Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
“A Brera anch’io. Il muse come terreno di dialogo interculturale” affonda le sue radici in primo luogo nella generale riflessione, ormai da tempo in corso in alcuni Paesi europei, sul ruolo che il museo può svolgere come veicolo di coesione sociale e, più nello specifico, sul contributo che esso può offrire ai fini dello sviluppo di una comprensione critica del mondo, di un dialogo costruttivo tra individui e comunità portatrici di istanze culturali diverse. La mozione di fondo è quella di fare del museo una istituzione davvero attenta alle istanze che la circondano e aperta alle esigenze dei suoi pubblici, capace di fare del passato conservato un luogo di riflessione e di confronto.
Questa scelta, peraltro, si configura come il proseguimento di una tradizione “storica” della Pinacoteca di Brera: nel secondo dopoguerra, fu tra i primi musei a dare vita a una serie di iniziative finalizzate ad accostare al museo pubblici tradizionalmente lontani da una cultura sentita aristocratica quale quella figurativa.
Chi sono gli attori coinvolti – la rete di progetto
· Ente promotore del progetto: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Milano
· Istituzioni partner: Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi; nella fase di sperimentazione, un gruppo di scuole primarie e secondarie di primo grado di Milano (Istituto Comprensivo “Grossi”, Istituto Comprensivo “Barozzi”) e Sesto S. Giovanni (Istituto Comprensivo “Rovani”).
Chi sono gli operatori – l’équipe di progetto
L’equipe è composta da storici dell’arte in forza alla Soprintendenza, esperti in pedagogia del patrimonio, museologia e mediazione culturale, insegnanti di discipline diverse:
– Emanuela Daffra (Responsabile Servizi Educativi, Pinacoteca di Brera)
– Rosa Giorgi, Alessandra Montalbetti (storiche dell’arte, esperte in educazione museale)
– Simona Bodo, Silvia Mascheroni (esperte in pedagogia del patrimonio e problematiche di diversità culturale e inclusione sociale nei musei)
– Anna Laysa Di Lernia, Giovanna Mochi, Milena Sozzi, Luigia Versolatti (insegnanti).
A questo nucleo operativo si sono di volta in volta affiancati con compiti specifici (formazione, verifica, confronto) esperti di singole tematiche, mediatori culturali, pedagogisti.
I destinatari
Alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado (9-12 anni) e le loro famiglie.
Gli obiettivi
· educare i cittadini in formazione alla conoscenza e all’uso consapevole del patrimonio culturale
· educare all’ascolto e al dialogo come occasione non solo per conoscere gli altri, ma anche per avvicinarsi, o ritornare, ad alcuni tratti connotativi della cultura di appartenenza
· conoscere un museo – la Pinacoteca di Brera nel nostro caso – e alcune delle opere in esso custodite, per imparare a comprendere l’uno e le altre, utilizzando la loro ricchezza come strumento e occasione di crescita e di confronto
· far apprendere conoscenze, competenze, ma anche comportamenti che siano poi trasferibili in contesti diversi dalla Pinacoteca, e diventino un abito di comportamento
· offrire agli insegnanti uno stimolo alla riflessione e alla rilettura della prassi didattica.
Da quando, per quanto
“A Brera anch’io” ha preso avvio da una serie di incontri di formazione rivolti all’équipe di progetto (novembre 2002-maggio 2003) e propedeutici alla fase di predisposizione del progetto stesso (settembre 2003-maggio 2004).
La sperimentazione del progetto è iniziata nell’autunno 2004: nei primi tre anni in collaborazione con le scuole primarie, e a partire dall’anno scolastico 2006-2007 anche con le scuole secondarie di primo grado.
Gli itinerari dedicati alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado sono rispettivamente entrati a regime con l’anno scolastico 2007-2008 e 2008-2009, e sono quindi aperti a tutte le scuole di Milano e provincia.
Il progetto, che prevede una serie articolata di attività a scuola e in Pinacoteca (v. “Come si articola – le fasi di lavoro”), si svolge lungo l’intero anno scolastico.
La formazione
– Gli incontri di formazione rivolti all’équipe di progetto (v. sopra) si sono concentrati su due principali tematiche: “Imparare a confrontarsi con l’altro: il metodo autobiografico” e “Culture e società a confronto. Dialogo tra le varie sensibilità: formazione, apprendimento e dialogo”. A questi due momenti formativi (il primo centrato sull’acquisizione di una adeguata competenza metodologica, il secondo sull’acquisizione di conoscenze culturali con particolare riferimento ad alcune linee essenziali dell’espressività artistica di culture diverse) sono seguiti una serie di percorsi artistici, sviluppati all’interno di laboratori creativi, e tre incontri dedicati alla programmazione e progettazione.
– Per gli insegnanti delle classi partecipanti è prevista una formazione relativa non solo al progetto e ai suoi contenuti, ma anche alle metodologie prescelte: in particolare, per quanto riguarda le classi della scuola primaria, la sperimentazione del metodo autobiografico – come lavoro sulle esperienze di vita e sulle rappresentazioni di cui ciascun individuo è portatore, e che molto spesso si irrigidiscono in stereotipi – nell’incontro con l’opera d’arte.
Come si articola – le fasi di lavoro
Il progetto è destinato a due fasce di età distinte, a ciascuna delle quali è destinato uno specifico tema: il cibo (non solo come oggetto, ma anche e soprattutto come valore e come simbolo) per la scuola primaria, la memoria (dei luoghi, degli oggetti, delle persone) per la scuola secondaria di primo grado.
Nello specifico, le fasi sono così scandite:
· attività svolte a scuola da parte degli insegnanti per raggiungere i prerequisiti necessari alla visita in Pinacoteca
· primo incontro in Pinacoteca: visita guidata e attività che vertono su due dipinti
· attività di approfondimento, rinforzo e verifica sul primo incontro in Pinacoteca da svolgere a scuola; di preparazione al secondo incontro
· verifica in itinere tra gli insegnanti e i responsabili del progetto
· secondo incontro in Pinacoteca: visita guidata e attività che vertono su altri due dipinti
· ulteriore rielaborazione e verifica a scuola e predisposizione di un’attività conclusiva (es. mostra, drammatizzazione…)
· verifica del progetto da parte dei responsabili e degli insegnanti coinvolti.
Gli ambiti – le aree disciplinari
Tutte le aree disciplinari sono coinvolte, sia pure a diversi livelli. Il forte radicamento nella programmazione curricolare è infatti elemento caratterizzante del progetto e dell’azione dei Servizi Educativi della Pinacoteca di Brera.
“A Brera anch’io” non è una semplice aggiunta alla quotidiana pratica scolastica; i docenti di diverse discipline possono acquisire le differenti attività in cui si articola il progetto all’interno della programmazione curricolare e della didattica d’aula, per promuovere apprendimenti significativi riguardo al sapere e al saper fare.
Le strategie e gli strumenti
Per la formazione degli insegnanti:
· incontri con esperti (interni o esterni all’équipe di progetto)
· dossier con materiali di approfondimento, indicazioni bibliografiche, schede didattiche (v. sotto).
Per l’implementazione del progetto nel corso dell’anno scolastico:
· a scuola: verifica e/o consolidamento prerequisiti, attività propedeutiche alla visita in Pinacoteca su materiale strutturato (schede) e non; rielaborazione e consolidamento; preparazione della seconda visita
· in Pinacoteca: presentazione di due opere (per ciascuna visita) con animazione e attività su schede; alla fine dell’anno scolastico, organizzazione di una “visita guidata” a cura degli alunni, che accompagnano i familiari (ingresso gratuito per due adulti accompagnatori) illustrando loro, direttamente davanti alle opere, il lavoro svolto in classe.
Per la verifica e la valutazione:
· questionari per la verifica in itinere e ex post
· momento finale di interscambio tra gli insegnanti e l’équipe di progetto.
La produzione
Gli elaborati realizzati dagli alunni durante lo svolgimento del progetto.
La documentazione
La storia e i caratteri del progetto e l’itinerario rivolto alla scuola primaria sono documentati dal volume: Bodo S., Daffra E., Giorgi R., Mascheroni S., Montalbetti A., Sozzi M., A Brera anch’io. Il museo come terreno di dialogo interculturale, Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Milano e della Lombardia Occidentale, Pinacoteca di Brera, Electa, Milano, 2007.
Per la scuola secondaria di primo grado è stato predisposto un dossier dedicato a insegnanti e alunni, e articolato come segue: presentazione del progetto, materiali di approfondimento e segnalazioni bibliografiche per insegnanti, schede e sussidi didattici per gli alunni, strumenti per la verifica.
Infine, i docenti, affiancati dall’equipe di progetto, predispongono di volta in volta procedure e strumenti per documentare:
· il percorso progettuale compiuto (dalla fase di prima progettazione, alla realizzazione, alla verifica)
· le valenze formative
· i prodotti realizzati.
Esempi di questa documentazione sono conservati presso i Servizi Educativi della Soprintendenza.
La verifica e la valutazione
Sono previsti due incontri di verifica, intermedia e finale.
L’equipe di progetto e gli insegnanti hanno messo a punto strumenti (questionari e schede) per verificare e valutare in particolare:
· l’impianto progettuale, la sua validità, la ricaduta formativa
· il raggiungimento degli obiettivi.
Le risorse finanziarie
Fondi statali (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, Banca Intesa.
I punti di forza
Nella fase di progettazione:
· l’apporto di operatori con competenze diversificate (l’insegnante, lo storico dell’arte, l’esperto di educazione museale e di mediazione culturale, …)
· la valorizzazione interdisciplinare delle opere del museo
· la messa a punto di un percorso che coinvolge egualmente ragazzi autoctoni e di origine immigrata, e mira a favorire la nascita di una cittadinanza attiva che sia condivisa da entrambi.
Nella fase di implementazione:
· l’organicità della proposta rispetto al curricolo scolastico
· l’utilizzo di modelli di apprendimento informale e non legati esclusivamente alle abilità di lettura/scrittura, che non penalizzano gli alunni meno attrezzati culturalmente
· l’utilizzo dell’approccio tematico per entrare in risonanza con il vissuto personale e affettivo degli alunni.
Il lavoro in classe e i percorsi in Pinacoteca rappresentano per gli alunni autoctoni e di origine immigrata un’esperienza significativa per conoscere radici comuni, ambiti di scambio/confronto e specificità delle rispettive culture di provenienza. Ogni alunno in quanto persona può essere testimone privilegiato del proprio mondo culturale.
Le criticità emerse
· la difficoltà di coinvolgimento delle famiglie
· la necessità di una formazione specifica per gli operatori che, in fase di messa a regime del progetto, condurranno le scolaresche.
Recapiti dell’ente promotore
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Milano
Pinacoteca di Brera
via Brera, 28 – 20121 Milano
tel. 02.72263219
https://pinacotecabrera.org/
Referente del progetto
Emanuela Daffra
Responsabile Servizi Educativi Pinacoteca di Brera
Tel. 02.72263227
emanuela.daffra@beniculturali.it
Data di pubblicazione della scheda: aprile 2007 (e successivi aggiornamenti)