“Il ‘mio’ Correr. Sguardi interculturali al museo”

Fondazione Musei Civici di Venezia – Servizio Attività Educative | Venezia

2019

Da dove ha avuto origine – le azioni pregresse
L’ambito territoriale del Comune di Venezia comprende la città storica (Venezia) con le varie isole della laguna, e l’area della terraferma articolata nelle quattro Municipalità di Mestre-Carpenedo, Marghera, Favaro Veneto e Chirignago-Zelarino.
Attualmente i cittadini di origine immigrata rappresentano il 13,8% della popolazione e provengono da 141 paesi. I gruppi più consistenti (originari del Bangladesh, Romania, Moldavia, Cina, Ucraina, Albania, Macedonia e Filippine) risiedono nella terraferma, il 7,74% nel centro storico e isole, e il 6,21% nel Litorale.
In questo contesto così variegato e dinamico, la Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con il Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia, ha attivato da un paio d’anni percorsi di avvicinamento alla lingua italiana (L2) per i giovani immigrati presso alcune sedi museali.
Tuttavia, accanto a queste esperienze di mediazione linguistica, mancavano progettualità più propriamente interculturali, ovvero opportunità di scambio e relazione tra autoctoni e immigrati, sia nel centro storico che sulla terraferma.
L’idea progettuale de “Il ‘mio’ Correr. Sguardi interculturali al Museo” nasce in questo contesto, e si è sviluppata durante il laboratorio formativo e di progettazione interculturale “Art Clicks” (cfr. voce “La formazione”).

Gli attori coinvolti – la rete di progetto
• Ente promotore del progetto: Fondazione Musei Civici di Venezia – Servizio Attività Educative
• Istituzioni partner: Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia;  CPIA di Marghera, Mestre e Venezia; Centro diocesano di lingua e cultura italiana a Mestre – Patriarcato di Venezia; Comunità filippina.
• Altri partner: ECCOM (European Centre for Cultural Organisation and Management) – Idee per la Cultura; MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Gli operatori – l’equipe di progetto
Fondazione Musei Civici di Venezia – Servizio Attività Educative:
Monica da Cortà Fumei (Responsabile Servizio Attività Educative), Cristina Gazzola (ideatrice e curatrice del progetto), Chiara Miotto, Claudia Calabresi, Riccardo Bon.

Museo Correr:
Andrea Bellieni (Responsabile del Museo Correr), Valeria Cafà (Conservatore).

Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia:
Gianfranco Bonesso (Responsabile), Maria del Pilar Sànchez, Elisabetta Stinà.

I narratori museali:
Aissatou Bodian, Svetlana Yudina, Houda Ammar, Marivic Padallan, AixIao Jiang,  Julia Nunes Cordeiro, Trishna Mondal, Amirul Islam Gazi, Andreea Chivoiu, Wardah Dahdouh, Zamir Ruhul Amin.

I destinatari
• del percorso di formazione e progettazione dei percorsi interculturali: i narratori museali (cittadini maggiorenni di origine immigrata con livello linguistico B1 che risiedono nel Comune di Venezia da almeno 2-3 anni)
• del percorso interculturale al museo: associazioni culturali e sociali di comunità straniere residenti nella provincia di Venezia; pubblico adulto locale e di prossimità; studenti dei corsi di italiano, educatori, formatori.
Altri destinatari (nell’ottica di un’accessibilità universale all’esperienza interculturale): famiglie di varie culture.

Gli obiettivi
Obiettivi generali
• promuovere nel Museo un processo di dialogo tra persone di diverse culture che risiedono a Venezia
• favorire l’accesso culturale e la partecipazione creativa ed espressiva dei “nuovi” cittadini al Museo, luogo di creazione di nuove forme di scambio tra culture
• favorire incontri tra famiglie di varie culture
• promuovere la cultura come fattore di coesione sociale e accrescere il senso di appartenenza delle persone alla Città.

Obiettivi specifici
• promuovere e valorizzare le collezioni del Museo attraverso nuovi punti di vista e interpretazioni multiple in chiave interculturale
• mettere i nuovi cittadini in condizione di rispecchiarsi, in modo inedito, nella storia locale e, nel contempo, promuovere nel pubblico autoctono la ri-scoperta e un maggior riconoscimento delle culture presenti in città
• produrre narrazioni interculturali su alcune opere selezionate del Museo Correr
• fidelizzare i narratori alle varie iniziative promosse dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, e più in particolare a future edizioni del progetto interculturale
• strutturare un modello partecipativo che possa rientrare nella programmazione permanente del Servizio Attività Educative della Fondazione Musei Civici di Venezia, ed essere anche replicabile in altre sedi.

Da quando, per quanto
Pre-progettazione: aprile 2018 – febbraio 2019.
Formazione, progettazione e sperimentazione dei percorsi narrati: febbraio-aprile 2019.
Elaborazione degli output (narrazioni in formato video, presentazione del progetto al convegno internazionale): aprile-maggio 2019.

La formazione
Della responsabile di progetto:
Cristina Gazzola, ideatrice e responsabile del progetto, ha partecipato al percorso formativo “Art Clicks”, il cui obiettivo ra quello di costruire competenze e pratiche interculturali sul territorio italiano (dove, con intensità crescente, persone di etnie e culture diverse si incontrano e si confrontano), al fine di promuovere la partecipazione culturale di nuovi pubblici. Il programma di “Art Clicks” ha previsto workshop, conversazioni e incontri con esperti, artisti e educatori; realizzazione collettiva e individuale di ricerche, testi, prodotti creativi e artistici; giochi di ruolo e altre pratiche di costruzione del pensiero critico; visite a musei, teatri, biblioteche, scuole, centri culturali e luoghi d’arte che hanno realizzato progetti dedicati ai migranti; preparazione di un portfolio individuale e documentazione delle esperienze; sperimentazione di progetti pilota inclusivi per cittadini residenti e migranti (per maggiori informazioni, cfr. E. Falchetti, “ART CLICKS. Un percorso di formazione per il dialogo interculturale”).
Gli incontri si sono svolti a Roma nel periodo marzo-settembre 2018, per un totale di 200 ore così ripartite: 50 ore di lezioni frontali, 50 ore di visite sul campo, 36 ore di esperienza residenziale, 54 ore di progettazione individuale e di gruppo, 10 ore di partecipazione attiva alla conferenza internazionale “Prove di intercultura”, svoltasi al MAXXI il 16 maggio 2019.

Dei narratori:
Al primo incontro con l’equipe di progetto veneziana, Cristina Gazzola ha “restituito” il lavoro formativo svolto nell’ambito di “Art Clicks”, e specificato i punti chiave da seguire per la co-progettazione in chiave interculturale.
Nell’ambito dei laboratori per la progettazione dei percorsi, i narratori museali hanno partecipato a un workshop di ricerca-azione sulla narrazione applicata a contesti museali organizzato da ECCOM (cfr. voce “Le fasi di lavoro”).

Come si articola – le fasi di lavoro
Pre-progettazione (aprile 2018 – gennaio 2019 )
– censimento delle associazioni e delle comunità straniere residenti nella provincia di Venezia
– individuazione e declinazione delle finalità e degli obiettivi del progetto
– incontro con i Gatekeepers (CPIA di Margehera, Mestre e Venezia, Centro diocesano di lingua e cultura italiana a Mestre – Patriarcato di Venezia, Comunità filippina) e coordinamento dei lavori
– presentazione del progetto presso le sedi dei Gatekeepers aderenti in centro storico e in terraferma, e consegna del form di candidatura da compilare (nome, cognome, nazionalità, età, domicilio, livello linguistico dell’italiano, giorni e orari di preferenza per partecipare al progetto, eventuali esigenze speciali, ad es. servizio di attività educative per i figli durante gli incontri)
– selezione dei narratori in base a tre criteri: la provenienza, al fine di rappresentare le nazionalità prevalenti a Venezia (in primis Bangladesh, Romania, Cina, Ucraina…); la disponibilità, in giorni e orari che ogni candidato ha indicato nel form di candidatura; la motivazione e l’interesse nei confronti del progetto.

Laboratori per la progettazione dei percorsi narrati (febbraio-aprile 2019)
1) Incontro presso il Museo Correr (con benvenuto speciale alla bellissima Caffetteria con vista su Piazza San Marco).
– attività di ice-breaking mirata all’elaborazione della propria carta d’identità emozionale, con l’obiettivo di creare un ambiente positivo e rilassato e favorire la conoscenza tra i partecipanti
– visita “libera” al Museo con scelta dell’opera d’affezione.

2) Incontro in terraferma presso Villa Querini, sede del Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia.
– attività focalizzata sul rapporto tra i “nuovi cittadini” e il Museo – indicatore che è stato analizzato più volte nel corso del progetto – per verificare se la visita alle collezioni del Correr li avesse, in qualche modo, influenzati al termine del primo incontro
– condivisione in gruppo delle motivazioni che hanno portato alla scelta dell’opera; queste sono state registrate e successivamente trascritte, per essere utilizzate come tracce per l’elaborazione della propria storia.

3) Incontro presso il Museo Correr, con il prezioso contributo di ECCOM.
– workshop specifico di ricerca-azione sulla narrazione applicata a contesti museali, al fine di sviluppare tra i partecipanti nuove competenze da impiegare nella comunicazione orale e scritta prevista nel progetto
– nella seconda parte dell’incontro, di fronte alle opere scelte del Museo, ognuno, attraverso il racconto, ha individuato gli elementi chiave della propria storia; il lavoro di elaborazione della narrazione è proseguito a casa, individualmente.

4) Incontro presso il Museo Correr.
Prove di “esposizione” delle narrazioni in Museo e riprese video, a cura di Danto Production; in fase di montaggio, le narrazioni sono state sottotitolate in inglese e nella lingua madre di ciascun narratore.

5) Incontro presso il Museo Correr.
Sperimentazione del percorso interculturale (aprile 2019) in due fasce orarie: una rivolta alla cittadinanza, ed una a parenti e amici dei narratori.
Le visite sono state condotte dall’ideatrice e curatrice del progetto e dai narratori, che hanno dialogato a più voci sulle opere selezionate.

6) Incontro in terraferma presso Villa Querini.
Sono state ripercorse le cinque tappe de “Il mio Correr” attraverso domande aperte, conversazioni guidate, pensieri, ricordi personali e condivisioni scritte.

Al termine dell’esperienza la Fondazione Musei Civici di Venezia ha omaggiato i narratori con la MUVE Friend Card: si tratta di un regalo simbolico che vuole sottolineare l’appartenenza di questo nuovo pubblico, “ambasciatore” della Fondazione Musei Civici di Venezia, alla città e al suo patrimonio culturale.

Le strategie e gli strumenti
Le strategie e gli strumenti impiegati nelle varie fasi di sviluppo del progetto includono:
• incontri di accoglienza, conoscenza e formazione del gruppo
• percorsi speciali di approccio ai musei
• visita emozionale al Museo Correr
• condivisione delle opere scelte
• pratiche espressive di narrazione di fronte alle opere selezionate
• conversazioni guidate
• elaborazione di mappe collettive…
Tutti i momenti della progettazione sono stati condivisi; la sperimentazione è stata monitorata e documentata.
Per questo progetto è stata adottata la narrazione autobiografica, risorsa che negli ultimi anni si è rivelata particolarmente efficace nella costruzione di percorsi di educazione al patrimonio in chiave interculturale (nel solco di esperienze pioniere quali “Brera: un’altra storia”, Pinacoteca di Brera; “TAM TAM – Tutti Al Museo”, Museo Popoli e Culture del PIME, “12 narratori in cerca di autore”, GAMeC di Bergamo; “Al Museo con…”, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Pigorini” … e più di recente “Fabbriche di storie”, Gallerie degli Uffizi), oltre che elemento fondamentale, da sempre, della relazione umana. Oggetti/opere non più e soltanto contestualizzati/e, ma anche re-interpretati/e con nuovi significati e nuove storie diverse dalla cultura che li ha generati.

La produzione
I narratori museali, attraverso l’intreccio delle proprie storie a quelle delle opere selezionate, hanno prodotto un percorso al Museo Correr in chiave interculturale, che mira a condividere assieme ai visitatori nuovi saperi e nuove interpretazioni/narrazioni.
Le narrazioni sono state inoltre filmate, e sono disponibili in formato video .mp4 sia nella sezione “Video” di questo sito, sia:
– sul canale YouTube della Fondazione Musei Civici di Venezia – Playlist “Il mio Correr”
– sulla pagina Facebook @MUVEeducation
– sul blog di “Art Clicks”.

Per quanto riguarda i “prodotti di formazione”, i partecipanti hanno:
• incrementato le loro conoscenze storico-artistiche sul patrimonio veneziano, ma anche su quello del proprio paese d’origine
• acquisito le seguenti competenze: concettuali, linguistiche, di comunicazione e di relazione.

La documentazione
La documentazione del progetto, a cura del Servizio Attività Educative, comprende:
– la registrazione delle motivazioni sulla scelta dell’opera
– la trascrizione delle motivazioni
– la trascrizione (e l’editing, ove necessario) della narrazione in italiano, inglese e lingua madre
– la documentazione fotografica di ogni incontro
– le riprese video delle narrazioni.
L’esperienza è stata documentata nel suo work in progress sul blog di “Art Clicks” e sulla pagina Facebook @MUVEeducation.
Il progetto “Il ‘mio’ Correr” è stato, infine, ritenuto meritevole di essere pubblicato in: Best Practice 8. A tool to improve museum education internationally , cura di ICOM CECA – Commiteee for Education and Cultural Action, che verrà presentato alla Conferenza internazionale ICOM KIOTO 2019.

Altre risorse consultabili
C. Da Milano, E. Falchetti, M. F. Guida (a cura di), Prove di Intercultura, Editrice Bibliografica, 2019.

La verifica e la valutazione
L’equipe di progetto ha curato la valutazione dei processi educativi durante l’intero iter progettuale e al termine dell’esperienza, utilizzando come riferimento i GLO – Generic Learning Outcomes (categorie analizzate: conoscenza e comprensione, abilità, attitudini e valori, divertimento, ispirazione e creatività, azioni, comportamenti e progressi).

La valutazione intermedia:
Attraverso conversazioni guidate, mappe concettuali, autovalutazioni e rilevazioni con domande aperte ripetute in momenti diversi dell’esperienza, l’equipe ha monitorato periodicamente l’evolversi del progetto e la partecipazione dei narratori, con eventuale rilevazione di nuovi bisogni.
Per ogni incontro è stato steso un rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori e sui feedback ricevuti dai partecipanti.
Attraverso i GSO – General Social Outcomes è stato inoltre rilevato l’impatto del progetto sulle comunità, che sono risultate più resilienti, coese, compatte, socialmente più aperte e vicine.

La valutazione finale:
Al termine dell’esperienza, il gruppo di progetto ha organizzato un incontro per la valutazione del percorso effettuato e degli output prodotti, al fine di verificare punti di forza e criticità utili a migliorare la proposta educativa, e di strutturare un modulo replicabile in un altro museo della Fondazione.
Al pubblico è stata richiesta un’opinione di tipo qualitativo, con metodologia MSC – Most Significant Change, per conoscere le motivazioni che lo ha spinto a partecipare alla visita interculturale, il gradimento, ma soprattutto l’eventuale cambiamento significativo che l’esperienza ha generato nella persona, e l’interesse a partecipare a future iniziative simili.
Gli esiti di questa valutazione sono molto positivi e ci incoraggiano a procedere su questa strada.

La presentazione e la pubblicizzazione
Il progetto è stato presentato presso:
– n. 9 sedi di Gatekeepers, tra il centro storico e la terraferma;
– meeting “Rete dell’offerta dei corsi di italiano per immigrati” presso la Biblioteca civica VEZ di Mestre Venezia
– al Convegno internazionale “Prove di intercultura”, promosso da ECCOM – European Centre for Cultural Organisation and Management, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Fondazione Stavros Niarchos svoltosi e svoltosi il 16 maggio 2019.

Le risorse finanziarie
“Il ‘mio’ Correr” è stato ritenuto meritevole di un finanziamento da parte di “Art Clicks”.
Il workshop sulle pratiche narrative sui beni culturali è stato cofinanziato da ECCOM.

I punti di forza
• “Il ‘mio’ Correr. Sguardi interculturali al Museo”, il primo progetto interculturale della Fondazione Musei Civici, ha promosso a Venezia, da sempre città di relazioni e crocevia di commerci, tradizioni e civiltà, un processo partecipativo di dialogo, atto anche alla costruzione di nuove forme di lettura e interpretazione del patrimonio culturale, favorendo l’accesso e la partecipazione attiva dei “nuovi cittadini alla vita del Museo, luogo di incontro e di relazioni tra le comunità.
• Proprio per l’ubicazione nel “salotto” della città, e per le ricche collezioni eterogenee dedicate a diversi aspetti della storia della civiltà veneziana, il Museo Correr si è prestato ad essere sede ideale per la sperimentazione di questo primo percorso interculturale della Fondazione Musei Civici di Venezia.
• Il Museo è diventato uno spazio sempre più aperto e attento alla creazione di nuove forme di scambio tra persone con background culturali diversi (una ricchezza per il progetto), valorizzando le collezioni attraverso nuove storie e punti di vista.
• Le insegnanti dei corsi di italiano per stranieri (che hanno partecipato con gli studenti esclusi dal progetto a una visita interculturale a loro dedicata) hanno riconosciuto e sottolineato l’importanza che questa esperienza ha avuto per i loro alunni-narratori dal punto di vista della padronanza della lingua italiana (sia orale che scritta). Le insegnanti hanno inoltre avanzato la richiesta di far rientrare il progetto nel proprio programma scolastico e di attivare una collaborazione continuativa.
• Il progetto pilota “Il ‘mio” Correr” ha permesso alla Fondazione Musei Civici di Venezia di strutturare un modello partecipativo replicabile anche in altre sedi MUVE, da inserire nella programmazione permanente del Servizio Attività Educative.
• Il “mio” Correr ha costruito occasioni di relazione e di scambio duraturi tra le comunità straniere e gli autoctoni, e ha fatto ri-scoprire radici interculturali comuni, che in passato hanno interagito come fattore di coesione sociale e di produzione di bellezza.

Le criticità emerse
Due degli undici narratori coinvolti nel progetto non hanno portato a termine l’esperienza.
Una narratrice ha abbandonato il percorso dal terzo incontro in poi, in quanto è stata assunta con un contratto di lavoro regolare. L’altra partecipante si è ritirata dopo il primo incontro: probabilmente per timore di inadeguatezza, non se l’è sentita di “mettersi in gioco” e di impegnarsi in un progetto molto strutturato.

Recapiti dell’ente promotore
Fondazione Musei Civici di Venezia
Dorsoduro 3130 – Venezia
tel. 041.2700370
education@fmcvenezia.it

Referente del progetto
Cristina Gazzola
Servizio Attività Educative
tel. 041.2700373
cristina.gazzola@fmcvenezia.it

Data di pubblicazione della scheda: giugno 2019

Destinatari

- del percorso di formazione e costruzione delle narrazioni: cittadini maggiorenni di origine immigrata con livello linguistico B1
- del percorso di visita al museo: associazioni culturali e sociali di comunità straniere; pubblico adulto; studenti dei corsi di italiano, educatori, formatori; famiglie con diversi background linguistico-culturali

Partner

Servizio Pronto intervento sociale, inclusione e mediazione del Comune di Venezia, CPIA di Marghera, CPIA di Mestre, CPIA di Venezia, Centro diocesano di lingua e cultura italiana a Mestre – Patriarcato di Venezia, Comunità filippina; ECCOM - European Centre for Cultural Organisation and Management; MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Esiti/Prodotti

Percorso narrativo in chiave interculturale (in presenza e disponibile su video) dedicato alle opere del Museo selezionate dai partecipanti