“Strade. Al Museo si intrecciano le strade del mondo”

Museo Civico Archeologico Etnologico | Modena

2014

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
Musei civici come quello di Modena, creati nella seconda metà dell’Ottocento per rappresentare l’identità cittadina e tramandarne la memoria alle generazioni future, sono oggi chiamati a ridefinire il proprio ruolo in una società sempre più multiculturale, e ad affermarsi come strumenti di integrazione attraverso la cultura. Tuttavia l’apertura ai “nuovi cittadini” non può limitarsi a una semplice trasmissione di contenuti, ma deve piuttosto partire da un’idea condivisa di patrimonio culturale inteso come bene che una comunità nel suo complesso è chiamata a tutelare, conservare, valorizzare.
A partire da queste premesse, il Museo Archeologico Etnologico ha condotto dal 2009 tre progetti con gruppi di migranti, veicolati al pubblico attraverso mostre, eventi collegati e un’agenda/catalogo “per dialogare tra le culture tutti i giorni dell’anno”: “Choose the Piece” (2008-2009)
, “This Land is your Land” (2010-2011) e “Strade”, descritto in questa scheda di progetto.
I tre progetti, caratterizzati dalle parole chiave partecipazione, dialogo, inclusione, condivisione, hanno visto lo staff del Museo confrontarsi con cittadini provenienti da diversi paesi del mondo su temi trasversali, come la Terra o le Strade, a partire dalle raccolte archeologiche ed etnologiche. Alle storie evocate dai reperti si sono aggiunte quelle dei migranti, generando un intreccio di racconti, ricordi, suggestioni che ha arricchito di nuovi significati e di sguardi plurali il patrimonio del Museo.

 

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Ente promotore del progetto: Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
• Istituzioni partner: Associazione Casa delle Culture di Modena; Centro Stranieri del Comune di Modena; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.

 

Gli operatori – l’equipe di progetto
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena:
– Ilaria Pulini, direttrice
– Cristiana Zanasi, curatrice
– Giorgio Cervetti, responsabile della raccolta del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra
– Alessia Pelillo, organizzazione e comunicazione

 

Associazione Casa delle Culture di Modena:
– Marco Maria Coltellacci, mediatore culturale

Università di Modena e Reggio Emilia:
– Gino Satta, antropologo
– Milena Bertacchini, geologa

Fausto Ferri, architetto

Filippo Partesotti, grafico
Vice Off, interviste e filmati

I destinatari
• i partecipanti coinvolti attivamente nel progetto, un gruppo di 24 adulti di origine immigrata: cittadini modenesi e portatori ciascuno di una cultura diversa, che hanno condiviso aspetti e momenti salienti di questa esperienza con le proprie comunità
• il pubblico della mostra e i destinatari dell’agenda interculturale esito del progetto: cittadini italiani e di origine immigrata di tutte le età.

 

Gli obiettivi
• arricchire le relazioni e stimolare la progettualità del Museo attraverso i contributi della componente di origine straniera
• sensibilizzare i cittadini migranti nei confronti del patrimonio culturale cittadino
• sollecitare il coinvolgimento dei modenesi nell’accoglienza dei cittadini di origine immigrata e nella condivisione di comuni obiettivi
• stimolare la conoscenza, da parte dei cittadini modenesi, di aspetti culturali, tradizioni, problematiche delle comunità coinvolte
• sviluppare le competenze dello staff del Museo in relazione a pubblici diversi e alle dinamiche del dialogo interculturale
• condividere attraverso la discussione, il confronto e lo scambio la conoscenza di un patrimonio culturale che risulta arricchito anche attraverso molteplici visioni trasversali (piuttosto che trasmettere competenze di carattere esclusivamente storico-archeologico)
• valorizzare attraverso il dialogo, oltre alle raccolte archeologiche, quelle etnologiche e del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra
• coinvolgere il pubblico della mostra nella partecipazione al dialogo.

 

Da quando, per quanto

• estate 2012: ideazione del progetto insieme a Casa delle Culture, Centro Stranieri, Università
• autunno 2012: individuazione dei partecipanti attraverso la mediazione della Casa delle Culture e condivisione del progetto
• inverno 2012/ primavera 2013: brainstorming serali con cadenza bisettimanale
• marzo 2013: coinvolgimento del gruppo in un’esperienza di visita nei canali sotterranei di Modena (le strade sotto le strade) e lungo la strada romana recentemente emersa dagli scavi nell’area Novi Sad
• maggio 2013: incontri con architetti, grafico e operatore delle riprese per le prime elaborazioni del progetto espositivo
• giugno 2013: condivisione del progetto espositivo e del progetto redazionale dell’agenda con i partecipanti
• settembre 2013: raccolta di tutti i contenuti emersi dal dialogo e organizzazione di accorpamenti tematici
• ottobre 2013: realizzazione di filmati e interviste; redazione e grafica dell’agenda
• novembre 2013: allestimento dell’esposizione; promozione
• dicembre 2013: presentazione del progetto, dell’agenda e del sito, inaugurazione della mostra
• febbraio/ maggio 2014: realizzazione di 6 eventi collegati alla mostra
• giugno 2014: chiusura della mostra.

La formazione
Oltre alle occasioni di formazione rappresentate dalla partecipazione a convegni e seminari, il Museo ha coinvolto attivamente il proprio personale nell’ideazione e realizzazione della proposta didattica legata alla mostra e rivolta alle scuole di ogni ordine e grado.

 

Come si articola – le fasi di lavoro

Dopo LAND, la TERRA, concetto così ampio da prestarsi a innumerevoli letture, abbiamo scelto come tema portante del progetto le STRADE dalle quali la terra viene percorsa, modellata, unita o separata. Il dialogo, come di consueto, si è sviluppato a partire dalle strade rappresentate e suggerite da materiali esposti in Museo o da antichi luoghi della città e del territorio modenese: dalla strada recentemente scoperta al parco Novi Sad ai percorsi dei pellegrini etruschi lungo i valichi dell’Appennino, dalla “via dell’ambra” a quelle percorse dagli esploratori modenesi dell’Ottocento o evocate dai materiali della raccolta del lavoro contadino e artigiano di Villa Sorra.
Alla Casa delle Culture, il Museo ha affidato il compito di individuare i partecipanti sulla base dell’interesse rispetto ai temi del progetto e della disponibilità a partecipare a un gruppo di lavoro con prospettive di lungo termine. I partecipanti provengono da: Argentina, Congo, Albania, Marocco, Colombia, Romania, Russia, Turchia, Ucraina, Filippine, Perù, Togo, Camerun, Costa D’Avorio, Bangladesh.
All’Università di Modena e Reggio Emilia, il Museo ha proposto una collaborazione e una “supervisione” scientifica, che si è avvalsa della partecipazione di un antropologo e di una geologa.
Lo staff del Museo ha individuato una serie di oggetti esemplificativi delle diverse declinazioni delle strade in ambito archeologico ed etnologico, e nell’ambito delle raccolte di Villa Sorra.
Ai racconti di queste strade se ne sono aggiunti altri, riconducibili alle diverse realtà di cui ciascuno dei partecipanti custodisce la memoria, generando un intreccio di testimonianze che ha arricchito di nuovi significati le strade del nostro più antico passato e quelle che percorriamo tutti i giorni.
Nel corso degli incontri con i partecipanti, gli oggetti hanno stimolato un dialogo su alcuni temi che nel corso di alcuni mesi si sono venuti delineando sulla base delle priorità che i partecipanti stessi hanno individuato: le strade dove ci si incontra, si impara, si cresce; quelle sulle quali perdersi o ritrovarsi; quelle cariche di memorie condivise o personali.
A seguito della raccolta di numerosissime testimonianze e suggerimenti per ulteriori ricerche, il gruppo di lavoro ha cominciato a “sciogliere” l’intreccio di testimonianze per conferire ad esso una sostenibilità narrativa, e ad elaborare sia il progetto espositivo per la mostra, sia il progetto dell’agenda – individuata, come già nelle edizioni precedenti, quale veicolo privilegiato per trasmettere i contenuti dei progetti interculturali del Museo. In questa fase sono stati coinvolti  architetto, grafico e operatore delle riprese.
Dal mese di settembre 2013 lo staff del Museo, in collaborazione con la Casa delle Culture e i consulenti dell’Università, e in stretto contatto con i partecipanti, incontrati altre volte in gruppo o singolarmente, ha elaborato tutto il materiale fino alla definizione del percorso espositivo e dell’agenda.
Il 15 dicembre 2013 l’intero progetto è stato presentato al Museo Archeologico in presenza del Sindaco di Modena, dell’Assessore alla Cultura e di un folto pubblico (600 persone). Madrina dell’inaugurazione è stata Cécile Kyenge, non solo per il ruolo che allora rivestiva di Ministro per l’Integrazione, ma anche per aver condiviso con il Museo il progetto precedente “Land” e la prima parte del progetto “Strade”, arricchendolo con una profonda conoscenza dei temi dell’integrazione fra culture.
Subito dopo l’inaugurazione, in collaborazione con il Centro Stranieri  si è dato avvio alla progettazione di una serie di eventi. A partire dal mese di febbraio 2014 sono stati realizzati, con cadenza mensile fino al mese di maggio, 6 eventi collegati alla mostra (racconti animati, performance di artisti, conferenze, presentazioni di libri) che hanno richiamato in Museo 2.800 visitatori.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Archeologia, etnologia, antropologia, storia antica, moderna e contemporanea e storia del territorio.

 

Le strategie e gli strumenti
La mediazione della Casa delle Culture e la consulenza scientifica dell’Università sono state un aspetto fondamentale del progetto.
Gli incontri con il gruppo di partecipanti sono avvenuti in un clima di crescente fiducia reciproca, partecipazione attiva e convivialità.
Gli incontri serali sono stati orientati sia per argomenti, che attraverso la modalità del brainstorming, identificando in un momento successivo la collocazione delle diverse testimonianze nell’ambito dei temi individuati per il percorso espositivo.
Gli oggetti di volta in volta presi in esame hanno costituito spesso il punto di partenza, ma sovente anche il punto di arrivo delle conversazioni.
Nel corso degli incontri, a fronte della crescente varietà e complessità dei temi emersi, abbiamo condiviso la necessità di comunicare ai futuri fruitori del progetto (mostra e agenda) che nessuna testimonianza sarebbe stata proposta come esaustiva della problematica che affrontava, ma semplicemente suggestiva, personale e pertanto unica.
Oltre agli incontri, il dialogo continuo con i partecipanti per posta elettronica è stato molto utile non solo per l’invio dei verbali delle riunioni, ma anche per continuare a ricevere suggerimenti e materiali fino al giorno prima dell’inaugurazione della mostra.
I contenuti che per motivi di spazio non è stato possibile inserire nella mostra o nell’agenda sono stati recuperati nel sito www.agendainterculturale.modena.it.

 

La produzione
• la mostra “Strade. Al Museo si intrecciano le strade del mondo” (15 dicembre 2013 – 8 giugno 2014) è il punto di approdo dell’intenso lavoro svolto insieme ai partecipanti. Realizzata su progetto degli architetti Fausto Ferri e Filippo Partesotti, è caratterizzata dall’utilizzo di strutture in cartone dotate di cupole in plexiglass per ospitare oggetti delle raccolte del Museo e dei partecipanti e monitor che trasmettono filmati, interviste, immagini di strade o contesti associati alle strade. I pannelli a parete riportano i titoli delle sezioni, una breve spiegazione dei contenuti e le testimonianze dei partecipanti
• l’Agenda interculturale 2014 “Strade. Al Museo si intrecciano le strade del mondo”, realizzata dal grafico Filippo Partesotti, raccoglie con la medesima cadenza i contenuti della mostra. Come nelle precedenti edizioni, sono indicate le festività di tutti i paesi di origine dei partecipanti coinvolti
• rassegna di eventi con performance, musica, degustazioni, conferenze, laboratori, realizzati sempre grazie alla partecipazione attiva delle comunità di migranti presenti in città e con la collaborazione dell’Associazione Casa delle Culture, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e del Centro Stranieri del Comune di Modena.

 

La documentazione
• verbali delle riunioni del gruppo
• riprese fotografiche e video
• catalogazione di tutto il materiale raccolto.

 

Altre risorse consultabili
Il sito www.agendainterculturale.modena.it, oltre alle pagine dell’agenda, presenta un’appendice di approfondimenti e bibliografia e una scelta di immagini degli eventi.

 

La verifica e la valutazione
Il monitoraggio è avvenuto in occasione di incontri periodici tra lo staff del Museo, la Casa delle Culture e l’Università, per fare il punto sugli sviluppi del progetto e sui materiali / le suggestioni di volta in volta raccolte. Nel mese di giugno 2013, in particolare, il gruppo di lavoro ha organizzato un incontro intensivo di due giorni fuori città per poter ragionare con la massima concentrazione sui temi che si stavano delineando nell’ambito del progetto. In queste occasioni la sensibilità del mediatore e la supervisione scientifica dell’antropologo sono state fondamentali nell’elaborazione dei contenuti.

 

La presentazione e la pubblicizzazione
• A partire dal mese di novembre 2013 sono stati pubblicate giornalmente su Facebook immagini evocative del progetto, caratterizzate dalla presenza della palla di elastici scelta come logo della mostra, e accompagnate dal conto alla rovescia rispetto alla data dell’inaugurazione
• La presentazione del progetto ha avuto luogo presso il Museo il 15 dicembre 2013. Accanto al pubblico abituale, l’incontro ha riunito le comunità di origine del gruppo coinvolto nel progetto, altre comunità di migranti e le istituzioni/associazioni locali che operano nel settore dell’intercultura. Nell’occasione è stata donata a tutti i partecipanti l’agenda interculturale 2014 “Strade”
• Sono stati pubblicati articoli dedicati al progetto nelle riviste: “Giornale del Comune di Modena” (mensile), “Mese Modena” (mensile), “Modena Cooperazione” (bimestrale), Viaggio in III classe (bimestrale) e in tutti i quotidiani locali. E’ stata realizzata un’intervista televisiva nell’ambito della trasmissione “Detto tra noi” di TRC Modena.


Il progetto è stato inoltre presentato in occasione di diversi corsi di formazione e giornate di studi:
• ottobre 2013: corso di formazione per operatori museali organizzato dall’Università degli Studi di Bologna  con un intervento dal titolo “Progetti ed esperienze di partecipazione dei nuovi cittadini. Il caso del Museo di Modena”
• novembre 2013: “Arte come dialogo. Giornata di formazione per giovani artisti, curatori e istituzioni culturali” organizzata da Connecting Cultures e Fondazione Ismu di Milano
• gennaio 2014: presentazione del progetto alla Terza Giornata Interculturale Bicocca “Muoversi verso” (vedi video dell’intervento della curatrice Cristiana Zanasi).

 

Le risorse finanziarie
Il progetto è stato realizzato con il budget del Museo Archeologico e con contributi dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.

 

I punti di forza
Per il Museo:
• riconoscimento da parte della città e delle istituzioni del ruolo del Museo come strumento di integrazione attraverso la cultura
• ampliamento delle conoscenze
• opportunità di crescita umana e professionale
• individuazione di nuove modalità di accoglienza e mediazione
• consolidamento dei rapporti tra Museo, istituzioni e associazioni locali che operano nel campo dell’intercultura
• ampliamento del  pubblico.

 

Del progetto:
• coinvolgimento e partecipazione del gruppo di destinatari
• mediazione della Casa delle Culture e supervisione dell’Università
• dialogo interculturale, ma anche riflessione su temi di stretta attualità
• qualità delle testimonianze e suggestioni raccolte
• allestimento innovativo della mostra e presenza di numerosi strumenti interattivi
• esistenza di un veicolo privilegiato di trasmissione dei contenuti (agenda)
• implementazione del sito e della pagina Facebook.

Le criticità emerse
• nelle attività con il gruppo: difficoltà dei partecipanti a essere tutti presenti con continuità alle riunioni
•  nel rapporto con le scuole: non avendo avuto la possibilità, per motivi organizzativi, di fare pervenire la proposta alle scuole in settembre, e pertanto di inserirla nella programmazione di inizio anno scolastico, ha potuto partecipare un numero relativamente scarso di studenti.

 

Recapiti dell’ente promotore
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
Palazzo dei Musei
Largo Porta S. Agostino, 337 – 41211 Modena
tel. 059.2033100
www.comune.modena.it/museoarcheologico

 

Referente del progetto
Cristiana Zanasi
Curatrice Museo Civico Archeologico Etnologico
tel. 059 2033117
cristiana.zanasi@comune.modena.it

 

Data di pubblicazione della scheda: settembre 2014

Destinatari

- i partecipanti coinvolti attivamente nel progetto: un gruppo di 24 adulti di origine immigrata
- il pubblico della mostra e i destinatari dell’agenda interculturale esito del progetto: cittadini italiani e di origine immigrata di tutte le età

Partner

Associazione Casa delle Culture di Modena; Centro Stranieri del Comune di Modena; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; IBC Regione Emilia-Romagna

Esiti/Prodotti

- mostra “Strade”: punto di approdo dell’intenso lavoro svolto insieme ai partecipanti
- storie raccolte nell’Agenda Interculturale
- rassegna di eventi con performance, musica, degustazioni, conferenze, laboratori