“Scioglilingua. Una palestra di parole nuove” #2

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | Torino

2022

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è impegnata da molti anni in un lavoro finalizzato a rendere i suoi spazi accoglienti e inclusivi. A tal fine ha spesso collaborato con i CTP (Centri Territoriali Permanenti), e in particolare il CTP Drovetti, con cui ha coprogettato percorsi di educazione al patrimonio in chiave interculturale come “A Vision of My Own” e “City Telling”.
L’attività illustrata in questa scheda, sempre rivolta a giovani studenti di CTP (dall’anno scolastico 2014-2015 ribattezzati CPIA – Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti), ha origine nell’ambito di “Verso”, un programma curato e prodotto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo insieme all’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte con l’obiettivo di avvicinare lə giovani (15-29 anni) all’arte contemporanea, generando un dibattito e un confronto orizzontale su temi socio-politici che emergono durante la mediazione culturale delle opere.
Attraverso mostre, workshop, incontri, conversazioni e gruppi di ricerca, “Verso” si sviluppa su stagioni tematiche dedicate a indagare questioni che possono fornire le basi per attività future e portarle a programmazione pubblica. Tra inizio settembre e fine novembre 2021, uno di questi gruppi di ricerca (composto da Adna Camdzic, Anas Mghar, Eleonora Marocchini, Hani Mincione Tabacco, Irene Pipicelli e Mariam Camilla Rechchad, e seguito dai tutor Simone Frangi e Bernardo Follini) è stato coinvolto nella produzione di contenuti legati ai temi del linguaggio, dell’assemblea e del discorso democratico e della memoria come territorio da riscrivere in relazione a politiche decoloniali.
Dalla relazione creatasi con Anas Mghar, uno dei membri del gruppo di ricerca, è nata la collaborazione per il percorso descritto nella scheda. “Scioglilingua” è il frutto della rielaborazione di una precedente attività dallo stesso titolo, realizzata nell’ambito di Burning Speech (la mostra della prima stagione di “Verso”) per riflettere sui temi del linguaggio, della migrazione e delle dinamiche di esclusione e discriminazione, mettendo alla prova le parole che usiamo per definirci, connesse alle opere esposte e al nostro vissuto personale.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto

  • Ente promotore del progetto: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
  • Istituzione partner: Associazione A.M.E.C.E. – Association Maison d’Enfant pour la Culture et l’Education (coprogettazione delle attività da svolgere nei CPIA).

Gli operatori – l’equipe di progetto

  • lo staff Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: Elena Stradiotto (responsabile dei progetti educativi), Sara Maffioli e Carmen Sorrentino (stagiste), Alberto Nidola (fotografo)
  • il ricercatore e mediatore interculturale Anas Mghar
  • lo staff dell’Associazione A.M.E.C.E.: Camila Mucchi, Davide Castiglioni, Sofia Brugali (per il CPIA 2); Francesca Mastria, Maali Attila Sarih, Viola Lo Gioco, Chiara De Salvo (per il CPIA 3); Arianna Perassi (in entrambi i CPIA).

I destinatari
Due classi costituite da ragazzə tra i 16 e i 20 anni, provenienti da Paesi differenti (zona del Maghreb, Albania, Turchia, Bangladesh, Perù…), che frequentano i CPIA 2 e 3 di Torino.

Gli obiettivi

  • coinvolgere lə ragazzə in maniera personale, stimolante e creativa, in particolare permettendo loro di elaborare un glossario partecipato e multilinguistico in cui far emergere parole importanti (le attività proposte nell’ambito di “Scioglilingua” hanno posto l’accento sul ruolo sociale del linguaggio nel costruire il mondo circostante e nello scardinare i rapporti di potere)
  • far percepire lo spazio museale (in particolare un museo d’arte contemporanea, spesso poco compresa, ma che parla del mondo di oggi e cerca di raggiungere un pubblico più ampio possibile) come un luogo sicuro, in cui potersi esprimere e dialogare
  • favorire una piena fruizione da parte di persone con background linguistico-culturali diversi, aiutandoli a concepire lo spazio espositivo come un luogo aperto per tuttə, al di là delle rispettive “appartenenze”.

Da quando, per quanto
Gennaio – febbraio 2022.

Come si articola – le fasi di lavoro
Nella fase di pre-progettazione la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l’Associazione A.M.E.C.E. (con cui la Fondazione aveva già all’attivo una collaborazione per l’utilizzo di un kit dedicato a famiglie 0-6) hanno deciso di destinare l’attività allə giovani che frequentano i CPIA torinesi. Ad Anas Mghar è stato poi proposto di contribuire alla mediazione linguistica e interculturale (vista la presenza di moltə ragazzə arabofonə nelle classi), nonché alla selezione di opere della mostra “Safe House” che potessero attivare la partecipazione.
Il percorso si è articolato nei seguenti incontri:

    • visita a “Safe House”, mostra collettiva della seconda stagione di “Verso”, le cui opere sottolineavano l’importanza delle strategie per sopravvivere e reagire a politiche discriminatorie dal punto di vista razziale e della sessualità (intolleranza nei confronti della comunità LGBTQI+)
    • laboratorio di stampa serigrafica nelle sedi dei CPIA (2 e 3): con il telaio e tramite la tecnica della stampa serigrafica, lə ragazzə hanno stampato su alcune t-shirt le parole da loro scelte, connesse alle tematiche della mostra “Safe House”
    • la mostra è diventata il set per uno speciale shooting, con l’aiuto del fotografo Alberto Nidola: lə ragazzə hanno progettato i propri ritratti, scegliendo la posa e il modo in cui interagire con le opere
    • allestimento delle mostre fotografiche personali nelle sedi dei CPIA 2 e CPIA 3, come testimonianza e restituzione dell’esperienza.

Le strategie e gli strumenti
Nella ideazione e realizzazione di “Scioglilingua”, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo  si è avvalsa del metodo della cooperazione orizzontale, che ha garantito l’interdipendenza sinergica tra gli attori coinvolti, in particolare l’associazione A.M.E.C.E.
Il primo incontro si è svolto presso la Fondazione: particolare attenzione è stata posta affinché lə ragazzə acquisissero familiarità con gli spazi espositivi e i temi della mostra “Safe House”, anche grazie alla traduzione del materiale informativo (incluse le didascalie) in arabo e all’uso di glossari plurilingue. Il multilinguismo, leitmotiv dell’intero percorso, è fondamentale per quegli spazi museali che, come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, si propongono di diventare più inclusivi, luoghi sicuri e accoglienti dove le persone possono sentirsi protagoniste.
La sperimentazione libera degli spazi e l’approccio co-partecipato e orizzontale, tramite l’uso dei post-it e l’interazione diretta con le opere d’arte esposte, hanno permesso l’instaurarsi di un rapporto proattivo tra lə giovani partecipanti, lo staff del Dipartimento Educativo, il mediatore linguistico e interculturale e lə educatorə dell’associazione A.M.E.C.E., con cui lə ragazzə del CPIA hanno un rapporto confidenziale. L’obiettivo era quello di ampliare il glossario di “Verso” in una direzione non solo multilinguistica e interculturale, ma anche partecipata, in quanto ogni ragazzə, con la propria storia e il proprio vissuto, ha potuto dare il suo contributo personale.
Le attività di stampa serigrafica e di fotografia hanno infine favorito la sperimentazione diretta e la scelta attiva: come creare la propria maglia personalizzata e come raccontarsi di fronte all’obiettivo del fotografo.

La produzione
L’approdo finale dell’intero percorso è consistito nell’allestimento di due mostre fotografiche presso le sedi dei CPIA coinvolti.
Lə ragazzə hanno inoltre acquisito competenze relative alla stampa serigrafica, che hanno potuto condividere con altrə in occasione della domenica per famiglie del 20 marzo 2022.

La documentazione
Documentazione fotografica realizzata internamente dallo staff del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo durante i primi incontri, il laboratorio di serigrafia e lo shooting con il fotografo Alberto Nidola. Lə ragazzə hanno poi creato uno slideshow di foto con sottofondo musicale come ricordo dell’esperienza vissuta.

Altre risorse consultabili

Immagini selezionate dallo shooting e report di approfondimento sull’esperienza a cura di Sara Maffioli.
Ulteriori informazioni sono consultabili nella pagina del sito di “Verso” dedicata all’attività “Scioglilingua. Una palestra di parole nuove” #2.

La verifica e la valutazione
La verifica ha previsto focus group informali con lə ragazzə, finalizzati a confrontarsi sul workshop e su tematiche come la discriminazione e il razzismo, ma anche su argomenti di interesse più leggeri come la musica e la quotidianità in città.
Successivamente è stato somministrato un questionario, da cui è emerso un particolare apprezzamento per le attività di stampa serigrafica e di shooting fotografico.
Un confronto tra lo staff del Dipartimento Educativo e il ricercatore e mediatore interculturale Anas Mghar ha consentito di enucleare i punti di forza e le criticità dell’esperienza (cfr. sotto).

La presentazione e la pubblicizzazione
La domenica per famiglie dedicata al contrasto al razzismo e alle discriminazioni, svoltasi in Fondazione il 20 marzo 2022, è stata un’occasione per rendere pubblico il glossario creato dallə ragazzə del CPIA mettendo insieme le parole scelte da ogni partecipante: questo strumento è particolarmente importante, perché i telai sono usati dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo anche per attività successive con altre scuole e altrə ragazzə.

Le risorse finanziarie
Il progetto rientra in “Verso. I giovani tra tecnologia,cultura e partecipazione politica”, il programma della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedicato allə giovani, curato e prodotto con l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili.

I punti di forza

  • l’approccio proattivo e la collaborazione sinergica tra i partecipanti: Dipartimento Educativo, Associazione A.M.E.C.E., ricercatore e mediatore interculturale e ragazzə del CPIA
  • la possibilità di sperimentare gli spazi della Fondazione in modo libero e creativo: le opere d’arte, in quanto dispositivi attivi, hanno facilitato e stimolato nuove modalità di interazione tra lə partecipanti, offrendo loro la possibilità di riflettere su se stessə e sul mondo circostante
  • le fotografie, insieme alle t-shirt, hanno evidenziato l’importanza di creare uno spazio condiviso per il confronto e la cittadinanza attiva, nonché di poter scegliere, tramite il ritratto, la modalità con cui “esserci” e raccontarsi
  • le attività di serigrafia e fotografia hanno inoltre incoraggiato la creatività e la libera espressione di sé, offrendo l’occasione di conoscere meglio lə propriə compagnə e di approfondire temi socio-politici poco familiari.

Le criticità emerse

  • l’iniziale difficoltà dellə ragazzə a partecipare e raccontarsi: nei primi incontri, la tendenza è stata quella di rispondere in maniera sbrigativa, non attribuendo valore sufficiente alla propria storia e al proprio contributo, in particolare nel caso dellə studentə con minore padronanza linguistica
  • le foto non sono state immediatamente riconosciute come un’occasione per definirsi e mostrarsi, ma considerate più come una forma superficiale di autorappresentazione
  • talvolta, la scarsa familiarità con il linguaggio politico
  • la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha instaurato un ottimo rapporto con l’associazione A.M.E.C.E., mentre la relazione con i CPIA necessita di ulteriore tempo e occasioni di confronto per potersi sviluppare e rafforzare maggiormente
  • la scarsa idoneità degli spazi per l’allestimento di una mostra a scuola
  • alcunə ragazzə non hanno potuto partecipare per problemi con il Green Pass.

Recapiti dell’ente promotore
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
via Modane, 16 – 10141 Torino
tel. 011.3797600
https://fsrr.org/
https://verso.fsrr.org/

Referente del progetto
Elena Stradiotto
Responsabile progetti educativi
dip.educativo@fsrr.org

NB. Scheda di progetto redatta da Sara Maffioli, tirocinante del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo da gennaio a maggio 2022, con la supervisione di Elena Stradiotto e Francesca Togni, responsabile e coordinatrice dei progetti educativi della Fondazione.

 

Data di pubblicazione della scheda: giugno 2022

 

Destinatari

Studenti di CPIA

Partner

A.M.E.C.E. - Association Maison d’Enfant pour la Culture et l’Education

Esiti/Prodotti

- acquisizione di competenze relative alla stampa serigrafica
- realizzazione di t-shirt personalizzate con le parole chiave scelte dai partecipanti e connesse alle tematiche della mostra “Safe House”
- ritratti fotografici
- allestimento di due mostre fotografiche presso le sedi dei CPIA coinvolti