“Nuovi Cittadini Romani”

Palazzo delle Esposizioni | Roma

2019

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
“Nuovi Cittadini Romani” è un progetto di accoglienza e mediazione interculturale con cadenza annuale nato nel febbraio 2018 dalla collaborazione tra due istituzioni – il Palazzo delle Esposizioni e l’Università “Sapienza” di Roma – e giunto ormai alla terza edizione.
L’idea è proporre l’apertura (simbolica e fattuale) dello spazio espositivo alla città e ai “nuovi cittadini romani”, allievi delle scuole di italiano per stranieri invitati personalmente a visitare le mostre gratuitamente, senza l’obbligo di presentazione di un documento di identità. Il tutto con l’obiettivo di raggiungere un reale abbattimento delle barriere economiche, linguistiche e culturali, e di promuovere un dialogo intergenerazionale in quanto ogni “nuovo cittadino” viene accompagnato, singolarmente o in piccoli gruppi, dagli studenti e (soprattutto) le studentesse di storia dell’arte contemporanea dell’Università “Sapienza”.
L’occasione che ha dato origine al progetto è stata la mostra Cesare Tacchi. Una retrospettiva (7 febbraio – 6 maggio 2018): il lavoro dell’artista, tra gli esponenti di punta della Pop Art romana, ha permesso di introdurre la città di Roma, la sua storia e la società italiana degli ultimi decenni e di avvicinare i destinatari del progetto all’arte contemporanea, attraverso immagini e temi che ciascuno può interpretare con la propria sensibilità. Il progetto, nato per essere replicato, è stato riproposto nel 2019 con la mostra del costumista e scenografo Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza, e nel 2020 nuovamente con l’arte contemporanea di Jim Dine.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Ente promotore del progetto: Palazzo delle Esposizioni di Roma (Azienda Speciale Palaexpo)
• Istituzione partner: Cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”
• Collaborazione: rete Scuole Migranti
• Adesioni: Biblioteche di Roma, Comunità di Sant’Egidio, Società Dante Alighieri, CPIA 2, 3 e 4 – Centro per l’Istruzione per gli Adulti (II edizione)
• Patrocinio: Dipartimento di Storia dell’arte e dello Spettacolo dell’Università di Roma “Sapienza”; Assessorato alla Crescita culturale di Roma.

L’equipe di progetto
• Daniela Lancioni, curatrice senior del Palazzo delle Esposizioni
• Claudio Zambianchi, cattedra di Storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”
• Michela Tonelli, Antonella Veracchi e Giovanna Lancia, Servizi Educativi del Palazzo delle Esposizioni
• Paola Piva, coordinatrice Scuole Migranti
• Elisa Genovesi, coordinatrice delle studentesse universitarie
• Insegnanti di italiano per stranieri: una decina per ogni edizione
• Studentesse universitarie: una ventina per ogni edizione.

I destinatari
• del percorso formativo: studentesse di storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”
• dei percorsi di visita: allievi e allieve delle scuole di italiano per stranieri coordinate da Scuole Migranti, Biblioteche di Roma, Comunità di Sant’Egidio, CPIA e Società Dante Alighieri.

Gli obiettivi
• sperimentare dinamiche di integrazione tra migranti e cittadini romani scegliendo la sfera culturale come piattaforma di confronto e coinvolgimento
• rendere Palazzo delle Esposizioni un luogo di incontro e di scambio tra giovani di nazionalità, lingua ed esperienze culturali e sociali differenti
• presentare Palazzo delle Esposizioni come un luogo di cultura accogliente, sempre aperto e accessibile
• stimolare la frequentazione abituale del Palazzo delle Esposizioni, così come di altri luoghi dell’arte, da parte dei nuovi cittadini romani
• sviluppare un rapporto diretto e personale tra chi introduce la mostra e i destinatari del suo racconto, con la possibilità di accendere tra di loro una interlocuzione, un confronto
• ampliare la conoscenza della lingua italiana attraverso l’esercizio dell’ascolto, dell’espressione orale e della lettura durante le visite alla mostra
• fornire alle insegnanti di italiano per stranieri – attraverso gli espedienti di laboratorio e il kit usato nella visita alla mostra – strumenti didattici e contenuti tematici da sviluppare in un secondo momento durante le lezioni in classe
• coinvolgere nella progettazione le studentesse della “Sapienza”, fornendo loro, all’interno di un importante spazio espositivo, una prima esperienza concreta nell’ambito del loro percorso di studio
• formare le studentesse universitarie sulle modalità di mediazione dell’opera d’arte in generale, e in riferimento a un pubblico specifico come quello dei migranti
• promuovere una collaborazione costruttiva tra istituzioni e professionalità differenti.

Da quanto, per quanto
Il percorso di progettazione e realizzazione di ogni edizione prevede circa quattro mesi di lavoro.
I edizione: febbraio – maggio 2018
II edizione: novembre 2018 – febbraio 2019
III edizione: gennaio – aprile 2020.

La formazione
Lo staff del Palazzo delle Esposizioni e dell’Università ha formato il gruppo di studentesse attraverso visite alla mostra, conferenze, incontri sulla didattica dell’arte.
Nel dettaglio:
• Daniela Lancioni e curatori/curatrici delle mostre prese in esame hanno approfondito gli elementi conoscitivi sull’artista, le tecniche e l’allestimento
• Claudio Zambianchi ha dedicato ai temi delle mostre alcune lezioni all’interno del percorso didattico in Università
• Michela Tonelli, Antonella Veracchi e Giovanna Lancia hanno presentato storia e metodologie impiegate dal dipartimento educativo del Palazzo delle Esposizioni, per trasmettere alle studentesse le fondamentali modalità di approccio alla mediazione dell’opera d’arte con i diversi pubblici, e aiutarli a mettere in pratica strategie e strumenti idonei al pubblico destinatario del progetto
• Le docenze esterne hanno rafforzato le conoscenze del contesto socio-culturale del periodo preso in esame dalle singole mostre attraverso conferenze e lectio magistralis.
Al termine del percorso formativo teorico si passa alla formazione sul campo attraverso incontri condotti dallo staff dei Servizi Educativi nelle sale espositive, in dialogo diretto con le opere (cfr. voce “Le strategie e gli strumenti”).

Come si articola – le fasi di lavoro
Pre-progettazione
• Incontri preliminari tra i due enti promotori del progetto (sede: Palazzo delle Esposizioni)
Si riflette sui destinatari e sulla definizione del termine “nuovi cittadini romani”, arrivando alla decisione di coinvolgere le scuole di italiano per stranieri sul territorio, e di invitare i “nuovi cittadini” a partecipare alle attività previste dal progetto (della durata di una giornata intera) attraverso un invito cartaceo da consegnare personalmente nelle classi.
• Incontro per il coinvolgimento della Rete Scuole Migranti (sede: Palazzo delle Esposizioni)
Scuole Migranti (una rete di associazioni che insegnano gratuitamente italiano L2 a migranti adulti e minori a Roma e nel Lazio) aderisce al progetto e si impegna attivamente a seguirne tutte le fasi e a coinvolgere insegnanti e volontari.
• Presentazione del progetto formativo (sede: Università Sapienza)
Lo staff del Palazzo delle Esposizioni incontra le studentesse di Laurea magistrale in storia dell’arte contemporanea e raccoglie le adesioni per lo svolgimento del tirocinio, che conferisce 6 CFU. Apertura delle autocandidature sulla piattaforma JobSoul e presentazione del progetto online su MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea.
• Conoscenza reciproca di tutti gli attori coinvolti (sede: Palazzo delle Esposizioni).

Progettazione
• messa a punto delle visite guidate alle mostre per lo staff della Rete Scuole Migranti
• predisposizione di un programma di incontri, conferenze, visite per le studentesse dell’Università “Sapienza” (cfr. voce “La formazione”)
• progettazione grafica, contenuti e stampa degli inviti cartacei personali; organizzazione della loro consegna
• messa a punto della visita alla mostra per i destinatari del progetto (cfr. voce “Le strategie e gli strumenti”
• incontri per la preparazione dei materiali utilizzati (stampa e rilegatura delle parole chiave previste per ogni edizione del progetto; gli strumenti operativi sono invece stati differenziati a seconda dei temi trattati in ogni singola mostra)
• organizzazione logistica delle visite guidate per i destinatari del progetto (turnazione, comunicazioni al personale di sala)
• definizione della modalità di verifica e valutazione in itinere e finale
• stesura del materiale di comunicazione.

Verifica e valutazione
• focus group tra i Servizi Educativi del Palazzo delle Esposizioni e l’Università
• riunioni ex-post con gli attori del progetto per riflettere su punti di forza e criticità dell’esperienza.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Storia dell’arte contemporanea, storia, lingua e cultura italiana.

Le strategie e gli strumenti
• Progettazione condivisa con tutti i partner di progetto
• Formazione delle studentesse dell’Università “Sapienza”: dopo la fase di incontri frontali (cfr. voce “La formazione”), le studentesse assistono alla simulazione di una visita interattiva alla mostra, analizzando e discutendo insieme fasi operative e materiali utilizzati nei percorsi già proposti e verificati dai Servizi Educativi con scuole, famiglie e pubblico adulto. Vengono condivise modifiche, accorgimenti o integrazioni da apportare in linea con la specificità del pubblico destinatario del progetto. Il punto di partenza è sempre il percorso già definito dai Servizi educativi, ponendo maggiore attenzione alle parole da usare.
• Indispensabile in questa fase lo scambio professionale con le insegnanti delle diverse scuole di italiano che, grazie alla loro esperienza e alla conoscenza diretta di allievi e allieve, danno il loro contributo alla stesura di una lista di parole chiave per ogni sala: parole utili per la comprensione dei contenuti delle opere, dei loro messaggi e del processo creativo dell’artista; parole conosciute ma anche parole nuove, rilegate con un anello (cfr. fotografia) per comporre un personale vocabolario tascabile in ricordo della giornata. L’apporto delle insegnanti è stato altrettanto importante per quanto riguarda la sensibilità e le accortezze da adottare durante l’approccio e la relazione con i partecipanti al progetto.
• Progettazione a cura dei Servizi educativi – Laboratorio d’arte del kit operativo per lo svolgimento delle visite animate, differente per ogni edizione del progetto (cfr. fotografie).
• Conduzione di ogni visita animata da parte di due mediatori, in modo da alternare voci e strumenti e rendere la visita più accattivante e interattiva.
• Evento inclusivo con svolgimento “a porte aperte”, ovvero nel contesto di una consueta giornata di apertura del Palazzo delle Esposizioni e quindi con la partecipazione di un pubblico eterogeneo.

La documentazione
• documentazione fotografica a cura del Palazzo delle Esposizioni
• documentazione video a cura di ScuoleMigranti
• tesi di laurea di Ilaria Franceschi e Valentina Vannozzi (cfr. voce “La verifica e la valutazione”).

Altre risorse consultabili
Pagina dedicata al progetto sul sito Palazzo delle Esposizioni
• Video “Nuovi cittadini romani” 
• MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, edizione 2018
• MLAC –  Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, edizione 2019.

La verifica e la valutazione
• restituzione immediata dei destinatari del progetto: riscontro verbale con gli allievi delle scuole d’italiano L2, i loro accompagnatori e le studentesse universitarie; riscontro scritto con l’annotazione delle impressioni positive e negative al termine di ogni visita guidata
• questionario di valutazione rivolto alle insegnanti di italiano della rete Scuole Migranti e curato da Valentina Vannozzi nell’ambito di un tirocinio presso i Servizi Educativi in collegamento al percorso di studi Master “Servizi Educativi per il patrimonio artistico dei Musei Storici e di Arti Visive”, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
• stesura scritta di un report di fine progetto a cura delle studentesse universitarie, che documenta le impressioni pratiche ed emotive e gli episodi più significativi accaduti nella giornata conclusiva delle diverse edizioni del progetto
• focus group tra i Servizi Educativi e le studentesse universitarie per scambiare alcune riflessioni sulle giornate conclusive del progetto, riscontrandone lati positivi e criticità
• riunione ex-post tra Daniela Lancioni, Servizi Educativi e Scuole Migranti: scambio di riflessioni sul progetto, criticità, riscontri positivi e suggerimenti, con l’impegno reciproco a ripetere l’esperienza per le future mostre del Palazzo delle Esposizioni
• valutazioni e osservazioni esterne: per la prima edizione un report di fine progetto curato da Valentina Vannozzi con la supervisione di Silvia Mascheroni, docente dell’Università Cattolica di Milano ed esperta di mediazione del patrimonio in chiave interculturale (report rielaborato come Tesi di fine Master); per la seconda edizione, Tesi di Laurea “Il ruolo del patrimonio artistico per l’educazione interculturale. Il progetto Nuovi cittadini romani” di Ilaria Franceschi.

Le risorse finanziarie
I costi del progetto (ingresso in mostra, personale, realizzazione kit per visita, stampa inviti cartacei, documentazione fotografica) sono stati sostenuti dal Palazzo delle Esposizioni.

I punti di forza
• co-progettazione tra tutti i partner, con la condivisione di competenze e metodologie
• una visita alla mostra costruita sul dialogo, lo scambio e il confronto alla pari, in modo da far sentire i destinatari protagonisti
• momenti esperienziali durante la visita alla mostra pensati per mettere in gioco abilità, conoscenze e culture diverse, e fare in modo che nessuno si senta destinatario unico, ma partecipe di un’esperienza collettiva
• versatilità della proposta, che può essere svolta in qualunque contesto espositivo e nell’ambito di mostre di differente natura proprio perché basata sulla metodologia piuttosto che sui contenuti
• interattività della visita alla mostra, costruita su uno scambio di domande e risposte concepite su un piano orizzontale e alla pari, e con contenuti veicolati da una relazione diretta tra gli interlocutori di ogni gruppo e il loro coinvolgimento attivo
• l’apertura, simbolica e fattuale, dello spazio espositivo alla città e ai “nuovi cittadini romani”, invitati personalmente a visitare le mostre gratuitamente senza obbligo di presentazione di un documento di identità.

Le criticità emerse
• la prima criticità emersa all’incontro con il partner Rete Scuole Migranti ha riguardato il contenuto della mostra di Cesare Tacchi (prima edizione del progetto), giudicato difficilmente comprensibile da partecipanti con riferimenti culturali, iconografici ed estetici tanto diversi. A questo si è aggiunto il timore di una loro difficoltà ad accostarsi all’arte contemporanea e ai suoi linguaggi. Tali perplessità sono state superate dopo aver visitato la mostra, aver vissuto la forza comunicativa ed emotiva delle opere di Cesare Tacchi, e aver compreso la metodologia di mediazione basata in questo caso non su criteri nozionistici e didascalici, ma empatici ed emozionali
• le studentesse universitarie hanno fatto presente l’eccessivo carico di lavoro nella gestione di un’intera giornata di visite; per questo motivo, nella seconda edizione le visite sono state distribuite su due giornate
• un insegnante della rete Scuole Migranti ha valutato l’invito cartaceo troppo complicato per essere letto dai suoi allievi (caso singolo per la seconda edizione del progetto); il resto dei partecipanti alla riunione ex-post ha invece valutato positivamente la serietà dell’invito, che rispecchia il ruolo istituzionale del Palazzo delle Esposizioni così come l’importanza della giornata.

Recapiti dell’ente promotore
Palazzo delle Esposizioni – Azienda Speciale Palaexpo
via Nazionale, 194 – 00184 Roma
tel. 06 39967500
www.palazzoesposizioni.it

Referenti del progetto
Daniela Lancioni
Curatrice senior Azienda Speciale Palaexpo
tel. 06 48941203
d.lancioni@palaexpo.it

Claudio Zambianchi
Docente ordinario della cattedra di Storia dell’arte contemporanea Università degli Studi di Roma “Sapienza”
tel. 06 49913022
claudio.zambianchi@uniroma1.it

Michela Tonelli e Antonella Veracchi
Servizi Educativi – Laboratorio d’arte di Palazzo delle Esposizioni
m.tonelli@palexpo.it; a.veracchi@palaexpo.it; laboratoriodarte@palaexpo.it

Data di pubblicazione della scheda: maggio 2020 

Destinatari

- del percorso formativo: studentesse di storia dell’arte contemporanea, Sapienza - Università di Roma
- dei percorsi di visita: allievi delle scuole di italiano per stranieri coordinate da Scuole Migranti, Biblioteche di Roma, Comunità di Sant’Egidio, CPIA e Società "Dante Alighieri"

Partner

Cattedra di Storia dell’arte contemporanea (Sapienza - Università di Roma), rete Scuole Migranti

Esiti/Prodotti

Prodotti di formazione: nuove conoscenze e competenze acquisite dalle studentesse universitarie nella mediazione delle opere, con riferimento specifico ai pubblici di origine immigrata (co-progettazione e animazione dei percorsi di visita alle due mostre interessate dal progetto; stesura di una lista di parole chiave per ogni sala, in collaborazione con gli insegnanti delle diverse scuole di italiano, e realizzazione di un “vocabolario portatile” per i partecipanti ai percorsi di visita)