Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Il MAO – Museo d’Arte Orientale si propone come una nuova e importante realtà museale nel panorama regionale e nazionale sia per il vasto patrimonio, proveniente da numerose aree geografiche dell’Asia, sia per gli ambiti ad esso collegati (arte, cultura, religione e costume), che rappresentano uno strumento privilegiato per attivare e progettare iniziative di integrazione e connotano il MAO come luogo di incontro e dialogo tra culture.
Molti dei “nuovi cittadini” che hanno scelto di vivere in Piemonte e in modo particolare a Torino provengono dai Paesi rappresentati nelle collezioni; di qui la volontà di aprirsi e farsi conoscere anche da loro.
Le attività interculturali proposte e realizzate dai Servizi Educativi del MAO hanno visto la collaborazione del Museo con diversi soggetti e istituzioni cittadine, tra cui, nel caso specifico, il CTP Distretto 3 e la Fondazione Torino Musei (Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Borgo Medievale e GAM – Galleria d’Arte Moderna).
La progettazione e l’attivazione di iniziative a carattere interculturale rientrano comunque nell’attività ordinaria dei servizi educativi, e nel periodo di apertura delle scuole hanno riscontro soprattutto con i gruppi di studenti dei CTP cittadini.
Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Enti promotori: Servizi Educativi MAO – Museo d’Arte Orientale; CTP Distretto 3
• Partner di progetto: Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica; Borgo Medievale; GAM – Galleria d’Arte Moderna.
Gli operatori – l’equipe di progetto
• il personale dei Servizi educativi dei musei coinvolti: Mia Landi ed Eva Morando (MAO), Laura Criscuolo (Borgo Medievale), Anna La Ferla (Palazzo Madama), Giorgia Rochas (GAM)
• gli insegnanti del CTP Distretto 3: Ornella Costan e Francesco Cravero
• la fotografa Anna Largaiolli.
I destinatari
Gli allievi del CTP Distretto 3: ragazzi e adulti, principalmente stranieri e di diversa provenienza (Romania, Moldavia, Marocco, Egitto, Turchia, Albania, Costa d’Avorio, Nigeria, Bosnia, Perù, Italia, Ecuador, Bolivia, Eritrea, Cina, Australia, Russia).
Gli obiettivi
Il progetto “Il cielo: una coperta per tutti” è nato come risposta all’esigenza di coniugare l’educazione alla cittadinanza con il dialogo interculturale.
L’obiettivo fondamentale è stato quello di far conoscere il patrimonio culturale della città promuovendo lo sviluppo di competenze e comportamenti di dialogo tra gruppi di persone appartenenti a diverse tradizioni culturali, e rendendo i musei e il CTP luoghi non soltanto di apprendimento, ma anche di incontro, di relazione e di scambio, in cui parlare di sé, della propria cultura di origine, e in cui conoscere l’altro.
Da quando, per quanto
Da dicembre 2010 a giugno 2011.
La formazione
Gli operatori responsabili della conduzione delle visite sono stati formati dai colleghi conservatori, che hanno selezionato nei rispettivi musei le opere inerenti il tema “cielo”.
Per quanto riguarda il MAO, si è effettuata la simulazione di una visita, corredata da materiale documentario utile per condurre approfondimenti.
Come si articola – le fasi di lavoro
Progettazione:
• individuazione e selezione di un tema sul quale incentrare il progetto: gli insegnanti del CTP hanno proposto il cielo, argomento che è stato condiviso e acquisito da tutti i soggetti coinvolti in quanto presentava spunti significativi per uno sviluppo tematico articolato e trasversale
• pianificazione delle fasi in cui si sarebbe articolato il progetto (v. “Attuazione”); selezione degli strumenti da utilizzare (fotografia; riprese video; disegno; letture inerenti il tema ed esercizi di scrittura); definizione delle modalità di documentazione del progetto (video) e del prodotto da far realizzare ai destinatari come esito dell’esperienza vissuta (redazione di un volume finale)
• progettazione dei percorsi tematici dedicati al tema “cielo” (in collaborazione con il personale scientifico) e di attività laboratoriali nei quattro musei
• stesura del calendario per le visite ai quattro musei torinesi e all’Osservatorio della Valle d’Aosta.
Attuazione:
• nei musei: visite in orario pomeridiano e serale, guidate da personale specializzato e appositamente formato (cfr. voce “La formazione”), che si sono concluse con un momento di incontro e/o con un’attività di laboratorio
• in classe: nelle ore di lezione, gli spunti e le informazioni sul cielo offerti dalle visite ai musei e all’Osservatorio sono stati ripresi e interpretati attraverso disegni e testi
• festa finale aperta al pubblico svoltasi presso il MAO – Museo d’Arte Orientale, con la proiezione del video di documentazione e la distribuzione del volume prodotto dai partecipanti.
Gli ambiti – le aree disciplinari
• ambito linguistico e letterario (ascolto/comprensione della lingua italiana, espressione orale, composizione di testi, narrazione di miti e leggende)
• educazione all’immagine (fotografia, produzione di disegni) e storia dell’arte
• storia e storia delle religioni
• scienze (cenni di astronomia con la visita all’Osservatorio).
Le strategie e gli strumenti
Le visite ai musei civici e all’Osservatorio sono state progettate, articolate e condotte in modo da favorire la pluralità e il decentramento dei punti di vista, per motivare l’interesse all’ascolto dell’“altro” e per stimolare l’espressione del proprio bagaglio culturale e del più personale sentire.
Durante le visite, i partecipanti hanno fotografato sé stessi e le opere, dando così una propria interpretazione alle collezioni, esprimendo preferenze, personalizzando la visita, ma anche alimentando un’atmosfera piacevole e amichevole, di divertimento e di socialità.
Le visite si sono concluse con un momento di incontro, di scambio di impressioni e con brevi attività finalizzate a far propria la visita ai musei, fissandola a un gesto, a un pensiero, a una parola o a un’immagine.
Il percorso intorno al cielo e alle stelle ha avuto inoltre un suo importante momento di “concretezza” nell’uscita all’Osservatorio Astronomico.
La rielaborazione in classe è stata sviluppata dagli insegnanti, che hanno messo in atto strategie e dinamiche interne ai gruppi classe. Accanto all’utilizzo della macchina fotografica, è stato proposto e ben accolto l’impiego del disegno come mezzo espressivo universale. Confrontandosi sul medesimo tema, “il cielo”, gli studenti sono stati invitati a produrre un elaborato grafico con tecniche miste che riproducesse la loro personale visione. La analisi degli elaborati prodotti ha permesso di evidenziare e condividere le peculiarità delle diverse culture e della personalità di ciascun studente, nonché di confrontare, all’interno dell’universalità del tema, il ricco contributo apportato da ogni singola sensibilità culturale. In classe gli insegnanti hanno infine utilizzato gli spunti offerti dalle visite e dalle riflessioni emerse per proporre letture inerenti il tema ed esercizi di scrittura.
La produzione
I disegni, i pensieri e le poesie sul tema “cielo” prodotti nell’ambito dei laboratori in classe e raccolti nel volume Il cielo una coperta per tutti. Percorso attraverso alcuni musei torinesi.
La documentazione
– il progetto è stato documentato con riprese video effettuate in tutti i musei coinvolti e durante i laboratori tenuti presso la sede della scuola; il girato è stato editato, e si è realizzato un filmato disponibile in rete
– volume a stampa Il cielo una coperta per tutti. Percorso attraverso alcuni musei torinesi.
Altre risorse consultabili
Testimonianza di Ornella Costan, insegnante del CTP Distretto 3, in S. Bodo e S. Mascheroni (2012), Educare al patrimonio in chiave interculturale. Guida per educatori e mediatori museali, Fondazione Ismu, Collana “Strumenti”, pp. 53-54.
La verifica e la valutazione
Indicatori significativi per quanto riguardo la valutazione complessiva del progetto sono stati il grado di coinvolgimento e di soddisfazione dei partecipanti, nonché la ricchezza del materiale prodotto.
A livello scolastico, le attività svolte e il percorso nel suo complesso sono stati oggetto di esame di fine anno.
La presentazione e la pubblicizzazione
Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro pubblico al MAO (12 giugno 2011) attraverso i lavori raccolti nel volume Il cielo una coperta per tutti. Percorso attraverso alcuni musei torinesi e la proiezione in anteprima del filmato.
Le risorse finanziarie
Il progetto si è avvalso di un contributo della Regione Piemonte, erogato per lo svolgimento delle attività in ambito interculturale promosse dal MAO; altre voci di spesa sono state sostenute in parte dalla Fondazione Torino Musei, in parte dal CTP Distretto 3.
I punti di forza
• il lavoro di rete e il coinvolgimento di numerosi partner
• il ruolo attivo dei partecipanti, il loro essere attori e non spettatori passivi
• attraverso suggestivi viaggi nell’arte, nella storia e nelle culture rappresentate e raffigurate nel MAO e negli altri musei coinvolti, il tema del cielo è stato il punto di partenza non solo per acquisire nuove conoscenze, ma anche per riflettere sulla propria cultura di origine e per condividere racconti e ricordi; i musei sono così diventati il luogo per eccellenza deputato al riconoscimento del valore della diversità e al contempo alla ricerca delle radici comuni, senza frontiere nello spazio e nel tempo
• nei musei i partecipanti hanno visto che l’arte, la religione, le scienze sono la risposta alle domande e ai bisogni fondamentali dell’uomo, senza esclusioni o distinzioni; il confronto delle differenti risposte, la condivisione di esperienze e il lavoro con obiettivi comuni ha aiutato i destinatari nel cammino di ricerca di ciò che ci unisce
• le visite ai musei hanno migliorato significativamente la comunicazione e l’aggregazione fra gli studenti e contemporaneamente hanno permesso loro di approfondire la conoscenza dell’offerta culturale della città di Torino; particolare importanza è stata data all’acquisizione di una certa familiarità con il museo attraverso la pianificazione di due visite per ciascun luogo culturale
• la macchina fotografica si è rivelata ancora una volta (come in altri progetti realizzati dal CTP Distretto 3 in collaborazione con musei cittadini) uno strumento utilissimo ai fini del coinvolgimento e della espressione individuale, essendo la lingua un ostacolo per l’utenza dei CTP. La narrazione delle esperienze vissute durante il corso del progetto è stata eseguita utilizzando questo mezzo espressivo che permette di creare un ricordo, mantenere la memoria e soprattutto esprimere la propria esperienza culturale anche senza parole. Il numero di scatti realizzati è cresciuto proporzionalmente all’avanzare del progetto e allo stesso modo la capacità di osservare e il gusto di cercare.
Le criticità emerse
Gli orari serali individuati per lo svolgimento delle attività hanno richiesto l’apertura straordinaria dei Musei e orari extra per il personale.
Recapiti dell’ente promotore
MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico, 11 – 10122 Torino
www.maotorino.it
Referenti del progetto
– Mia Landi e Eva Morando, Servizi Educativi del MAO
tel. 011.4436927
maodidattica@fondazionetorinomusei.it
– Ornella Costan, CTP Distretto 3
Data di pubblicazione della scheda: giugno 2012