Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Il progetto nasce dalla volontà dell’Assessorato alla Cultura, attraverso il Centro Interculturale della Città di Torino, di promuovere la conoscenza del patrimonio culturale cittadino in fasce sempre più ampie di pubblico e di aprire gli spazi della cultura alle comunità di “nuovi cittadini”.
Per parte sua, il MAO – Museo d’Arte Orientale si propone come una nuova e importante realtà museale nel panorama regionale e nazionale sia per il vasto patrimonio, proveniente da numerose aree geografiche dell’Asia, sia per gli ambiti ad esso collegati (arte, cultura, religione e costume), che rappresentano uno strumento privilegiato per attivare e progettare iniziative di integrazione, e connotano il MAO come luogo di incontro e dialogo tra culture.
L’incontro dei Servizi Educativi del Museo con la direzione del Centro Interculturale ha prodotto una proficua e stimolante collaborazione, che si è concretizzata con l’elaborazione del progetto sperimentale “Racconti da Oriente”.
Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• MAO – Museo d’Arte Orientale
• Centro Interculturale della Città di Torino.
Gli operatori – l’equipe di progetto
• Eva Morando e Mia Landi, Servizi educativi del MAO
• Anna Ferrero e Laura Vento, Centro Interculturale della Città di Torino.
I destinatari
Pubblico adulto e famiglie: tutti i cittadini interessati, in modo particolare quelli originari delle aree geografiche di provenienza delle collezioni del MAO (Asia Meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi Islamici dell’Asia).
Gli obiettivi
Il progetto si è proposto di facilitare l’avvicinamento dei cittadini al MAO, in modo particolare quelli originari delle aree geografiche di provenienza delle collezioni. Nell’ottica di un approccio interculturale, la visita alle collezioni è stata concepita come un’occasione per far emergere nei partecipanti narrazioni, suggestioni e commenti tali da configurare il Museo come un luogo di scambio e interazione con e tra i suoi pubblici.
Da quando, per quanto
Inizio progettazione: giugno 2009; attuazione nel mese di marzo 2010.
La formazione
Briefing di coordinamento e condivisione degli obiettivi con le guide che hanno condotto i percorsi. I contenuti sono parte dei requisiti chiesti in sede di gara d’appalto per l’assegnazione del servizio.
Come si articola – le fasi di lavoro
Nel mese di giugno 2009 le responsabili dei Servizi Educativi del MAO si sono incontrate con la Dirigente Angela La Rotella e Anna Ferrero del Centro Interculturale della Città di Torino con l’intento di avviare una collaborazione per avvicinare al Museo i migranti provenienti dalle aree geografiche rappresentate nelle collezioni, concentrandosi sulla comunità cinese e su quella dei cittadini di area culturale islamica.
Trattandosi di un primo approccio, si è ipotizzato di organizzare due incontri per un gruppo di adulti di massimo 25 partecipanti: il primo dedicato a presentare il museo e tutte le collezioni, il secondo ad approfondire la galleria di riferimento (Cina o Paesi Islamici dell’Asia), in modo da sollecitare racconti e interventi dei partecipanti attraverso il contatto con le opere.
Gli oggetti raccontano e avvicinano il museo ai nuovi cittadini, che si trovano “rappresentati” anche nella nuova città in cui vivono, sebbene lontani dai loro Paesi d’origine, instaurando uno scambio di saperi nelle due direzioni: museo-migranti, migranti-museo.
I preziosi contatti del Centro Interculturale hanno permesso di individuare una madrelingua cinese e un madre-lingua arabo che hanno svolto il ruolo di facilitatori linguistici e culturali.
Dopo aver calendarizzato gli incontri e individuato un modus operandi condiviso (tipo di approccio al gruppo di destinatari, tipo di linguaggio e contenuti da trasmettere, nonché ricerca di spunti per innescare discorsi e racconti su temi o opere del Museo), si è deciso di inserire la proposta nel catalogo delle attività del Centro Interculturale e di darne diffusione sui siti internet del Centro e del Museo.
Trattandosi della prima esperienza a carattere interculturale proposta dal MAO, il gruppo di progetto non era in grado di prevedere il livello di partecipazione; si è registrato invece molto interesse e si sono dovuti organizzare più gruppi del previsto, che hanno compreso anche un gran numero di italiani:
– al primo incontro di presentazione del MAO si sono prenotate 74 persone; sono stati creati tre gruppi condotti dalle guide del Museo, due dei quali accompagnati dai facilitatori linguistici, mentre un gruppo era composto prevalentemente da italiani curiosi
– nel secondo incontro, seguito da oltre 40 partecipanti, si è stati costretti a dividere i partecipanti in due gruppi (mentre l’intento originario era quello di creare un gruppo misto, che desse vita a interazioni e scambi): uno accompagnato dalla facilitatrice cinese e dal conservatore dell’area cinese, e l’altro dal facilitatore in lingua araba e da una guida esperta dell’area islamica.
Le strategie e gli strumenti
Per facilitare l’interazione e sopperire a eventuali difficoltà linguistiche, i percorsi nelle sale espositive si sono svolti con la presenza e partecipazione attiva sia di esperti delle collezioni individuati dal Museo (guide, personale scientifico, conservatori), sia di madrelingua ed esponenti provenienti dalle aree culturali interessate dal progetto, individuati dal Centro Interculturale della Città di Torino.
“Racconti da Oriente” si configura come un progetto sperimentale, con l’obiettivo tuttavia di farne, nel tempo, un’attività inserita nelle proposte didattiche ordinarie del Museo, che potrebbe così diventare luogo di integrazione e punto di riferimento culturale fondamentale anche per le comunità di “nuovi cittadini”.
La documentazione
Materiale fotografico relativo agli incontri e questionari.
La verifica e la valutazione
A conclusione delle attività svolte si sono elaborati i dati acquisiti attraverso i questionari. Ai partecipanti si richiedevano i dati anagrafici, tempo di permanenza in Italia, musei visitati a Torino, oggetti ritenuti interessanti nella visita al MAO e per quale motivo.
La presentazione e la pubblicizzazione
La proposta è stata inserita nel catalogo delle attività del Centro Interculturale e pubblicata sui siti internet del Centro e del Museo. Di grande efficacia sono stati i volantini tradotti in lingua, distribuiti nei punti di incontro delle comunità.
Le risorse finanziarie
Fondi interni del MAO e del Centro Interculturale per garantire la gratuità ai destinatari.
I punti di forza
Un aspetto particolarmente positivo del progetto è stato il grande interesse e la partecipazione spontanea sorta intorno ad alcune opere delle collezioni, in modo particolare i pannelli islamici e le pagine di Corano. I partecipanti facevano a gara nel tentare di tradurre le scritture arabe e i calligrammi presenti nelle sale.
Per il gruppo dei cinesi si è evidenziato un particolare interesse nell’ascoltare frammenti di storia antica del proprio paese, con la possibilità di interagire con il conservatore nella propria lingua, riscoprendo antichi oggetti e loro usi.
Molto entusiasmo è stato registrato anche tra gli italiani, che hanno trovato di estremo interesse la partecipazione alle attività.
Le criticità emerse
La grande partecipazione ha snaturato l’idea originaria (che prevedeva piccoli gruppi e un’atmosfera più intima e favorevole a innescare racconti personali) e modificato “in corsa” alcuni aspetti del progetto, costringendo (anche per motivi di traduzione linguistica) a dividere i partecipanti in due gruppi: uno con facilitatrice madrelingua cinese e conservatore dell’area cinese e un altro con facilitatore madrelingua araba e guida esperta dell’area islamica. Questa situazione non ha permesso lo scambio di racconti tra partecipanti di comunità differenti.
Recapiti dell’ente promotore
MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico, 11 – 10122 Torino
www.maotorino.it
Referenti del progetto
– Mia Landi e Eva Morando, Servizi Educativi del MAO
tel. 011.4436927
maodidattica@fondazionetorinomusei.it
– Anna Ferrero e Laura Vento, Centro Interculturale Città di Torino
anna.ferrero@comune.torino.it
Data di pubblicazione della scheda: giugno 2012