, blocchetti di gesso in cui sono confluiti gli oggetti raccolti durante le passeggiate. I lavori attualmente sono esposti nella sede dei “Passerpartout” a Roma.
La produzione
- le narrazioni, in forma teatrale e artistica
- una installazione collettiva rappresentata da un rotolo di carta di 12 metri
- micro sculture con gli oggetti raccolti nelle passeggiate
- il dizionario interculturale.
La documentazione
La documentazione è stata curata dai partner del progetto attraverso fotografie/video e report scritti delle attività.
Altre risorse consultabili
- il sito del progetto “DRIS – Co-creating Intercultural Societies: a Focus on Racism and Discrimination”
- la sezione del sito ECCOM dedicata al progetto DRIS
- la pagina Facebook di ECCOM.
La verifica e la valutazione
Al termine del progetto il gruppo di lavoro ha consegnato a ECCOM un rapporto di valutazione sulle attività svolte e i risultati conseguiti, che ha coinvolto sia i partecipanti (tramite interviste), sia gli operatori (autovalutazione del gruppo di progetto attraverso focus group).
Il rapporto è in fase di analisi e sarà pubblicato.
La presentazione e la pubblicizzazione
Il progetto è stato presentato a Roma con una sintesi performativa il 15 giugno a Piazza del Campidoglio.
Le risorse finanziarie
“Essere Fiume” è un progetto realizzato con fondi DRIS e il cofinanziamento della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
I punti di forza
- il coinvolgimento di realtà e di persone differenti
- il networking tra diverse professionalità e competenze
- la trasversalità del tema proposto
- il carattere sperimentale e di apertura del progetto
- i linguaggi artistici come spazio di relazione e creazione collettiva
- la possibilità di accedere a contesti urbani solitamente preclusi grazie al supporto della Sovrintendenza.
Le criticità emerse
- lo scarso tempo a disposizione per la realizzazione dell’intero percorso: l’innovatività del progetto in termini di approcci e metodologie avrebbe richiesto tempi di sviluppo e implementazione più lunghi
- il budget limitato
- la brevità della fase di co-progettazione, dovuta all’eterogeneità dei linguaggi e delle competenze dei partner
- la discontinuità della partecipazione delle comunità migranti.
Recapiti dell’ente promotore
ECCOM – Idee per la Cultura
via Buonarroti, 30 – 00185 Roma
info@eccom.it
www.eccom.it
Referente del progetto
Maria Francesca Guida
Vice-presidente ECCOM
guida@eccom.it
Data di pubblicazione della scheda: ottobre 2022