“Con nuove culture”

Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige - Dipartimento Cultura Italiana | Bolzano

2014

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
L’attenzione del Dipartimento alla Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige rispetto alla tematica delle “nuove culture” presenti sul territorio ha inizio nel 2001 con il progetto “Verso nuove culture”, di cui “Con nuove culture” è il naturale proseguimento che ne “rovescia”, al tempo stesso, la prospettiva. Il primo progetto intendeva infatti avvicinare il mondo delle differenze rendendo visibile e comprensibile “l’altro”, il migrante, facendo conoscere gli aspetti culturali e artistici più peculiari di culture poco conosciute e indagando i segnali delle “nuove culture” che si delineano nel nostro presente; il secondo, invece, sollecita una riflessione sul “noi”, costruisce un percorso su come narrare le culture del “noi” all’altro e propone un percorso innovativo di riflessione e intervento sul rapporto tra istituzioni culturali locali – musei, biblioteche e teatri –  e “nuovi cittadini”.

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Enti promotori: Dipartimento alla Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige, dal 2012 in Convenzione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna
• Aderenti al progetto e collaborazioni:
– Associazione “Donne Nissà”, Bolzano
– Associazione “Il Gioco degli Specchi”, Trento
– Associazione Culturale Rus, Bolzano
– Associazione Teatro Cristallo, Bolzano
– Biblioteca Culture del Mondo, Bolzano
– Biblioteca Provinciale Italiana “Claudia Augusta”, Bolzano
– Caritas – ODAR Diocesi Bolzano Bressanone sezione italiana
– Circolo culturale Don Bosco, Bolzano
– Curia Vescovile di Bolzano e Bressanone – Ufficio per il dialogo interreligioso
– EURAC – Istituto “Minority Rights”
– FAI Fondo Ambiente Italiano –  Delegazione di Bolzano
– MUSEION – Museo d’arte moderna e contemporanea, Bolzano
– Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige
– Provincia Autonoma di Bolzano – Ripartizione Cultura italiana: Ufficio Cultura, Ufficio Educazione Permanente, Biblioteche ed Audiovisivi, Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere, Servizio Giovani; Intendenza scolastica italiana – Area Pedagogica; Ripartizione Lavoro: Servizio Coordinamento immigrazione
– Rete dei Diritti dei Senza Voce
– Società Dante Alighieri –  Comitato di Bolzano
– Teatro Stabile di Bolzano
– “Amici del Trevi” – Bolzano
– Associazione Panalbanese “Arberia” , Bolzano
– Associazione Kosova, Bolzano
– Centro di Ricerca e Formazione sull’Intercultura, Bolzano
– Consulta immigrati di Bolzano
– Cooperativa Teatro Blu, Bolzano
– Hermandad del Senor de los Milagros, Bolzano
– Trait d’Union, Merano

Il Coordinamento istituzionale è affidato all’Ufficio Cultura del Dipartimento alla Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano Alto-Adige.
Il Comitato scientifico garantisce la correttezza scientifica e la coerenza tematica dei contenuti del progetto, ne orienta e ne supervisiona la strategia attuativa, supporta gli aderenti nella realizzazione delle attività.
Le attività e gli eventi sono realizzati dagli aderenti in partenariato fra loro, che partecipano direttamente agli incontri con il Comitato scientifico e con la Provincia e si organizzano in sottogruppi.

Gli operatori – l’equipe di progetto
Insieme agli operatori degli enti che formano la rete:
– Dipartimento alla Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige:
• Laura Kob, Funzionario direttivo – Coordinamento di Progetto
• Marisa Giurdanella, Funzionario direttivo.
– Comitato scientifico:
• Giovanna Guerzoni (docente e ricercatore in Antropologa culturale, Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Università di Bologna)
• Gabriella Presta (Formatrice, Project Manager e docente nei settori cooperazione allo sviluppo, migrazioni e asilo, ICS – Ufficio Rifugiati Onlus Trieste, LM in Cooperazione interculturale allo sviluppo, Università di Trieste).
Hanno inoltre svolto funzioni specifiche di accompagnamento al progetto Martha Jimenez Rosano e Marina Mascher.

I destinatari
Il progetto è rivolto alle istituzioni culturali e alle associazioni dei migranti presenti sul territorio della Provincia di Bolzano, che sono coinvolte nella progettazione, programmazione e realizzazione delle azioni progettuali.
I destinatari finali sono, tuttavia, i pubblici delle istituzioni culturali della città di Bolzano, abituali e non: pubblico adulto, pubblico scolastico, famiglie, indipendentemente da provenienza e nazionalità.

Gli obiettivi
• favorire una riflessione critica e consapevole tra chi opera nelle istituzioni culturali del territorio sul tema dell’incontro con le “nuove culture” e coinvolgere i “nuovi cittadini” in attività e interventi che li avvicinino alla cultura del territorio, facilitandone la conoscenza ma anche avviando una riflessione innovativa sulle dinamiche di inclusione culturale proprie al territorio altoatesino
• dare ai nuovi cittadini l’opportunità di scoprire e riconoscere come propri musei, collezioni, teatri e biblioteche, sentendosi parte della città e contribuendo a ripensare, con la città, l’offerta culturale
• individuare strategie e contesti per sostenere nuove identità culturali, attraverso pratiche e riflessioni comuni e orientate al cambiamento
• lavorare sulla riduzione degli stereotipi e sulla messa in luce dei processi di contaminazione insiti nella formazione delle culture, dal momento che occorre pensare alle culture e alla loro diversità come mondi in continuo e dinamico cambiamento, proprio perché continuamente reinterpretati dagli uomini e dalle donne che le abitano
• creare, anche a livello istituzionale, opportunità e strumenti in grado di rafforzare il dialogo interculturale e di avvicinare gli immigrati alla cultura del territorio, intesa sia nell’ampia accezione di “cultura occidentale” e “cultura italiana”, sia in quella più specifica di cultura locale, in cui storicamente convergono influssi italiani, tedeschi e mitteleuropei
• creare un tavolo di riflessione sui processi di trasformazione in senso multiculturale della realtà altoatesina e, in particolare, sul rapporto tra cittadini, nuovi cittadini, cultura locale e istituzioni culturali locali come spazio di produzione di nuove idee e stimoli per le politiche locali rivolte a tali processi
• creare uno spazio reale (gruppo di lavoro) e virtuale (sito web del progetto) in grado di dialogare su temi di comune interesse con altre realtà locali, nazionali e internazionali.

Da quando, per quanto
“Con nuove culture” si sviluppa in un percorso sperimentale pluriennale che è stato avviato nel 2010 e si concluderà a marzo 2014.

La formazione
Sono stati proposti percorsi di formazione e aggiornamento sui temi dell’approccio multiculturale ai patrimoni, finalizzati a favorire una riflessione critica e consapevole, tra chi opera nelle istituzioni culturali del territorio, sulle pratiche di accesso, fruizione e partecipazione all’offerta culturale dei territori da parte dei cittadini immigrati.
Tali percorsi si sono articolati in:
• Momenti formativi “indiretti”: tutti gli incontri organizzati con i partecipanti sono stati pensati e condotti  come occasioni per offrire strumenti e documentazione utili a riflettere sui processi di trasformazione delle istituzioni culturali in contesto multiculturale.
• Momenti formativi e di aggiornamento “diretti”, con il contributo di esperti e operatori esterni che hanno integrato il percorso del gruppo di lavoro con le proprie esperienze e competenze:
– 10 giugno 2010 – “Esperienze interculturali in Italia e trasferibilità di strategie operative nella pratica locale”, con Alessandro Bollo e Alessandra Gariboldi, Fondazione Fitzcarraldo, Torino;
– 28 febbraio – 1 marzo 2011 – “Mondi plurali. Strumenti, idee, analisi per ragionare sugli eventi culturali in contesti multiculturali”, con Giovanna Guerzoni, Marina Mascher, Martha Jiménez Rosano, Gabriella Presta, Progetto “Con nuove culture”, Bolzano;
– 8 novembre 2011 – “Progettare insieme per un patrimonio interculturale. Linee guida e strumenti operativi”, con Simona Bodo e Silvia Mascheroni, Progetto “Patrimonio e Intercultura”, Fondazione ISMU, Milano;
– 24 gennaio 2013 – “Cultura e Città: processi di comunicazione e architettura delle relazioni”, con Elena di Gioia, ideatrice, promotrice di progetti teatrali e produttrice indipendente, dal 2005 al 2009 co-curatrice di bè bolognaestate.
A maggio 2013 è stato pubblicato il volume Intrecci Migranti: la cultura come spazio di incontro. Il progetto “Con nuove culture” a Bolzano, anch’esso inteso come uno strumento di riflessione e di lavoro per gli operatori culturali impegnati a delineare una programmazione e una proposta culturale rispondenti alle necessità e alle sfide di una società che muta in senso multiculturale.

Come si articola – le fasi di lavoro
Il progetto funziona come una sorta di “laboratorio”, procedendo per fasi diverse.
Al suo avvio non ci sono ambiti o temi dati, né una prassi di lavoro comune che faccia da riferimento: la sede in cui si vuole vedere maturare sinergie e scelte progettuali condivise è il gruppo di lavoro formato dagli aderenti al progetto. L’idea è costruire progressivamente un percorso inclusivo che apra la strada a proposte e soluzioni nuove, articolate e complete, perché frutto di un’integrazione creativa di punti di vista, conoscenze e interessi anche molto diversi fra loro.
La prima fase è tutta “esplorativa” e di interlocuzione con il gruppo convocato dalla Provincia, di cui fanno parte uffici provinciali, teatri, musei, associazioni culturali, biblioteche e – poche, inizialmente – associazioni di immigrati.
In seguito il laboratorio “Con nuove culture” si muove procedendo attraverso queste fasi:
• analisi dell’utenza e raccolta di “buone pratiche” sul rapporto tra offerta culturale e coinvolgimento di nuovi cittadini in altre città e stati
• realizzazione di un percorso di formazione rivolto agli operatori delle istituzioni coinvolte nel progetto (biblioteche, musei, teatri, associazioni culturali)
• attivazione di un’analisi critica in merito alle dinamiche dell’accesso (rimozione di ostacoli, comunicazione, sinergie con le domande dei nuovi cittadini) e dell’innovazione di un’offerta culturale attenta ai bisogni dei nuovi cittadini e, con essi, alle nuove esigenze culturali di un contesto sempre più multiculturale
• ascolto dell’associazionismo migrante riguardo all’offerta culturale della città e alla fruizione e partecipazione alla cultura locale da parte dei nuovi cittadini
• progettazione e sperimentazione di nuovi eventi e attività culturali esito del percorso realizzato con il progetto
• pubblicazione sull’esperienza realizzata e documentazione.

Gli ambiti – le aree disciplinari
Nel caso del coinvolgimento sia di istituzioni scolastiche, sia di pubblici adulti, le aree disciplinari coinvolte sono molteplici: dalla storia locale alla storia dell’arte, dalla letteratura al teatro, dall’educazione all’immagine all’arte contemporanea, dall’antropologia culturale alla storia delle religioni, dalla narrazione di sé alla cultura popolare e diffusa.

Le strategie e gli strumenti
Nel lungo percorso di “Con nuove culture”, momenti di riflessione e progettazione comune e di sottogruppo si sono alternati ad altri di formazione, con la finalità, da un lato, di dotarsi di nuovi strumenti di analisi e intervento riguardo a come una comunità vive, rielabora e partecipa ai profondi cambiamenti in senso multiculturale che la attraversano, dall’altro di coinvolgere e di aprirsi alla ricchezza culturale che i nuovi cittadini esprimono nel territorio, così come alle nuove domande di cultura che sono proprie di un territorio sempre più “attraversato dalla pluralità” e “zona di frontiera”, che può essere culturalmente strategica in un mondo sempre più globale.
In questo percorso di analisi, progettazione e documentazione, il progetto ha prodotto diversi strumenti di lavoro, rispondenti alle direzioni prese:
• schede di raccolta delle buone pratiche: nate dall’esigenza di conoscere lo “stato dell’arte” delle esperienze già presenti sul territorio ma anche di realizzare un archivio delle “buone pratiche” sul rapporto tra offerta culturale e coinvolgimento di nuovi cittadini in altre città italiane e in Europa
• questionario utenza: per approfondire la conoscenza di nuove tipologie di pubblici e favorire una riflessione su forme e modi dell’innovazione di un’offerta culturale attenta ai bisogni dei nuovi cittadini e, con essi, alle nuove esigenze culturali di un contesto sempre più multiculturale
• focus group e traccia per il focus group con le associazioni migranti: per promuovere momenti di ascolto dell’associazionismo migrante sul tema dell’offerta culturale della città e della fruizione e partecipazione alla cultura locale da parte dei nuovi cittadini. Su un piano strategico tali momenti hanno anche l’obiettivo di superare l’idea che la relazione con persone e gruppi di nuovi cittadini sia riducibile a un problema di diffusione delle informazioni e/o di superamento degli ostacoli linguistici
• linee guida, traccia di progettazione e formulario per la progettazione delle attività: realizzati nella fase di progettazione e sperimentazione di eventi e attività, questi strumenti sono finalizzati ad accompagnare l’elaborazione e attuazione di un nuovo modo di co-progettare, in senso plurale, l’offerta culturale. Le linee guida integrano quelle previste dalla Provincia di Bolzano per lo sviluppo culturale del territorio e valorizzano attività culturali esito del percorso realizzato con il progetto, da programmarsi in base a criteri definiti di progettazione e partenariato che enfatizzano la dimensione partecipativa e di co-progettazione “dal basso” degli interventi e mettono sotto uno sguardo critico (spesso decostruiscono) modalità operative consuete.
Gli strumenti sopra descritti sono utilizzabili in altre realtà e territori, perché pensati come gestibili autonomamente, adattabili alla specificità dei contesti e, in questo senso, come strumenti di lavoro che possono facilitare processi di cambiamento e negoziazione e aiutare a ripensare la relazione tra chi progetta o mette in campo attività culturali e il territorio, decostruendo la relazione univoca fra istituzioni che offrono cultura e “utenti”. Sono, quindi, da considerarsi a tutti gli effetti dei “prodotti” del progetto, utili a tutti gli operatori culturali impegnati a delineare programmazioni e proposte culturali rispondenti alle necessità e alle sfide di una società che si trasforma in senso multiculturale.

La produzione
La produzione di “Con nuove culture” consiste negli eventi e nelle attività culturali rivolti ad aprire la cultura locale ai e con i nuovi cittadini, avviati dagli aderenti nel biennio 2011-2013 e consultabili alla pagina http://www.provincia.bz.it/cultura/temi/2553.asp del sito web del Progetto.
Si tratta, in linea generale, di singoli interventi che sperimentano dinamiche di contaminazione multi-interculturale piuttosto che proporre un’ “offerta culturale dedicata”, e che, per quanto piccoli e locali, fanno affiorare quella multiculturalità che è già del quotidiano, mettendo in luce come la cultura locale sia già fatta anche delle nuove culture, che ne sono appunto parte.
Le proposte sono tutte multiculturali anche nella misura in cui si rivolgono a pubblici provenienti da altre culture e non, e sono caratterizzate da una forte dimensione relazionale: che si tratti delle visite guidate nelle strade e nelle piazze della città di Bolzano, delle rassegne teatrali dedicate alle famiglie e degli spettacoli partecipati, delle attività laboratoriali rivolte alle donne o dei percorsi linguistici realizzati valorizzando l’offerta culturale museale della città. Ogni attività ha prodotto propri strumenti: glossari, volantini plurilingue, laboratori per ragazzi, artistici, fotografici, naturalistici e letterari etc.

La documentazione
La documentazione è stata raccolta incontro per incontro, con le sintesi curate dal Comitato Scientifico per le parti formative e dall’Ufficio Cultura  per gli altri incontri, anche quelli di singoli sottogruppi. Gli aderenti stessi hanno talora prodotto relazioni sulla propria attività, sia come documentazione, che come ulteriore strumento di riflessione sull’esperienza.
A maggio 2013 è stato pubblicato il volume Intrecci Migranti: la cultura come spazio di incontro. Il progetto “Con nuove culture” a Bolzano, che racconta l’intero percorso processuale del progetto, descrivendone le premesse concettuali, le tappe che lo hanno definito e le sperimentazioni condotte dalle istituzioni e associazioni culturali che volontariamente vi hanno aderito.
Un’ulteriore fonte di documentazione è rappresentata dal volume di Franca Zadra Alto Adige allo specchio. Sguardi femminili tra appartenenza e mobilità, esito del progetto omonimo (con la collaborazione dell’associazione Donne Nissà, della Biblioteca Claudia Augusta, dell’Eurac) realizzato nell’ambito delle attività di “Con nuove culture”; il libro presenta la voce delle donne migranti a Bolzano, la loro esperienza migratoria, il loro modo di vedere l’Alto Adige, narrazioni raccolte attraverso una serie di laboratori volti a coinvolgere nella cultura locale in particolare le donne.

Altre risorse consultabili
Sito web del progetto

La verifica e la valutazione
Il monitoraggio e la supervisione sono realizzati, per quanto possibile, in maniera continuativa, non attraverso azioni specifiche o valutatori esterni, ma con la presenza di un Comitato scientifico a cui sono affidate, oltre alla traduzione in strumenti operativi delle linee guida contenute nel progetto, anche la verifica su attività, metodologie e raggiungimento degli obiettivi e la consulenza ai partecipanti, committenti e collaboratori sulle fasi dell’intero percorso progettuale, anche nell’organizzazione degli eventi e nella loro comunicazione.
Si tratta, quindi, di un continuo processo di riflessione interna che si è realizzato attraverso incontri dell’intero gruppo di lavoro per i primi due anni di attività, a cui si sono aggiunti, più recentemente, gli incontri con i sotto-gruppi che realizzano le iniziative originate dal Progetto. Il Comitato scientifico ha prodotto relazioni annuali che descrivono e analizzano in maniera approfondita quanto realizzato e danno rilievo a come la metodologia proposta sia stata di volta in volta verificata e riorientata nelle diverse fasi del percorso progettuale.
Gli aspetti ai quali si è prestata maggiore attenzione, oltre alla motivazione dello stesso gruppo di lavoro, sono la trasversalità e sinergia tra soggetti, ambiti, linguaggi e azioni, la dimensione di co-progettazione e le strategie di coinvolgimento delle associazioni degli immigrati nella proposta e realizzazione di attività, la fruibilità delle iniziative da parte dei nuovi pubblici come dei cittadini di Bolzano.
Nella prima fase del progetto sono stati raccolti dati quantitativi riguardo all’accesso/fruizione/aspettative dei cittadini immigrati rispetto alle istituzioni culturali che hanno preso parte al progetto. Parallelamente sono state condotte delle interviste semistrutturate ai responsabili delle istituzioni culturali coinvolte, finalizzate a raccogliere informazioni sia sulle iniziative rivolte ai cittadini immigrate già realizzate o in atto che sulla percezione delle trasformazioni in senso multiculturale nell´utenza e nell´offerta culturale (cfr. volume Intrecci migranti o sito web del progetto).
Anche i focus group con le associazioni degli immigrati, il secondo in particolare, hanno rappresentato importanti momenti di verifica rispetto a come le comunità migranti vivono la cultura locale e a quali ambiti dell’offerta culturale della città apprezzano di più o vorrebbero vedere sviluppati.
È infine disponibile il monitoraggio dell’iniziativa “Voluntariat per les llengües”, convergenza del progetto dell’ Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere con il progetto “Con nuove culture” in sinergia con l’Ufficio Cultura, che promuove la conoscenza della cultura locale da parte dei nuovi cittadini che aderiscono al programma di volontariato linguistico per l’arricchimento della conoscenza della lingua tedesca.

La presentazione e la pubblicizzazione
Al momento del suo avvio nel gennaio 2010, così come in occasione degli eventi maturati nell’ambito delle attività programmate, il progetto è stato presentato e reso noto ai media locali attraverso comunicati stampa e articoli pubblicati sui periodici della Provincia Autonoma.
Nell’ottobre 2011 ha avuto luogo una conferenza stampa a cui sono stati invitati gli aderenti al progetto e le associazioni culturali dei migranti, nel corso della quale l’Assessore alla Cultura italiana e il Comitato scientifico hanno illustrato il percorso compiuto e in progress, con interventi da parte di rappresentanti di enti e associazioni aderenti, che hanno presentato i progetti sperimentali in corso. In questa occasione il Comitato Scientifico ha predisposto una sintetica brochure di presentazione del progetto e delle relative sperimentazioni in corso.
Sono state inoltre promosse due iniziative di divulgazione della ricerca con la presentazione dei due volumi:
• 7 giugno 2013 – presentazione del volume Intrecci Migranti: la cultura come spazio di incontro. Il progetto “Con nuove culture” a Bolzano, con la partecipazione di Giovanna Guerzoni, Christian Tommasini, Marisa Giurdanella
• 9 settembre 2013 – presentazione del volume Alto Adige allo specchio. Sguardi femminili tra appartenenza e mobilità  di Franca Zadra, con la partecipazione, oltre all’autrice, di Marisa Giurdanella, Giovanna Guerzoni, Christian Tommasini, Valeria E. Trevisan, Sanaa Younes.
In entrambe le occasioni è stata prevista la diffusione alle biblioteche locali, alle istituzioni, alle associazioni e agli operatori culturali del territorio.

Le risorse finanziarie
Il progetto è finanziato dal Dipartimento Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha sostenuto direttamente le spese relative all’attività di formazione e ricerca e ha concesso contributi alle associazioni culturali per attività programmate nell’ambito del progetto.

I punti di forza
• innovazione nel contesto della Provincia di Bolzano per tematica, obiettivi e metodologie
• creazione di spazi e occasioni di incontro realmente aperti al protagonismo dei cittadini immigrati e disponibilità delle istituzioni a chiedere loro cosa pensino, abbiano da dire o a cosa aspirino in merito alla partecipazione alla vita culturale della collettività di cui sono entrati a far parte
• approccio interdisciplinare, che valorizza le specificità e le identità degli aderenti
• i cittadini immigrati entrano nella cultura locale per farne parte: vanno a teatro e vi ritornano, migliorano il proprio italiano attraverso espressioni creative, cominciano a frequentare le biblioteche, percorrono nuove/vecchie strade nella città, appropriandosene e ritrovando tracce della propria cultura d’origine nei suoi monumenti e nelle sue architetture
• la cultura locale ri-conosce le comunità migranti come mondi eterogenei e le comunità migranti ri-conoscono la cultura locale e le sue diverse anime: la cultura italiana e locale trovano il proprio spazio nel bagaglio culturale dei cittadini immigrati che partecipano al progetto
• emergono l’importanza e la bellezza della relazione diretta, del contatto e della ricerca sincera dell’altro
• “beni relazionali” che il progetto è riuscito a generare, con la scoperta e riscoperta di conoscenze e memorie condivise e la crescita della comprensione reciproca e della capacità di dialogo e confronto.

Le criticità emerse
• modalità di lavoro per tutti nuova e, come tale, impegnativa: il processo di avvio, formazione e attivazione del gruppo richiede molto impegno e andrebbe alimentato costantemente
• iniziale difficoltà a condividere un linguaggio comune e a organizzarsi insieme anche per la percezione di indefinitezza rispetto a obiettivi, metodi, e aspettative
• tempi lunghi di maturazione delle proposte di eventi e attività
• problematicità nel coinvolgimento e nella motivazione dei cittadini immigrati nel percorso progettuale e nelle fasi di programmazione degli interventi
• in alcuni fasi del progetto, le attività avrebbero potuto avere una maggiore efficacia, proprio a motivo della modalità partecipativa prevista dal progetto stesso, se fossero state sostenute da figure di facilitazione e accompagnamento dei processi di costruzione dei sottogruppi e delle attività sul territorio per promuovere la progressiva assunzione di un approccio interculturale al patrimonio come prassi professionale e modalità ordinaria e sistematica di intervento
• assenza, al momento, di una strategia a lungo termine che rafforzi e consolidi i risultati raggiunti, dando alle capacità propositive del territorio spinte e prospettive nuove e di maggiore respiro.

Recapiti dell’ente promotore
Dipartimento Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano
Ufficio Cultura
via del Ronco, 2 –  39100 Bolzano
tel. 0471.411230/1
ufficio.cultura.italiana@provincia.bz.it

Referente del Progetto
Laura Kob
Funzionario direttivo – Coordinamento di Progetto
tel. 0471.411236
laura.kob@provincia.bz.it

Data di pubblicazione della scheda: ottobre 2013

Destinatari

- dei percorsi di formazione: istituzioni culturali e associazioni dei migranti presenti sul territorio di Bolzano
- destinatari delle azioni progettuali realizzate da istituzioni e associazione coinvolte: pubblico adulto (abituale e non), pubblico scolastico, famiglie, indipendentemente da provenienza e nazionalità

Partner

Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna; diverse realtà culturali (musei, biblioteche, teatri), associative e assistenziali di Bolzano

Esiti/Prodotti

Attività culturali dedicate ad aprire la cultura locale ai e con i nuovi cittadini, caratterizzate da una forte dimensione relazionale