“Il Museo Civico di Pistoia. Spazio antico per dialoghi nuovi”

Museo Civico di Pistoia | Pistoia

2014

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Il progetto nasce:
• dalla volontà del Museo Civico di aggiornare i contenuti e i metodi della comunicazione con i suoi pubblici di riferimento, con particolare attenzione a quello dei migranti
• da una lettura dei bisogni educativi espressi dai docenti delle scuole primarie e dei corsi di lingua per stranieri e rilevati dagli operatori durante la conduzione e la verifica delle attività educative del Museo
• dal sostegno della Regione Toscana, che ha ammesso il progetto a finanziamento sul bando 2013 per lo sviluppo e l’incremento delle attività dei musei riconosciuti di rilevanza regionale.

 

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Enti promotori del progetto: Museo Civico di Pistoia, Regione Toscana
• Ente partner: Artemisia associazione culturale
• Altri enti coinvolti: Centro Interculturale del Comune di Pistoia (gestito dalla cooperativa sociale Pantagruel), Istituto Comprensivo “Roncalli-Galilei”, cooperative sociali Manusa e Arké.

 

Gli operatori – l’equipe di progetto
• Museo Civico di Pistoia:
Elena Testaferrata (direttrice), Anna Laura Giachini (responsabile della sezione didattica), Elisabetta Bucciantini (responsabile amministrativo).
• Artemisia associazione culturale:
Annamaria Iacuzzi (presidente, specialista in storia dell’arte, docente di italiano L2, guida turistica, educatrice museale), Costanza Ballati (artista, docente di tecniche pittoriche, educatrice museale), Benedetta Bucci (storica dell’arte, educatrice museale), Filomena Cafaro (archeologa, guida turistica, educatrice museale), Iacopo Cassigoli (storico dell’arte, educatore museale), Simonetta Lupi (archeologa, educatrice museale), Cristina Taddei (specialista in archeologia classica, esperta in gestione e comunicazione dei beni culturali, educatrice museale).

 

Progetto di dettaglio e coordinamento: Cristina Taddei. Rilettura delle collezioni del Museo: Annamaria Iacuzzi, Iacopo Cassigoli, Filomena Cafaro e Cristina Taddei. Progettazione didattica e realizzazione di kit didattici: Annamaria Iacuzzi e Cristina Taddei, con la collaborazione di Costanza Ballati e della cooperativa sociale Manusa.

Il gruppo di lavoro si è avvalso anche delle seguenti collaborazioni:
• Per gli incontri di formazione: Nour Daher (architetta), Laura Mangoni (docente di italiano L2, cooperativa Pantagruel – Centro Interculturale), Giuliano Franceschini (professore associato, Dipartimento di Scienze Formazione e Psicologia, Didattica e Pedagogia speciale, Università degli Studi di Firenze), Eliana Princi (storica dell’arte), Alketa Vako (scrittrice), Linda Manzoni (responsabile della formazione insegnanti IC “Roncalli-Galilei”).
• Per gli incontri sperimentali per la scuola: Caterina Monti (responsabile accoglienza IC “Roncalli-Galilei”).
• Per la realizzazione degli eventi per il pubblico delle famiglie e degli adulti: Jacopo Andreini (musicista), Greta Fattori (musicista), Corrado Dabbene (maestro di musica), Hamad Daher (voce narrante all’interno del contributo sonoro “La descrizione di Pistoia”, tratta da L’Italia descritta nel Libro del re Ruggero compilato da Edrisi, di M. Amari e C. Schiapparelli, Roma, 1876-77).
• Per lo studio delle pseudoiscrizioni arabe ed ebraiche nelle opere del Museo: Ennio Napolitano (dottorando di ricerca presso Otto-Friedrich-Universität Bamberg).
• Per la documentazione: Tiziano Castellone (fotografo). Per la grafica: Studio Phaedra di Pistoia.
• Per le traduzioni: Evisa Xhani (traduzioni in albanese), Nour Daher (traduzioni e impaginato in arabo), Elena Ghinea Anghelache (traduzioni in rumeno), Molly McIlwrath (supervisione traduzioni in inglese). Romanizzazione del testo arabo del Mappamondo di Al-Idrisi: Keltoum Manari.
• Per la valutazione e la verifica del progetto: Silvia Mauro (esperta in comunicazione e management museale).

I destinatari
• pubblico degli adulti in generale, con particolare attenzione ai migranti che frequentano i corsi di lingua italiana L2
• pubblico scolastico (scuola primaria)
• gruppi famigliari composti da genitori o parenti e bambini.

 

Gli obiettivi
• per l’intera comunità: rilettura multicentrica e interculturale delle collezioni museali; occasioni di incontro e di confronto tra cittadini autoctoni e non in uno spazio culturale;
• per i cittadini migranti: scoprire il patrimonio culturale locale; trovare occasioni di incontro, di scambio e di arricchimento culturale e linguistico in uno spazio non “assistenziale”.

 

Da quando, per quanto
L’avvio del progetto si può far coincidere con il decreto dirigenziale della Regione Toscana n. 4737 del 4 novembre 2013 (con cui il progetto è stato ammesso a finanziamento fra quelli finalizzati allo sviluppo e incremento delle attività dei musei riconosciuti di rilevanza regionale) e con il successivo affidamento da parte del Comune di Pistoia/Museo Civico all’associazione culturale Artemisia del piano esecutivo e di dettaglio.
La fase di progettazione e sperimentazione ha avuto una durata di nove mesi, da febbraio a ottobre 2014.
I laboratori didattici interculturali per le scuole sono a regime nell’offerta educativa del Museo; le attività educative per gli adulti e le famiglie saranno riproposte nel calendario 2015; le attività specifiche per i corsi di lingua italiana per adulti sono attivabili su richiesta.

 

La formazione
Il progetto ha previsto l’organizzazione di incontri dedicati alla riflessione teorica sui temi della cultura, dell’intercultura e della comunicazione in contesti multiculturali:

 

Incontri di formazione nella fase iniziale del progetto (destinati al gruppo di lavoro):
– “Nuovi punti visita sulle collezioni del museo civico: Photo gallery collaborativa”: attività collaborativa animata da un facilitatore.
– “Il significato di cultura umana. Le culture di homo sapiens”: lezione dialogata condotta da Giuliano Franceschi, professore associato, Dipartimento di Scienze Formazione e Psicologia, Didattica e Pedagogia speciale.
– “L’istituto del museo nei contesti culturali arabi”: dialogo con Nour Daher, laureanda in architettura presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi su musei e identità culturale nel mondo arabo.
– “Costruire ponti: comunicare in italiano in contesti transculturalil”: lezione dialogata a cura di Laura Mangoni, coordinatrice dei corsi di lingua italiana per stranieri presso il Centro Interculturale del Comune di Pistoia.

Incontri di formazione a conclusione del progetto (destinati al gruppo di lavoro e agli insegnanti, inseriti nel catalogo EDA, Educazione degli Adulti della provincia di Pistoia):
– “Arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte”: lezione visiva a cura di Eliana Princi, storica dell’arte e docente.
– “Il dono di una lingua rinnovata”: narrazioni e lezione dialogata a cura di Alketa Vako, scrittrice.

Il gruppo di lavoro ha inoltre partecipato alla giornata di studio “Il museo come spazio di dialogo interculturale: metodi, modelli, nuove esperienze” (Palazzo Fabroni, 5 aprile 2014), promossa e realizzata dal Comune di Pistoia/Museo Civico con il contributo della Regione Toscana, e curata da Elena Pianea ed Elena Testaferrata.

 

Come si articola – le fasi di lavoro
1) Pre-progettazione: la responsabile della sezione didattica del Museo e le educatrici museali dell’associazione Artemisia, valutando l’andamento delle attività didattiche, hanno iniziato una riflessione sui bisogni degli alunni della scuola primaria, da cui è nata una griglia concettuale relativa ai metodi e ai contenuti che ha aiutato il gruppo di lavoro ad accostarsi in modo lucido e costruttivo alle criticità individuate, con l’obiettivo di realizzare una declinazione interculturale delle proposte didattiche.
A seguito dell’ammissione al finanziamento da parte della Regione Toscana del progetto “Il Museo Civico di Pistoia. Contenitore antico per dialoghi nuovi”, il Museo ha affidato la cura del piano esecutivo e di dettaglio del progetto stesso all’associazione Artemisia.

 

2) Organizzazione di un ciclo di incontri di formazione destinato al gruppo di lavoro (v. sopra).

3) Incontri sperimentali al Museo con gli adulti del Centro Interculturale e delle cooperative: l’obiettivo principale è stato quello di instaurare un dialogo tra il Museo e alcuni adulti migranti al fine di comprenderne meglio i bisogni culturali e gli interessi, individuando anche i canali di comunicazione più adeguati. Le attività hanno coinvolto quattro gruppi di corsisti del Centro Interculturale e due gruppi di adulti partecipanti a progetti di inclusione sociale delle cooperative. Tutti gli incontri hanno previsto una fase iniziale di accoglienza e di presentazione, si sono conclusi con un circle time di verifica, e sono stati condotti da un educatore museale/facilitatore e da uno storico dell’arte alla presenza degli insegnanti di lingua italiana, con i quali si erano in precedenza concordati temi e modalità comunicative.

4) Incontri sperimentali per la scuola, finalizzati a:
– comprendere meglio come le classi visitano il Museo, con una particolare attenzione alle attività preparatorie a scuola (la scoperta del museo come spazio affascinante, il dialogo tra i bambini e tra i bambini e gli adulti, le curiosità degli alunni e la leggibilità delle opere), alla riflessione sull’esperienza e alla sua restituzione;
– individuare modalità comunicative per favorire il dialogo tra pari e tra bambini e adulti.

5) Studio e rilettura delle collezioni del Museo in chiave interculturale: gli incontri sperimentali hanno consentito al gruppo di lavoro di censire un numero consistente di tematiche sottese alle opere del Museo definite interessanti sia dagli adulti sia dai bambini partecipanti alla sperimentazione. Tra queste sono state approfondite: la storia locale e la trasformazione della città, gli scambi tra Oriente e Occidente, la rappresentazione della Madonna, il cibo, la produzione e il significato dei colori, la rappresentazione della guerra.

6) Progettazione didattica: gli incontri sperimentali e la rilettura delle collezioni del Museo hanno messo a disposizione del gruppo di lavoro un ricco materiale costituito da approfondimenti culturali e da strumenti comunicativi che hanno consentito la progettazione didattica di:
– cinque laboratori per la scuola primaria: “Alla scoperta del museo”; “Piazza, Square, Place, Katror… come si dice piazza?”; “Il viaggio dei colori”; “Il viaggio dei cibi”; “Gli Arabi e Pistoia”
– due visite-laboratorio per adulti che apprendono la lingua italiana (livello A e B)
– due giochi didattici per il pubblico delle famiglie: “Lo scrigno dei colori” e “Una piazza nel museo”
– tre schede di approfondimento per visite autonome al Museo destinate gli adulti: “Maria, Madre di Dio/Sitna Maryam”; “Scrivere e ricamare: il viaggio dei tessuti e delle parole”; “Cibo dei giorni di festa: il viaggio dello zucchero”.

7) Valutazione finale a cura di un esperto esterno al gruppo di lavoro.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Il progetto ha offerto strumenti di approfondimento e occasioni di esperienza:
• nelle aree linguistico-artistico-espressiva e storico-geografica per quanto riguarda la scuola primaria
• negli ambiti della storia locale (conoscenza della città e del territorio), della storia dell’arte e dell’iconografia, delle competenze comunicative verbali, scritte e per immagini per quanto riguarda gli adulti in formazione
• nell’ambito delle competenze civili e sociali connesse alla comunicazione e alla condivisione del patrimonio culturale per tutti i partecipanti, gruppo di lavoro e destinatari.

 

Le strategie e gli strumenti
Il progetto ha dato priorità alle metodologie comunicative che privilegiano la collaborazione e il rapporto personale, predisponendo tuttavia anche modalità di contatto a distanza (pagina Facebook, posta elettronica, materiali da usare con la Lavagna Interattiva Multimediale in classe) e strumenti per consentire visite autonome supportate da materiale informativo multilingua (albanese, arabo, inglese, italiano, rumeno).

 

Più in particolare, nell’ambito degli incontri sperimentali:
– Per i corsisti del Centro Interculturale sono state predisposte due tipologie di visita, distinte per competenze linguistiche (livello B1-B2 e A1-A2) e destinate ai singoli gruppi-classe di circa 10 persone.
Per il livello B1-B2 sono state proposte due visite al Museo. La prima è stata scandita in due momenti: uno di scoperta a coppie delle opere, con il “compito” di fotografarne una che attraesse l’attenzione della coppia e di descriverla in una scheda di osservazione sia in italiano sia (per alcune parti) nella propria lingua madre; in un secondo momento di condivisione, ogni coppia ha illustrato l’opera scelta, divenendo a turno animatrice dell’attività, e lasciando al gruppo uno spazio, al termine di ogni presentazione, per domande e osservazioni. La seconda visita ha proposto un approfondimento delle opere scelte e delle curiosità espresse dal gruppo nel primo incontro.
Per il livello A1-A2 è stata realizzata un’unica visita incentrata sul tema della storia e della topografia della città, cercando di collegare le immagini di Pistoia rappresentate nel Museo con le zone della città frequentate dai partecipanti. Si è fatto ricorso ad un lessico di alta disponibilità introducendo limitati termini tecnici e lasciando molto spazio per domande e interventi dei partecipanti.
– Per il gruppo di adulti partecipanti al progetto “Proximité” (cooperativa sociale Arké), che ha tra le sue attività un laboratorio di cucina, è stata predisposta una visita dialogata focalizzata su una sola opera. L’analisi di quest’ultima è stata collocata sullo sfondo integratore delle tipicità alimentari della città, evocato dai dolci locali tipici delle feste dei santi rappresentati nel dipinto. Attorno a questi oggetti evocativi, sistemati in prossimità del dipinto, ha avuto inizio una conversazione sull’opera, sulle feste e sulle abitudini della propria città di origine a confronto con quella della residenza attuale, dando spazio alle curiosità reciproche.
– Le socie e le collaboratrici della cooperativa sociale Manusa, che si occupa del recupero di abiti e di sartoria creativa, sono state coinvolte nel progetto per la realizzare di un tappeto da utilizzare nel Museo durante le attività con le famiglie. Il tappeto è stato progettato coralmente durante quattro incontri (tre presso il laboratorio sartoriale della cooperativa e uno al Museo), che hanno previsto conversazioni informali sul Museo, sull’uso dei tappeti in Occidente e in Oriente, sulla diffusione nell’Italia medievale dei ricami arabi e sulle raffigurazioni di questi manufatti nell’arte toscana. Le conversazioni hanno preso spunto da alcuni dipinti del Museo e da un oggetto evocativo: la riproduzione del mappamondo di Al-Idrisi tramandato insieme al Libro di Ruggero, dove è descritta anche la città di Pistoia. Le partecipanti di lingua araba hanno letto per il gruppo i toponimi della mappa, raccontando modi di dire e leggende della tradizione araba ad essi collegati. Il mappamondo è stato scelto come soggetto da ricamare sul tappeto, accompagnato da un breve testo con la romanizzazione e la traduzione in italiano dei toponimi originariamente scritti in arabo.

Per il pubblico delle scuole si è utilizzato:
– un approccio peer-to-peer al Museo, incoraggiando lo scambio, la formulazione di ipotesi e l’immaginazione narrativa (Martha Nussbaum), e mettendo tutti gli alunni su un piano di parità, al di là dei diversi background culturali
– letture multicentriche delle opere che hanno messo in evidenza la dimensione corale della storia e della produzione artistica nonché la reciprocità e la molteplicità delle culture umane.
Gli incontri (due attività a scuola e una visita al Museo) si sono rivolti a una classe IV della scuola primaria e al gruppo delle insegnanti coordinato dalla responsabile per l’accoglienza dell’IC, con il quale sono state organizzate due riunioni: una di analisi delle relazioni tra i bambini e una di verifica dopo l’esperienza al Museo.
Le attività proposte agli alunni avevano come sfondo integratore il viaggio di conoscenza, inteso sia come viaggio verso luoghi lontani, sia come “viaggio” verso il/la proprio/a compagno/a di banco.
Durante l’incontro in classe sono stati proposti dei giochi di conoscenza e di dialogo, al termine dei quali la classe è stata “ufficialmente” invitata a compiere un viaggio al Museo per esplorarne le collezioni e per scoprire le molteplici storie della città narrate dalle opere. Al Museo gli alunni, divisi in piccoli gruppi, hanno analizzato un dipinto cercando di riconoscervi luoghi della città a loro noti e di immaginare la molteplicità dei personaggi coinvolti nella realizzazione dell’opera. Il laboratorio si è concluso con una visita gestita dalla classe, dove i gruppi hanno condiviso le proprie osservazioni e narrazioni.
Proseguendo i giochi di conoscenza realizzati in classe alla scoperta del proprio/a compagno/a di banco, è stato proposto un lavoro a coppie durante il quale gli alunni sono stati invitati a scegliere la propria opera preferita e a condividere la scelta prima con il/la compagno/a e successivamente con la classe.
Le opere prese in esame durante le visite sono state fotografate e pubblicate su un blog. Nell’ultimo incontro in classe, collegandosi al blog attraverso la Lavagna Interattiva Multimediale, si è potuta riesaminare l’esperienza vissuta al Museo proiettandone le foto e aggiungendo i commenti degli alunni. Inoltre, sempre attraverso il blog, gli alunni hanno potuto rendere partecipi della loro esperienza anche i genitori a casa.

 

La produzione
Le attività e i materiali didattici sviluppati dal progetto sono stati messi a punto dal gruppo di lavoro sulla base delle indicazioni offerte dai destinatari coinvolti nella sperimentazione, alcuni dei quali hanno anche collaborato alla traduzione dei testi a supporto delle attività in rumeno e alla progettazione e realizzazione di supporti didattici (tappeto realizzato dalla cooperativa sociale Manusa, v. sopra).

 

La documentazione
Il progetto è stato documentato durante tutte le fasi di attuazione, chiedendo ai partecipanti (alunni, adulti e docenti degli incontri di formazione) di produrre testi e foto. La documentazione è stata raccolta dal coordinatore del progetto ed è in corso di rielaborazione. Una pubblicazione sui risultati del progetto è in preparazione.

 

La verifica e la valutazione
Gli indicatori di verifica individuati in fase di progettazione erano l’incremento numerico dei visitatori, il gradimento delle attività proposte e il potenziamento del senso di adesione alla comunità civica.
Nel corso del progetto il termine “gradimento” è stato declinato più dettagliatamente come comprensibilità del linguaggio e leggibilità delle opere, utilità attribuita ai contenuti proposti, confort offerto dagli spazi del Museo, desiderio di continuare l’esperienza.
Ogni attività sperimentale si è conclusa con un circle time durante il quale si è chiesto ai partecipanti di valutare l’esperienza rispetto agli indicatori del gradimento, di evidenziare criticità e di fornire suggerimenti per migliorarla. Si è preferito ricorrere a questa modalità di verifica, invece del questionario previsto inizialmente dal progetto, per consentire ai partecipanti di esprimersi oralmente in italiano, chiedendo chiarimenti sui termini non compresi e verificando l’effettiva comprensione reciproca.
Si sono inoltre svolti incontri di verifica con docenti ed educatori della scuola, del Centro Interculturale e delle cooperative sociali. Per la valutazione finale del progetto, che è in corso, si è chiesta la collaborazione di un valutatore esterno.

 

La presentazione e la pubblicizzazione
• In occasione della “Notte dei Musei 2014” è stata organizzata un’apertura straordinaria del Museo dedicata sia agli adulti sia alle famiglie che, visitando autonomamente le collezioni, potevano lasciarsi coinvolgere in piccole attività e brevissimi approfondimenti affidati al dialogo con un esperto, a installazioni ludiche e a suggestioni musicali e letterarie sui temi degli scambi culturali tra Oriente e Occidente nel medioevo, sull’iconografia della Madonna del latte, sui commerci di cibi e di pigmenti colorati, sul conflitto con l’altro e sulla piazza come luogo aperto all’incontro.
• Il progetto ha previsto la realizzazione di servizi e di prodotti che sono stati presentati agli insegnanti attraverso la pubblicizzazione delle attività educative del Museo per l’a.s. 2014-2015, e alla comunità locale attraverso il calendario degli eventi della prossima programmazione (“Un tappeto per il Museo”: presentazione del progetto e del tappeto-mappamondo ispirato alla mappa di Al-Idrisi realizzato dalla cooperativa sociale Manusa).

 

Le risorse finanziarie
Il progetto è stato finanziato dal Comune di Pistoia e dalla Regione Toscana.

 

I punti di forza
• il progetto ha consentito di sperimentare metodi di lettura dei bisogni e delle aspettative del nuovo pubblico che il Museo desidera attrarre, e di predisporre attività che rispecchino e rispondano a tali bisogni
• grazie al coinvolgimento del nuovo pubblico sono stati individuati temi di ricerca rilevanti (ad es. lo studio delle pseudoiscrizioni arabe ed ebraiche presenti in alcuni dipinti del Museo e in opere d’arte presenti nella città, che darà in futuro la possibilità di elaborare nuovi percorsi interculturali integrati Museo-città)
• la riflessione pedagogica e culturale affrontata con gli educatori del Museo garantirà inoltre una ricaduta su tutte le attività didattiche promosse dal Museo in termini di rinnovamento dei contenuti, del linguaggio e delle modalità comunicative e relazionali.

 

Le criticità emerse
Sebbene la valutazione finale del progetto sia ancora in una forma preliminare, la maggiore criticità emersa è probabilmente il coinvolgimento del pubblico dei migranti nelle attività a partecipazione libera. Nell’esperienza sperimentale, infatti, i partecipanti (sia adulti sia bambini) sono stati espressamente invitati e hanno visitato il Museo con i propri docenti, mentre è risultata più difficile la partecipazione a eventi pubblicizzati mediante comunicati e materiale a stampa.

 

Recapiti dell’ente promotore
Museo Civico di Pistoia
Piazza del Duomo, 1 – 51100 Pistoia
tel. 0573.371214
e.testaferrata@comune.pistoia.it

 

Referente del progetto
Anna Laura Giachini, esperto socio-culturale
tel. 0573.371279
al.giachini@comune.pistoia.it

 

 

Data di pubblicazione della scheda: dicembre 2014

Destinatari

Pubblico degli adulti in generale, e in special modo persone di origine immigrata che frequentano i corsi di italiano L2; pubblico scolastico (scuola primaria); gruppi famigliari

Partner

Artemisia associazione culturale, Centro Interculturale del Comune di Pistoia, I.C. Roncalli-Galilei, cooperative sociali Manusa e Arké

Esiti/Prodotti

- prodotti di formazione (nuove conoscenze e competenze acquisite dal gruppo di lavoro)
- studio e rilettura delle collezioni del Museo in chiave interculturale: le attività e i materiali didattici sono stati messi a punto dal gruppo di lavoro sulla base delle indicazioni offerte dai destinatari coinvolti nella sperimentazione, alcuni dei quali hanno anche collaborato alla traduzione dei testi a supporto delle attività in rumeno e alla progettazione e realizzazione di supporti didattici