“Il museo come promotore di integrazione sociale e di scambi culturali”

Città di Verona - Assessorato alla Cultura, Musei d’Arte e Monumenti | Verona

2007

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
L’adesione al progetto nasce dall’interesse personale per l’intercultura da parte di Margherita Bolla, responsabile della didattica dei Musei d’Arte di Verona; il tema è stato proposto alla Regione Veneto per il convegno regionale sulla didattica museale del 2003, dedicato a “Identità e differenza” (Vicenza, “Il museo come luogo dell’incontro”). La proposta di realizzazione di un progetto in questo ambito si deve ad Angela Roncaccioli, docente alla Fondazione CUOA (Centro Universitario Organizzazione Aziendale) e studiosa della realtà museale veronese.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
· Ente promotore del progetto: Comune di Verona – Assessorato alla Cultura, Musei d’Arte e Monumenti
· Finanziatore: Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona
· Altri attori coinvolti, in tempi e a livelli diversi nel corso del progetto (cfr. voce “Gli operatori – l’équipe di progetto”): Museo di Storia Naturale di Verona; Assessorato alla Cultura delle Differenze e Pari Opportunità; Centro Studi sull’Immigrazione di Verona; alcuni Centri Territoriali Permanenti di Verona; mediatori culturali e referenti di comunità straniere; Associazioni relative a diverse comunità

Gli operatori – l’équipe di progetto
– Margherita Bolla, responsabile della didattica dei Musei d’Arte
– Angela Roncaccioli, collaboratore esterno dei Musei (per gli aspetti progettuali e organizzativi)
– personale dei Musei d’Arte (per l’amministrazione e l’organizzazione)
– Roberto Prisco, Università di Verona, Facoltà di Economia (per gli aspetti statistici)
– Carlo Melegari e il personale del Centro Studi sull’immigrazione di Verona (per alcuni aspetti organizzativi e amministrativi)
– mediatori culturali e referenti di diverse comunità straniere presenti a Verona
– operatori didattici museali
– docenti di Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti (CTP)

I destinatari
Pubblico adulto, giovani non più scolarizzati.

Gli obiettivi
Promuovere l’integrazione sociale attraverso la conoscenza del patrimonio culturale veronese, in particolare di tre musei, ritenuti particolarmente significativi in quanto custodi della memoria della città; far conoscere ai veronesi alcune delle culture straniere maggiormente rappresentate in città, per instaurare un atteggiamento di dialogo e scambio. Ricaduta attesa a livello istituzionale: riconoscimento di un nuovo ruolo al museo, non più esclusivamente luogo della conservazione, ma anche promotore di azioni in campo sociale.

Da quando, per quanto
Dall’inizio del 2004 alla fine del 2007; non se ne prevede una continuità come progetto speciale, ma si intende far proseguire come “prassi normale” le visite di lavoratori stranieri residenti a Verona nei Musei della città, tramite un accordo che si spera di stipulare con il Centro Turistico Giovanile; questa associazione infatti svolge da anni un programma per far conoscere agli immigrati il territorio e la cultura veronesi.

La formazione
Per il responsabile della didattica dei Musei d’Arte, le occasioni formative sono state principalmente offerte dalla Regione Veneto:
– un corso al CUOA specifico per i funzionari museali;
– la serie di seminari “Formamuseo”;
– i convegni annuali dedicati alla didattica museale, promossi dalla Regione Veneto e giunti alla nona edizione;
– alcune occasioni specifiche, in particolare il seminario nell’ambito del lifelong learning a Bologna (“Musei e lifelong learning: esperienze educative rivolte agli adulti nei musei europei”; Bologna, Sala Auditorium della Regione Emilia-Romagna, 18-19 ottobre 2005).
Per gli operatori didattici museali si è trattato di formazione interna.

Come si articola – le fasi di lavoro
L’obiettivo specifico della prima fase, avviata nell’agosto 2004, è stato di far conoscere agli immigrati la storia della città attraverso una serie di visite guidate nei musei civici, che, costituendo la memoria del luogo, sono deputati a trasmetterne la cultura. Sono stati scelti per le visite tre musei particolarmente significativi in tal senso: il Museo di Storia Naturale (l’ambiente, le risorse del territorio, i primi abitanti), il Museo Archeologico al Teatro Romano (la fondazione romana e la struttura urbanistica) e il Museo di Castelvecchio (la grandezza dell’epoca scaligera).
Dopo una serie di incontri preparatori con l’Assessorato alla Cultura delle Differenze e Pari Opportunità del Comune di Verona, il Cestim onlus (Centro Studi sull’Immigrazione di Verona, che ha fornito ausilio organizzativo e consulenza, sulla base di un’apposita convenzione) e i rappresentanti delle principali comunità immigrate, finalizzati a definire le linee-guida e le fasi dell’intervento, il 12 marzo 2005 è stata effettuata presso il Museo di Storia Naturale una prima riunione con tutti i mediatori culturali, i referenti e gli insegnanti di Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti interessati (56 persone invitate, con lettera del Vicesindaco Assessore alla Cultura; 32 i partecipanti), allo scopo di spiegare gli obiettivi del progetto, di sensibilizzare e verificare l’interesse e la disponibilità a collaborare. Ai presenti è stato fornito materiale illustrativo del progetto e dei musei civici, ed è stato distribuito un questionario per individuare i referenti con maggiori contatti con la propria comunità di riferimento.
Sono stati poi preparati, a cura di tre operatrici didattiche museali, i percorsi nei tre musei prescelti, elaborando sintetici testi di commento in italiano, nei quali si è cercato di evitare riferimenti troppo puntuali a una cultura scolastica europea e sono state adottate cronologie immediatamente comprensibili (ad esempio “seicento anni fa” e non “nel Quattrocento”).
I percorsi sono stati testati nel corso di visite con il gruppo di mediatori/referenti/docenti CTP.
Nel frattempo è stato predisposto un altro questionario, da far compilare in spazi idonei (aule didattiche, biblioteca) alla fine delle visite. Questo secondo questionario, in parte diverso dal primo, ha avuto lo scopo di verificare l’efficacia e il gradimento dell’iniziativa, il rapporto con la cultura italiana e il concetto di museo, e raccoglie pochi dati anagrafici quali provenienza, età, sesso, numero di anni di presenza in Italia e a Verona.
Con l’ausilio del Cestim sono stati poi individuati i mediatori e i referenti più interessati, cui è stata chiesta la traduzione dei testi dei percorsi e dei questionari in albanese, romeno, cingalese, arabo, inglese.
La prima fase del progetto prevedeva un numero complessivo di 18 visite da svolgersi di pomeriggio, in nove domeniche tra l’estate 2005 e il maggio 2006, con la possibilità di un aumento degli incontri per l’adesione di altri enti, come poi avvenuto con l’Agenzia Gestione Edifici Comunali (Agec) di Verona. Gli incontri con le diverse comunità si sono svolti la domenica pomeriggio, per un totale di 20 visite guidate.
Alla fine di ogni visita, dopo la compilazione del questionario (nella lingua di origine) con il supporto di esperti in statistica, è stata offerta una merenda, che ha consentito a tutti di trascorrere insieme ancora una mezz’ora, scambiandosi opinioni in modo informale.
La seconda fase del progetto (tuttora in corso) intende far conoscere, nella cornice del museo, la cultura delle comunità straniere a un pubblico italiano, cui viene distribuito un questionario appositamente realizzato per verificare il gradimento dell’iniziativa. Sono state finora presentate le culture della Romania e dello Sri Lanka, con l’ausilio di oggetti, fotografie, filmati, costumi, musiche e danze, che hanno suscitato notevole interesse nei visitatori.
In ottobre 2007 si prevede la conclusione del progetto con la presentazione delle culture dell’Argentina, dell’Ucraina e della Russia.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Le aree disciplinari toccate all’interno dei musei sono state: scienze naturali; preistoria; archeologia classica; storia dell’arte.
Per la realizzazione del progetto sono state messe in gioco competenze di tipo organizzativo, amministrativo, statistico, di marketing, relative agli studi sociali.

Le strategie e gli strumenti
Ogni azione è stata preceduta da un’attività di sensibilizzazione, nei confronti sia delle comunità straniere (grazie alla presenza dei referenti) sia del pubblico italiano, con la diffusione delle informazioni sugli eventi anche tramite le associazioni delle diverse comunità.
Ogni fase e azione del progetto è stata sottoposta, in proprio o con l’ausilio di esperti, a una valutazione relativamente all’efficienza organizzativa ed all’efficacia dell’attività, per poter effettuare degli “aggiustamenti” in corso d’opera.
Sono poi state colte le opportunità di scambio con altri musei italiani, una in particolare è costituita dal convegno organizzato nel marzo 2007 (cfr. voce “La presentazione e la pubblicizzazione”).
Le istituzioni museali coinvolte hanno messo a disposizione la strumentazione didattica adeguata per lo svolgimento il progetto; si sono realizzati:
– schede informative relative alle singole culture
– un sito web dedicato al progetto
– powerpoint e DVD
– campagne fotografiche per la documentazione delle diverse attività
– questionari per la verifica e la valutazione.

La documentazione
La documentazione (relazioni descrittive; relazioni tecniche) è stata realizzata dai coordinatori del progetto in più occasioni: presentazioni interne ed esterne al Comune; scadenze intermedie e finali di rendicontazione del contributo ricevuto.
Per la realizzazione della documentazione fotografica dettagliata dei momenti più importanti ci si è avvalsi di un fotografo professionista, così come di un esperto informatico per la realizzazione del sito Internet. Il sito web, in cui sono reperibili anche tutte le immagini, sarà attivo almeno fino alla fine del 2007.

Altre risorse consultabili
M. Bolla, A. Roncaccioli, “Iniziative didattiche per adulti”, in I musei incontrano i mondi degli adulti. Metodi ed esperienze di lifelong learning, Atti dei convegni di Bologna e Rovigo, Treviso 2006, pp. 108-115, con omissione in calce del nome di una delle autrici.

La verifica e la valutazione
La valutazione sull’efficacia dell’attività si è svolta durante:
· incontri personali e collettivi con mediatori e rappresentanti delle comunità coinvolte con la distribuzione di questionari, in parte informativi, in parte di valutazione
· i momenti salienti del progetto: nella prima riunione informativa con i referenti, in tutte le visite guidate e nel corso delle presentazioni delle culture.
L’analisi dei questionari è stata compiuta da esperti in statistica e non dai coordinatori del progetto.

La presentazione e la pubblicizzazione
Il progetto è stato presentato:
– alla IX Giornata Regionale di studio sulla Didattica Museale L’età matura del museo. Incontro con i mondi degli adulti (Rovigo, Accademia dei Concordi, 7 novembre 2005);
– al convegno “Il museo come promotore di integrazione sociale e scambi culturali” (Verona, Palazzo della Gran Guardia, 3 marzo 2007), promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona e dalla Fondazione Cariverona. Gli atti sono in corso di stampa (pubblicazione prevista per il novembre 2007).

Le risorse finanziarie
Contributi della Fondazione Cariverona; sostegno finanziario del Comune di Verona.

I punti di forza
Ottima accoglienza da parte di alcune comunità, in particolare quelle dell’Europa dell’Est, profondamente legate alla cultura del museo; forse per questo motivo, i romeni sono finora coloro che hanno espresso in modo più articolato la gratificazione per l’accoglienza loro riservata all’interno delle strutture museali. D’altra parte si è riscontrato anche un notevole interesse per le culture “altre” da parte del pubblico italiano, appartenente in genere a fasce altamente scolarizzate.

Le criticità emerse
· costi non indifferenti, anche in termini di tempo e lavoro da parte del personale museale
· difficoltà di individuazione di punti di riferimento stabili per alcune comunità immigrate
· difficoltà organizzative soprattutto per la fase dedicata agli scambi culturali.

Recapiti dell’ente promotore
Civici Musei d’Arte
corso Castelvecchio, 2 – 37129 Verona
tel. 045.8062611
castelvecchio@comune.verona.it
https://museicivici.comune.verona.it/

Referente del progetto
Margherita Bolla
Responsabile della didattica dei Musei d’Arte di Verona
tel. 045.8000360
margherita.bolla@comune.verona.it

Data di pubblicazione della scheda: ottobre 2007

Destinatari

Pubblico adulto (italiano e di origine immigrata), giovani non più scolarizzati di diversi background linguistico-culturali

Partner

Museo di Storia Naturale di Verona; Assessorato alla Cultura delle Differenze e Pari Opportunità; Centro Studi sull’Immigrazione di Verona; alcuni Centri Territoriali Permanenti locali; mediatori culturali e referenti di comunità/associazioni straniere; Associazioni relative a diverse comunità

Esiti/Prodotti

Percorsi guidati a tre musei della Città (tradotti dai mediatori culturali nelle rispettive lingue di origine); presentazione al pubblico autoctono delle culture “altre” con l’ausilio di oggetti, fotografie, filmati, costumi, musiche e danze